La Blue Economy alla conquista del mondo



Finanziato da un generoso contributo della Loker Foundation, la missione del Monterey Institute’s new Center for the Blue Economy (CBE) è quello di educare la prossima generazione di leader per la gestione sostenibile degli oceani del mondo e coste.

In questo autunno il Centro per la Blue Economy (CBE) ha lanciato una concentrazione di 16 linee di credito nella "Gestione delle risorse dell'oceano e costiere" come parte del programma internazionale del Monterey Institute di politica ambientale.

La CBE ha anche preso possesso del' National Ocean Economics Progam (NOEP), che è la principale think tank (serbatoio di pensiero) dei dati economici e delle analisi oceaniche e costiere.

Come si è detto in un altro post, la Blue Economy, termine coniato dall'economista belga Gunter Pauli che è il fondatore di Z.E.R.I, (Zero Emission Research Initiative), si differenzia dalla Green economy perché non si chiede alle aziende di investire di più per salvare l'ambiente. Gli scarti, la natura costituiscono le risorse produttive.   Nulla viene sprecato. Se la Green economy ci chiede di usare le batterie che inquinano di meno, la Blue economy invece ci dice che possiamo anche non usare le batterie. La natura non ha le batterie. Si può usare la pressione proveniente da rumori, suoni, gravità. Non bisogna studiare il modo di incenerire i rifiuti inquinanti, bisogna eviatare di produrne. Ad esempio bere acqua del rubinetto per risparmiare nove chili di rifiuti rientra già nei propositi cui si riferisce la Blue Economy.  

Ad esempio, secondo Nicola Delon, Julien Choppin e Raphaël Ménard in campo elettrico si potrebbero sfruttare i tralicci  esistenti realizzati per la trasmissione di potenza per generatori eolici, i quali hanno piloni alti fino a 300 metri per far si che il vento possa muovere le pale. I piloni sono stati progettati per resistere a vento. Nuovi generatori potrebbe essere collocato all'interno del tralicci. In India più di 100.000 tralicci che attraversano i boschi potrebbero essere rapidamente dotati di questi generatori verticali.  Se tutti i tralicci esistenti usati in Francia fossero dotati di generatori eolici, potrebbero generare energia elettrica pari a due centrali nucleari.

Il Centro per la Blue Economy fa del Monterey Institute la prima destinazione per gli aspiranti professionisti della politica marina. Sopra potete vedere il video introduttivo.

Domani dalle 9.30 alle 13.00 a Milano presso il Centro Svizzero - Via Palestro 2, si svolgerà il Workshop: "2012: quale Green strategy? Vivere verde. Tra sostenibilità e Blue economy", organizzato da ISTUD in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente.                

Per saperne di più clicca qui (in pdf)

Immagine: greensphere.it

Commenti

Post popolari in questo blog

La Blue economy in India e nello Sri Lanka

La bellezza della Sfinge Colibrì

L'amuleto della libertà 4 - racconto sul web