2012: gas liquefatto e carbone la faranno da padroni

Con la lenta e talvolta ambigua crescita delle energie alternative, e dopo il disastro nucleare di Fukushima che ha inferto una gran batosta all'energia nucleare, stanno ritornando in pista a grande richiesta gas e carbone.

Adesso, anche l'Hedge Fund, che si può definire come "qualsiasi fondo che non sia un convenzionale fondo d'investimento" investe su navi da trasporto del gas liquefatto, battendo addirittura quelle che trasportano petrolio e carbone.  Difatti, le petroliere che trasportano il gas naturale liquefatto via mare faranno guadagnare nel 2012 più che nel 2011 appena trascorso.

Il gas liquefatto ( LNG)  trasportato dalle navi cisterna andrà a soddisfare circa il 25 per cento della richiesta quotidiana nel Regno Unito, e quest'anno farà guadagnare fino a 200.000 dollari al giorno rispetto ai 140.000 della fine del 2011. Questo, è quanto dichiara Andreas Vergottis, direttore di Tufton Oceanic (OCEHEDU) Ltd. a Bloomberg show. Questo significa il maggior profitto di sempre per Golar LNG Ltd. and Teekay LNG Partners LP che operano con 33 navi.

"Il settore LNG sta crescendo rapidamente", ha detto Vergottis, la cui ricerca viene utilizzata dal fondo di 1,45 miliardi dollari della Oceanic Hedge Fund, che ha guadagnato il 6,8 per cento nei primi 11 mesi dell'anno mentre la Lloyd’s List/Bloomberg Index, una delle 50 più grandi compagnie di spedizioni (LLSIVAL) è crollata del 39 per cento

Secondo Sanford C. Bernstein & Co., con sede a New York, la domanda mondiale di GNL potrebbe espandersi del 7,5 per cento quest'anno a 258 milioni di tonnellate, guidata da Giappone, Cina e India. la capacità mondiale di produrre il carburante aumenterà del 61 per cento nel decennio fino al 2020, stima Morgan Stanley.

La costruzione di nuove navi sta ritardando dietro l'impulso della richiesta, parzialmente a causa dei costi e le compagnie di navigazione faticano a tenere il passo. Ci sono 60 nuove autocisterne da avviare alla costruzione nei cantieri, soprattutto in Corea del Sud e in Cina, pari a circa il 17 per cento della flotta esistente.

Il consumo di gas naturale era sceso del 2,6 per cento nel 2009, ma ora questa forte richiesta ha preso un po' tutti in contropiede. Secondo la Agenzia internazionale dell'energia, con sede a Parigi, la domanda globale di energia salirà al 23 per cento entro il 2035 dal 21 per cento di ora, mentre il contributo del petrolio passerà dal l 33 per cento al 27 per cento.

Per saperne di più v'invito a leggere l'articolo completo (in inglese) QUI

Fonte e immagine: Bloomberg

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