Coronavirus: un possibile lauto guadagno nelle obbligazioni già emesse
Ormai si tende a guadagnare da tutto ciò che crea business senza guardare in faccia nessuno.
In tutto il Mondo sono più di 100mila le persone che sono state contaminate del Coronavirus; 3500 sono morte ed, ormai, a guardarli sul planisfero, non c’è alcun continente che non abbia la sua “macchia” più o meno grande ad indicare i contagiati.
In tutto il Mondo sono più di 100mila le persone che sono state contaminate del Coronavirus; 3500 sono morte ed, ormai, a guardarli sul planisfero, non c’è alcun continente che non abbia la sua “macchia” più o meno grande ad indicare i contagiati.
Il
tasso di mortalità è stabile a 3,5%, mentre il 53% delle
persone che hanno contratto la malattia sono già guariti.
Eppure,
l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonostante questi numeri e gli allarmi
lanciati da più parti, ancora non ha fatto salire il livello di pericolosità da
rischio epidemico a quello Pandemico.
Solo
ieri, l’OMS ha fatto intendere che sarebbe sul punto di valutare un possibile
cambio di scenario.
Ma perché sarebbe importante che venisse
dichiarato lo stato di Pandemia? Cosa cambierebbe?
Cambierebbero
le restrizioni per contenere il virus, potrebbe cambiare qualcosa d’importante
anche dal punto di vista finanziario. Intanto
l’epidemia fa scattare i primi aiuti.
I PRIMI
PROVVEDIMENTI FINANZIARI
NEW
YORK, 3 marzo 2020
Il Fondo
Monetario Internazionale mette in campo un pacchetto di
aiuti da 50 miliardi di dollari per i Paesi che
stanno affrontando l’emergenza Coronavirus. Lo fa soprattutto per i Paesi
a medio e basso reddito. Lo ha annunciato la direttrice del Fondo Monetario
Internazionale, Kristalina Georgieva, specificando che dei 50, 10 miliardi andranno
ai paesi a reddito basso, e 40 a quelli con reddito medio.
WASHINGTON,
3 marzo 2020
Il Gruppo
della Banca mondiale mette a disposizione fino a 12 miliardi di
dollari per aiutare i paesi a far fronte agli impatti sanitari ed economici
dell’epidemia globale. Il supporto del Gruppo bancario darà la priorità ai
paesi più poveri e quelli ad alto rischio con bassa capacità. Il gruppo della
Banca mondiale è attivamente impegnato con le istituzioni internazionali e le
autorità nazionali per aiutare a coordinare la risposta globale.
New
York, 4 marzo 2020
La
Federal Reserve, la banca centrale americana, decide, senza preavviso, di
tagliare di mezzo punto il tasso ufficiale di sconto.Il giorno dopo sarà la
volta della Banca Centrale del Canada a prendere lo stesso provvedimento.
Giovedì prossimo è, invece, in programma la riunione della BCE.
Europa,
4 Marzo 2020
Riuniti
in teleconferenza i ministri economici dell’Unione (ECOFIN) non prendono
decisioni immediate, nonostante il grosso dei focolai extra-Cina siano proprio
nel Vecchio Continente.
ROMA, 5
Marzo 2020
Il
Governo italiano propone al parlamento di votare la proposta per sfogare il
deficit di bilancio ed usare 7,5 mld di euro per
affrontare l’emergenza sanitaria.
Intanto pare siano già pronti altri aiuti per i Paesi “pandemici”. Sembra, infatti, che ci sia in gioco l’OMS e l’innalzamento del livello di rischio attraverso il passaggio da Epidemia a Pandemia.
Ma per
comprendere meglio di cosa si tratti bisogna tornare indietro di qualche anno..
28
Giugno, 2017
La
World Bank lancia due classi di titoli obbligazionari. I titoli, che scadono il
15 luglio, prossimo hanno un valore complessivo nominale di 320 milioni di
dollari. Si tratta di titoli costituiti per far fronte ad eventuali catastrofi
planetarie. Pandemie per la precisione, Pandemie da Coronavirus.
Si tratta in pratica di una “scommessa
finanziaria” su un evento catastrofico qual è una pandemia.
Due le
categorie di titoli emesse.
La
prima (Class A) per 225 milioni di dollari, ha un tasso del 6,9% pagato
con cedola mensile
La
seconda (Class B) per 95 milioni di dollari, ha un tasso dell’11% ,
anche questo liquidato mensilmente
Entrambi
i titoli scadranno il 15 luglio prossimo e il 15 di ogni mese scade il termine
per il pagamento delle quote cedolari.
OBIETTIVI
DELL’INVESTIMENTO
Come
visto i Pandemic Bond prevedono tassi d’interesse
altissimi rispetto al mercato. Ma l’alto rendimento è controbilanciato dall’alto
rischio potenziale. Infatti, i titoli obbligazionari prevedono la liquidazione
del capitale (perdita per i sottoscrittori) in caso di pandemia da Coronavirus
sempre che questa venga riconosciuta da parametri oggettivi e
dall’individuazione dell’effettivo stato di Pandemia, da parte della
Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ecco
perché torna in gioco il ruolo dell’OMS.
Insomma,
tecnicamente, se la Pandemia, così come sembra stia avvenendo ora, si
materializzasse negli anni di durata del titolo (2017-2020) i sottoscrittori
perderebbero tutto il loro capitale (ad eccezione delle cedole incassate) a
favore dei Paesi Pandemici. Se invece la Pandemia non si verificasse, i
sottoscrittori potrebbero recuperare l’intero capitale più le importanti cedole
d’interesse ricevute.
LE
CONDIZIONI PER LA LIQUIDAZIONE
Il
prospetto informativo sottolinea che, affinché i titoli vengano azzerati e
liquidati a favore dei Paesi pandemici, con perdita relativa di chi li ha
sottoscritti, bisognerebbe che accadessero le seguenti condizioni:
1)
2.500 morti nel Paese epicentro della pandemia;
2) 20
morti in un Paese terzo.
E’
evidente come queste condizioni siano, purtroppo, già abbondantemente
soddisfatte. L’evidenza è fornita dai numeri dell’epidemia visto che 2.500
morti ci sono già stati in Cina, mentre se prendiamo l’Italia come Paese terzo,
purtroppo i numeri di morti superano abbondantemente i 20 dettati dalle
condizioni di liquidazione.
Tuttavia
perché l’evento-liquidazione si verifichi manca una terza condizione:
3) La
dichiarazione dell’OMS circa lo “Stato di Pandemia”.
L’ORGANIZZAZIONE
MONDIALE DELLA SANITA’
L’OMS
fino a due giorni fa non si è mai dichiarato a favore della Pandemia.
Nonostante il contagio cresca, fino al 4 marzo scorso il presidente dell’OMS ha
continuato a ribadire che:
“Visti
i numeri ed i tentativi di contenimento del virus ancora non sarebbe necessario
dichiarare lo stato di pandemia”.
Solo
ieri, però, su quest’argomento è arrivata una dura presa di posizione dalla
Germania per voce del ministro della salute Jens Spahn che ha dichiarato:
“Il
Coronavirus è diventato una pandemia mondiale”.
Ma, per
ora, l’OMS non ha cambiato parere. E se lo
facesse, dichiarando la Pandemia, stando al prospetto informativo,
scatterebbero altre salvaguardie per i sottoscrittori dei Pandemic Bond.
Staremo
a vedere cosa succederà.
Arriveranno i Bond alla loro scadenza naturale, quella prevista per il 15 luglio
prossimo, garantendo, in questo caso, la liquidazione dei fondi a favore delle
zone Pandemiche? Oppure
verranno mantenuti in vita, ancora un pò, almeno abbastanza per incassare
qualche altra mega-cedola?
In tal
senso ricordiamo che la prossima scadenza è prevista per il 15 marzo.
Oppure
verranno liquidati a discapito di chi li ha sottoscritti?
La prossima mossa toccherà all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Vedremo quando e se lo
farà.
Solo
allora potremo aggiornare i temi della vicenda.
Articolo di Leopoldo Gasbarro
Fonte articolo: www.wallstreetitalia.com
Immagine: thepakistanpost.net
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