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Donald Trump, il demolitore di abusi commerciali

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"Adda venì baffone" si diceva minacciosamente fino a qualche tempo fa a mo' di agurio da parte dei lavoratori che in Russia erano la maggioranza, intendendo per baffone Stalin come il castigamatti, che li difendeva dal padronato invadente. Adesso potremmo dire, che so' " E' venuto o' roscio giallo " intendendo per roscio giallo il bizzarro colore dei capelli del 45° presidente degli Stati Uniti d'America. Da quando è al comando dell'impero americano il nuovo presidente non le manda certo a dire, inimicandosi coloro che si sono sentiti sempre al sicuro sotto l'ombrello statunitense. Ora, dopo il ripristino del lavoro in miniera , è il turno del protezionismo sulle merci, che secondo il suo slogan " Make America Great Again " è un bene per gli Stati Uniti. Donald Trump ha firmato due ordini esecutivi relativi al commercio: uno per affrontare i produttori stranieri che scaricano prodotti a basso costo negli Stati Uniti,

Via dall'obbrobrioso fenomeno del land grabbing

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Nell'ultimo decennio ( e in particolare nel corso degli ultimi quattro anni) i paesi ricchi hanno sempre più mediato offerte per enormi distese di terreni agricoli a prezzi stracciati nei paesi in via di sviluppo, installando aziende agricole su scala industriale, ed esportato i frutti dei terreni per mero  scopo di lucro. Secondo il gruppo antifame Oxfam International, oltre il 60 per cento di questi "terreni depredati" si verificano nelle regioni con gravi problemi di fame. Due terzi degli investitori prevedono di spedire tutti i prodotti che producono fuori dal paese sul mercato globale. E siccità, picchi dei prodotti alimentari e del prezzo del petrolio, oltre ad una popolazione mondiale in crescita hanno reso la ricerca di terreni coltivabili più urgente, e gli investimenti ancora più seducenti. In quello che un recente studio del Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) caratterizza come una "nuova forma di colonialismo", investitori

2012: gas liquefatto e carbone la faranno da padroni

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Con la lenta e talvolta ambigua crescita delle energie alternative, e dopo il disastro nucleare di Fukushima che ha inferto una gran batosta all'energia nucleare, stanno ritornando in pista a grande richiesta gas e carbone. Adesso, anche l'Hedge Fund, che si può definire come "qualsiasi fondo che non sia un convenzionale fondo d'investimento " investe su navi da trasporto del gas liquefatto, battendo addirittura quelle che trasportano petrolio e carbone.  Difatti, le petroliere che trasportano il gas naturale liquefatto via mare faranno guadagnare nel 2012 più che nel 2011 appena trascorso. Il gas liquefatto ( LNG)  trasportato dalle navi cisterna andrà a soddisfare circa il 25 per cento della richiesta quotidiana nel Regno Unito, e quest'anno farà guadagnare fino a 200.000 dollari al giorno rispetto ai 140.000 della fine del 2011. Questo, è quanto dichiara Andreas Vergottis, direttore di Tufton Oceanic (OCEHEDU) Ltd. a Bloomberg show. Questo significa il