Yemen: l'anomalo ciclone Chapala sferza il povero Paese


Provo ad immaginare un folto gruppo di scienziati del clima e meteorologi davanti
un monitor con su riportati in tempo reale dati, immagini satellitari, velocità dei venti, potenza delle raffiche, altezza delle onde marine che tentano di provare a capire qualcosa su quello che sta accadendo al clima. 

Dopo aver visto il passaggio di Patricia in Messico, l'uragano più forte mai registrato  
nell' emisfero Occidentale, adesso tocca loro capire che ci sta a fare il Ciclone tropicale  Chapala sulle coste centrali dello Yemen ? Un altro raro evento estremo in un Paese che non è abituato alle forti piogge, figuriamoci ai cicloni tropicali.
 
La costa dello Yemen, una zona inconsueta nel trattare con la devastazione dei sistemi tropicali, è stata presa di mira da un potente e pericoloso ciclone. Gli uragani nell'Oceano Indiano sono chiamati cicloni.

"Nelle registrazioni moderne, non c'è mai stato un ciclone tropicale che abbia colpito la costa sud dello Yemen", dice Bob Henson, meteorologo e blogger a Weather Underground.  
L'acqua nel Mar Arabico è tipicamente calda, che è buona per la formazione degli uragani, ma il mare è troppo piccolo per far si che essi diventino molto forti. E la stagione dei monsoni è da luglio a settembre, quando i cicloni cominciano a formarsi a pochi mesi dall'inizio della primavera e del tardo autunno. Se succede e se le condizioni meteo guidano i monsoni verso la penisola arabica, il clima secco della regione desertica di solito distrugge la loro struttura o indebolisce la loro energia prima dell' approdo. "Tendono a farsi tranciare a pezzi da venti di livello superiore, o far si che la loro umidità viene risucchiata dall' aria calda e secca della penisola", spiega Henson.
 

Ma Chapala ha scaricato enormi quantità di pioggia tanto quanto se ne vede in un decennio, secondo alcune previsioni. Ciò ha causato gravi inondazioni e sommerso intere città. 

Secondo lo United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA),  la tempesta, con le sue piogge estremamente pesanti e le inondazioni, ha infierito su ben 1,1 milioni di persone, e più di 36.000 sfollati. L'agenzia ha detto che si sta allestendo un ponte aereo per l'isola di Socotra dove sono perite tre persone nella tempesta.


Phil Klotzbach, meteorologo del Tropical Meteorology Project at Colorado State University, ha detto che il ciclone Chapala sembra essere la seconda più forte tempesta mai registrata nella regione del Mar Arabico ed è stata la prima forte tempesta che ha colpito lo Yemen dal 1940.

Già dalla scorsa settimana, aiutato da temperature oceaniche insolitamente calde, il ciclone tropicale Chapala si è rapidamente intensificato nel Mar Arabico, raggiungendo una forte intensità di categoria 4 con venti massimi sostenuti stimati a 135 nodi o 155 miglia all'ora, dirigendosi verso il Golfo di Aden e nella penisola arabica. 

Per gli studiosi, appunto, un'altra anomalia del riscaldamento globale supportata quest'anno però da un mostruoso Godzilla El Nino, che stando a quanto di dice potrebbe durare fino a maggio, giugno o addirittura luglio. E per loro, indefessi ricercatori, pare assai difficoltoso prevedere cosa accadrà, perchè in verità non ci capiscono niente. Punteranno l'indice contro l'indomabile e selvaggio El Nino, che quest'anno si colloca già tra i più potenti della storia. Il suo impatto va dagli incendi che ricoprono l'Indonesia alla siccità in Papua Nuova Guinea, alle ondate di calore in tutta l'Australia meridionale, oltre alle inondazioni nelle Americhe come e venti e precipitazioni che si spostano. Per non parlare poi di quello che accade in Antartide.


Immagini: time.com  - thevane.gawker.com

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