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Sudan: la drammatica realtà del popolo Nuba

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Qui ogni giorno si combatte e si muore, si soffre e si decide in silenzio. Questo accade in un territorio che amministrativamente appartiene al Sudan ma è conteso dagli indipendentisti. Bombardamenti che si susseguono nei cieli, cupi antonov, aerei da trasporto di fabbricazione sovietica riconvertiti in bombardieri dal governo del Sudan, che sfrecciano veloci, mentre la gente terrorizzata scappa in cerca di un riparo e impotenti, in preda ad una rabbia senza confini, i soldati sparano in aria coi loro fucili senza nessuna speranza di abbattere quel carico di morte e distruzione destinato a provocare l'esodo, l'isolamento e la fame dei sopravissuti. Dal giugno del 2011 l'aviazione di KHARTOUM martella senza tregua e duramente il South Kordofan, nel mirino ci sono i Nuba, un piccolo popolo con una grande storia alle spalle. Nuba è un termine collettivo utilizzato qui per i popoli che abitano le montagne Nuba dello stato del Sud Kordofan, nel Sudan meridionale. I Nu

Sudan del Sud: CVD = timori fondati

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Sembra che le forze militari del Sudan del Sud abbiano abbattuto nel loro territorio un aereo da caccia del Sudan nel nord, mentre i due eserciti nazionali continuano a scontrarsi in una controversia che preoccupa gli osservatori internazionali. L'aereo abbattuto è un  MIG-29 e faceva parte di uno stormo di aerei che gettavano bombe sulla ricca zona dei giacimenti petroliferi nel Sudan del sud. " I loro aerei stanno bombardando le nostre posizioni", ha detto il colonnello Philip Aguer, "e, infine, uno è stato abbattuto dalle nostre difese." Il colonnello Aguer non ha specificato l'attrezzatura che il Sud Sudan ha utilizzato per buttare giù il caccia,  caduto in una zona tra le linee di fronte delle due nazioni, aggiungendo che il Sud Sudan ha inviato delle pattuglie per cercare di recuperare l'aereo. Entrambi gli stati contano sul petrolio del Sudan del sud per rifornire le loro economie di combustibile.  Ma il Sudan del sud ha accusato il Nord

Il Sudan del sud, per liberarsi dai proventi del petrolio, apre alle risorse minerarie

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Il governo del Sudan del Sud è in trattative con aziende internazionali sull'esplorazione delle risorse minerarie nel paese, allo scopo di differenziare la propria dipendenza dalle esportazioni di petrolio per le entrate. E' quanto ha detto domenica il deputato ministro per il petrolio e le miniere Elizabeth James Bol ai media locali spiegando che è nell'interesse del governo di diversificare l'economia, basata da anni  esclusivamente sul petrolio. Per questo, nella sua economia vuole includere su larga scala il settore minerario. I proventi derivanti dal petrolio hanno rappresentato il 98% del budget del Sud Sudan fino a gennaio di quest'anno, quando è stata chiusa tutta la sua produzione di petrolio di 350.000 b / d  a causa di una disputa sulle tasse di transito del petrolio con il vicino Sudan settentrionale. " Il Sud Sudan è un paese gigante. Si tratta di una nazione giovane emergente distrutta da decenni di guerra civile. Ha un sacco di sfide d'a

Sudan del sud: nasce oggi la 196esima nazione sovrana del mondo

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Il presidente del Parlamento del Sud Sudan ha ufficialmente proclamato l'indipendenza del suo Paese, scattata già a mezzanotte, in una cerimonia ufficiale tenuta nella capitale, Juba.             Celebrazione della S. Messa e ore di pompa formale e cerimonia hanno segnato la nascita della nuova nazione del mondo: il Sudan del Sud, dopo mezzo secolo di violenza, è diventata la 196esima nazione sovrana del pianeta. Migliaia di sudanesi del Sud hanno ballato per le strade di Juba, la capitale, per celebrare la loro tanto atteso indipendenza, la separazione dal nord conquistata a fatica (più di 2 milioni di persone sono morte nei decenni di guerra civile tra nord e sud, che formalmente si è conclusa con un accordo di pace globale nel 2005) , e un futuro con ancora tante incertezze. Presenti alla cerimonia, fra gli altri, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki- Moon, il Segretario degli Esteri britannico William Hague e l'ex segretario di stato americano Colin Powell

Sudan: mentre arrivano i Caschi blu il padre padrone al-Bashir va a Pechino

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Finalmente è arrivata l' urgente risposta internazionale alla questione del sud sudan che attendevamo sin dall0 scorso post ! A poche ore dall'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di dispiegare una forza peacekeeper con 4.200 caschi blu nella regione di confine contestato di Abyei, dove la ricchezza del petrolio è alla base del conflitto tra Nord e Sud Sudan, e dove tra pochi giorni (il 9 luglio) i due contendenti si separeranno, come  deciso da un referendum popolare... il padre padrone del Sudan Omar al-Bashir, su cui spicca un mandato di cattura della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia, per i presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità nella regione sudanese del Darfur, è corso a Pechino con un giorno di ritardo, per ricevere istruzioni sul da farsi. Il Nord e il Sud Sudan rivendicano entrambi la regione di Abyei a causa delle sue risorse naturali. La Cina rimane il principale investitore in ricerca petrolifera e

Sudan del sud: nascerà il 55esimo stato africano?

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Mentre il mondo ha lodato il libero ed equo referendum, il Sudan del sud ora attende con impazienza l'indipendenza.  La delimitazione del confine con il Nord , la condivisione delle entrate  petrolifere del Sud Sudan che valgono un quarto di tutto il petrolio della nazione e il futuro della ricchissima area  petrolifera sudanese di Abyei , contesa fra Nord e Sud, sono solo alcune delle questioni controverse che devono essere risolti entro sei mesi. I risultati preliminari del referendum del 9-15 gennaio hanno mostrato che il 99  per cento degli elettori nel sud cristiano, non ancora indipendente, anzi tuttora dominato, vuole la secessione dalla maggioranza musulmana del nord, superando  di gran lunga la soglia del 60 per cento fissato dagli accordi del 2005, affinche il risultato venga considerato valido. Mentre i leader del sud si crogiolano nel bagliore di un punto di riferimento  storico nella loro lotta  per l'indipendenza, vecchia di decenni,  chiamano comunque al

Sudan: il futuro nelle sue mani

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UPDATE 10/01/2011 - Ieri , sul quotidiano arabo di Khartoum Al-Sahafah , sono stati segnalati oltre 49 persone uccise e decine di feriti negli scontri nella zona contesa, anche se questo non è stato confermato dalle Nazioni Unite . I motivi sulla causa delle violenze non sono chiari, ma ci sono motivazioni diverse presentate da entrambe le frange in conflitto.   UPDATE 9/01/2010 -  Almeno otto persone sono morte oggi in scontri tra le tribu' rivali Dinka e Misseriya, nell'area petrolifera sudanese di Abyei, contesa fra Nord e Sud.  In queste ore nel martoriato Sudan si sta votando ad uno dei due referendum previsti dagli accordi di pace del 2005. L'esito di questo primo referendum, che vede oltre 4 milioni di elettori alle urne, darà la risposta alla separazione definitiva da Khartoum e dal suo presidente genocida Al-Bashir , dando vita ad un sud del Paese libero e indipendente. L'altro referendum, che è stato rimandato a data da destinarsi, lasc