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Visualizzazione dei post con l'etichetta risorse

Africa, guai a non finire: è la volta della peste in Madagascar.

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L'Africa sta diventando un laboratorio globale da cui dipartono atrocità di ogni genere. Se andiamo a vedere poi le ragioni di tali aberranti azioni, ci accorgiamo che esse hanno avuto inizio con l'antico schiavismo , risalente ai tempi della dominazione olandese nel sud dell'Africa, che giunge sino ai giorni nostri; ignoranza culturale, connessa in qualche modo allo scandaloso egoismo del primo colonialismo e neocolonialismo attuale, in cui, invece di aprire scuole, istituti ed altro per far studiare e istruire i giovani africani, si è pensato invece al sistematico svuotamento di risorse del sottosuolo africano, ricco di petrolio, gas, animali da cacciare e souvenir vari (ossa, zanne, pelli...), o ro e diamanti, la cui vendita spesso va a finanziare qualche conflitto nel continente, ora ad esempio è in auge quello nella Repubblica Centrafricana. C'è poi il fermento religioso, maggiormente di matrice islamista, che sta irrompendo un po' ovunque nel continent

Acqua ed energia: il collasso prossimo venturo

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Gli scontri di questo secolo saranno conflitti per l'accesso a cibo, acqua ed energia. La globalizzazione, l'aumento del tenore di vita di un gran numero di persone che emergono dalla povertà in Asia e in Africa, e la crescente domanda di cibo, acqua, ed energia in coincidenza con le carenze causate dai cambiamenti climatici, porteranno quasi certamente a possibili "guerre per le risorse". Se i conflitti tuttora in atto nel mondo, conflitti completamente diversi da quelli del passato dove si combatteva tra Stati, prenderanno il sopravvento, si prevedono tempi difficili, anzi difficilissimi per l'intera umanità. La lotta per le risorse non è certo nuova, ma guerre come queste che stiamo vivendo, diventeranno più comuni e più intense. Il cambiamento climatico poi, che può gravemente compromettere le reti da cui dipende l'umanità per il cibo, l'acqua e l'energia, plasmerà il destino delle nazioni. Se non subentrerà la ragione e il buon

La sfrenata vita moderna ci porta a consumare...

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La vita moderna ci porta a consumare abbondanti risorse, che non sono solo quelle in campo alimentare, da sempre sfruttate per soddisfare le esigenze di cibo della popolazione mondiale. Bensì, altre risorse, che sono proprio l'emblema della vita attuale e che soddisfano in massima parte, più che le nostre esigenze di cibo, la nostra vanità. L'utilizzo sfrenato di alcuni minerali  per fini tecnologici ci porterà ben presto a dover considerare, che so il  neodimio o il lantanio  alla stregua del leggendario oricalco , metallo rossastro  più prezioso dopo l'oro, del quale 2500 anni fa ne parlò il filosofo Platone, nel parlare d'Atlantide nel dialogo "Crizia".

Earth Overshoot Day: dal 20 agosto ci stiamo indebititando per il futuro

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Il 20 agosto é stato l'Earth Overshoot Day, il giorno in cui l'umanità ha esaurito ufficialmente il bilancio della natura per l'anno. Da questo giorno in avanti, il pianeta sarà gestita in deficit ecologico e si comincia ad andare 'a credito', consumando le risorse del futuro, utilizzando più risorse di quelle che il pianeta può produrre e che emettono più anidride carbonica che il pianeta può filtrare. Questo il calcolo fatto dal gruppo del Global Footprint Network , che ammonisce: viviamo al di sopra delle nostre possibilità. La popolazione mondiale finisce le risorse naturali messe a disposizione dalla Terra molto prima della fine dell'anno. Anche lo scorso anno, ricorda il Global Footprin, le risorse ecologiche si erano esaurite ad agosto, mentre nel 1993 era il 21 ottobre. A questi ritmi serviranno le risorse di due pianeti entro metà secolo.                         Il debito è iniziato negli anni settanta quando l'impronta ecologica degli a

Il progresso ecologico nel futuro della Cina

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Il 18th National Congress of the Communist Party of China (CPC) che si sta svolgendo a Pechino ha dato al progresso ecologico una posizione più forte integrandola nel piano di sviluppo complessivo del paese insieme all'economia, al progresso politico, culturale e sociale. Elaborato in una delle 12 parti del rapporto consegnato dal leader cinese, il progresso ecologico è visto dal Partito Comunista come un compito a lungo termine di vitale importanza per il benessere del popolo e il futuro della Cina. " L'armonia tra uomo e natura " è un tema importante nella antica filosofia cinese, ma è stata avversata dalla robusta espansione economica della Cina negli ultimi decenni. L'acqua pulita e l'aria fresca sono diventati un lusso in alcune parti della Cina. In alcune città, le persone sono scese in piazza per protestare contro i progetti chimici. Lo sviluppo economico a livello nazionale è limitato dalla scarsità di risorse, e le persone sono sempre p

Sale il "debito ecologico" dell'Italia

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Global Footprint Network ha lanciato il suo Mediterranean initiative per portare in realtà dei vincoli ecologici al centro del dibattito politico del Mediterraneo, e per supportare i responsabili con strumenti  che li aiuteranno a valutare la politica di compromessi. Questi strumenti consentiranno agli analisti di politica e i responsabili di identificare più pienamente i rischi che le risorse e i limiti degli ecosistemi pongono all'economia dei loro paesi, al benessere economico e sociale. In questo rapporto si esamina la natura delle tendenze delle richieste che i residenti nella regione del Mediterraneo stanno ponendo sul patrimonio ecologico della Terra Per quanto riguarda il nostro Paese, c'è da dire che gli italiani sono quelli che usano più risorse rispetto alle capacità dell'ambiente naturale di rigenerarle.  Questa la conclusione dell'ultimo rapporto del Global footprint network dal titolo  " Mediterranean Ecological Footprint Trends &quo

Speciale "XX Conferenza sullo sviluppo sostenibile di Rio"

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Vent'anni dopo il primo Vertice sulla Terra a Rio de Janeiro, sotto lo sguardo vigile e protettivo della statua del Cristo Redentore, si è aperta la XX Conferenza in cui si spera si possa tracciare un nuovo corso per lo sviluppo economico e sociale sul futuro del pianeta, le sue risorse e i suoi popoli. John Keyman , il nostro inviato speciale, è già sul posto e ci terrà informati su quanto verrà discusso e accadrà a questo vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che entrerà nel vivo la prossima settimana e che, come ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon " è troppo importante per fallire ". Potrebbe essere proprio la crisi finanziaria mondiale ad aumentare le possibilità di una buona riuscita del Vertice di Rio. In un periodo in cui molte nazioni sono concentrate sulla sfida dello sviluppo sostenibile e il fatto che, in molti casi, le risorse siano finite, e in altri casi per ottenerle costino eccessivamente, fa presagire, appunto che da qu

Quanto dureranno ancora le risorse del pianeta ?

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Anche se ora non appare come la tendenza più investibile, nel corso dei prossimi 20 anni saranno le risorse rinnovabili e non rinnovabili, minerali, combustibili fossili e biomasse, i settori che cresceranno in una popolazione più ricca e con una crescita globale sempre più esigente. Allo stato attuale si sta attraversando una soglia critica. La domanda sulle risorse del pianeta sembra aver cominciato a superare la velocità con cui tali risorse possono essere fornite. Il divario tra la domanda umana di risorse rinnovabili del nostro pianeta e la fornitura di tali risorse è noto come ecological overshoot. L'impresa umana consuma circa 60 miliardi di tonnellate metriche delle quattro risorse chiave: minerali, minerali metalliferi, combustibili fossili e biomasse (materie vegetali) all'anno. I cittadini dei paesi sviluppati consumano una media di 16 tonnellate di queste quattro principali risorse pro-capite (che vanno fino a 40 o più tonnellate per persona in alcuni paesi

Volendo, c'è posto per tutti sul pianeta Terra!

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Lunedì 31 ottobre per la prima volta la popolazione del pianeta raggiungerà i 7 miliardi di persone. E' una stima dell'ONU. " Abbiamo raggiunto 6000 milioni appena nel 1999, e dodici anni dopo siamo a sette miliardi, sollevando dubbi sul fatto che riusciremo a ottenere 8, 9 miliardi o oltre senza vedere aumentare i tassi di mortalità  relativi alla insicurezza alimentare , alle malattie, ai conflitti ", dice Robert Engelman, direttore del World Watch Institute di Washington DC . Attorno al 1800, il demografo Thomas Robert Malthus avvertì che la fornitura di cibo non sarebbe stata in grado di tenere il passo con un crescente numero di persone. E ha previsto che a una certa soglia, che fissò a un miliardo di persone, ci sarebbero state massicce epidemie, carestie, e un disastro nel numero di esseri umani. E ancora oggi, la popolazione umana è sette volte la soglia di crisi di Malthus '. Certo, epidemie e carestie rimangono un problema grave in molte parti

Penuria d'acqua nel mondo? Macchè, c'è n'è abbastanza per tutti!

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Finalmente da Recife, in Brasile, dove si è aperto il XIV Congresso mondiale dell'acqua, giunge una buona notizia! Infatti, secondo un rapporto stilato da ricercatori provenienti da 30 paesi e pubblicato oggi su due numeri speciali della rivista International Water Journal, i  timori di penuria d'acqua nel mondo sono infondati. C'è chiaramente sufficiente acqua' a sostenere cibo, energia e le esigenze industriali e ambientali durante il 21 ° secolo, I principali fiumi del mondo hanno abbastanza acqua per soddisfare le esigenze alimentari. Uno studio su 10 bacini fluviali in Asia, America Latina e Africa.  La relazione del Challenge Program on Water and Food (CPWF) del CGIAR spiega che non è la scarsità dell'acqua a creare turbolenze nel mondo, ma è l'uso inefficiente e l'iniqua distribuzione delle enormi quantità di acqua che scorrono attraverso i grandi fiumi chiave come il Nilo, il Gange, Andes, Yellow, Niger and Volta.  I bacini studiati sono la p

Un mondo troppo insostenibile

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Politiche economiche insostenibili fanno si che la pressione delle attività economiche sta esaurendo le riserve naturali del pianeta.   "Se continuiamo a consumare le risorse del nostro pianeta con i ritmi attuali, nel 2030 ci vorranno le risorse di due Terre ".  E' questo l'allarme lanciato dal rapporto del Wwf sullo stato del pianeta.  Eppure da quelle risorse dipende la nostra sopravvivenza. Le foreste, ad esempio, vengono annientate alla velocità di 130mila chilometri quadrati l'anno tanto che ora sono insufficienti ad assorbire la quantità di emissioni di carbonio prodotti dai Paesi industrializzati.  Nella relazione biennale il "Living Planet Report" (che esamina i cambiamenti nella Impronta ecologica - l'area della terra e l'acqua necessaria a fornire le risorse, lo spazio per le infrastrutture e la vegetazione per assorbire l'anidride carbonica) , fa registrare un peggioramento dello stato di salute delle specie animali,

La bolla dei REE (Rare Earth Element)

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Il futuro e la pace del mondo dipenderà molto da una pacifica soluzione dei popoli sull'utilizzo, di quello che resta, delle risorse naturali. Ma forse i termini " pace e soluzione " sono ben lungi dall'essere assecondati dagli Stati, spesso portati a prevalere, e presto potrebbero sorgere infinite diatribe su questo spinoso argomento.  Difatti, gli studiosi della materia già intravedono una possibile bolla speculativa di alcune risorse naturali, le più rare, per il 2012, cioè una rapida ascesa verso valori insostenibili per i fondamentali delle società e dell'economia. Parliamo di risorse della terra utilizzate in decine di migliaia di tonnellate ogni anno dall'industria automobilistica, nelle tecnologie militari avanzate, nelle tecnologie "verdi". Da queste risorse dipendono le turbine eoliche, le lampadine a basso consumo energetico e le batterie per auto ibride. Forniture di vitale importanza per l'Occidente che dipende in gran parte da

World Cup South Africa 2010: Costa d'Avorio

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UPDATE 11/06/2010 La Nazionale di calcio della Costa d’Avorio parteciperà ai Mondiali in Sudafrica 2010 allenata dal c.t. svedese Sven Goran Eriksson , il quale, fortunatamente potrà contare anche su Didier Drogba , che si era procurato una frattura all’avanbraccio nell’amichevole contro il Giappone. Salomon Kalou e Didier Drogba , entrambi giocatori del Chelsea, come lo è anche Kolo Touré del Manchester City, sono le punte di diamante della nazionale della Costa d'Avorio, la quale si presenta per la seconda volta nella sua storia, ai mondiali di calcio in Sudafrica a giugno.  L'esordio ai mondiali per la Costa d'Avorio è stato in Germania nel 2006, dove incappò, purtroppo, in un girone molto tosto con Argentina, Olanda, Serbia-Montenegro, con cui vinse l'unica partita, ma che non la salvò dal tornarsene a casa. Sebbena al 2010 FIFA World Cup South Africa la Costa d'Avorio se la dovrà disputare con Brasile ( ennesima occasione per veder combattere Lucio

World Cup South Africa 2010: Algeria football

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Il Mondiale di Calcio per nazioni si terrà in Sudafrica dall'11 giugno all'11 luglio 2010. Una grande vetrina per il martoriato continente nero che ospita per la  prima volta la grande competizione calcistica. In diverse occasioni mi sono occupato di Africa, motivato dal fatto che nel continente più disgraziato della Terra, un sommovimento di popoli, culture e razze sta vivendo una lenta ma inesorabile fibrillazione. Del resto, perchè deve essere l'Africa a dover pagare il prezzo più salato nella guerra che l'Occidente, con oltre un secolo alle spalle d'inquinamento a go-go, ha dichiarato ai cambiamenti climatici e che vuole combattere soprattutto in terra d'Africa? Il Professor Echos , come ha già fatto su Blogosfere gli scorsi mondiali in Germania, dedicherà alcuni post all'avvenimento, dedicati alle nazionali africane presenti in Sud Africa : Algeria, Ghana, Costa d’Avorio, Camerun, Nigeria e lo stesso Sudafrica . Iniziamo questo percorso &quo

The Ogiek people: i guardiani della foresta

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I popoli indigeni dal Rio delle Amazzoni all'Artico, dall'Africa al Pacifico, sono tra quelli che affrontano i cambiamenti climatici più drastici. Su alcuni provvedimenti proposti per attenuare le minacce del clima, si va contro le tradizioni e il modo di vivere di molte tribù indigene. Tutto ciò è il motivo della discussione. Gli sforzi per includere la silvicoltura, scienza che studia l'impianto, la coltivazione e l'utilizzazione dei boschi,  in progetti sui cambiamenti climatici post-Kyoto , stanno stimolando una opposizione particolarmente forte. La proposta del progetto che offre la remunerazione finanziaria ai paesi in via di sviluppo in cambio della protezione delle foreste - e carbonio immagazzinato al loro interno - è conosciuto come REDD  "Reduced Emissions from Deforestation and Forest Degradation". Alla base del REDD c'è l'idea di aumentare il sequestro di carbonio atmosferico proteggendo le foreste, attraverso un sistema di incentivi

Il secolo del dragone

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Ma quale dragone, è diventato un formicone! PRIMA PARTE Il XXI secolo , nel quale siamo da non molto addentrati, riserverà certamente molte sorprese all'umanità. Non è un caso che proprio all'inizio del secolo ci sia stato l 'undici settembre , il quale in un certo senso, sta a rappresentarne il declino della potenza americana. Da allora, la cosa che più è balzata agli occhi, è stata (e sarà per molto tempo) la predominanza sempre più massiccia dei cinesi sull'economia globale (possiede oltre un trilione di dollari di debito pubblico americano) , nonchè il loro incessante e mostruoso rifornimento di risorse naturali, specie, dall' Africa, di cui sono i secondi consumatori al mondo di petrolio. Come fanno le formiche operaie che procacciano il cibo per l'inverno alla comunità, così la Cina fa grandi provviste nel continente nero, ripagandolo con la costruzione di nuove strade, scuole, finanziamento di numerosi progetti, offerte di credito per tutto il contine