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Rifiuti: attenti al Natale

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Con l'avvento delle feste natalizie varrebbe la pena prestare attenzione a come si differenziano i ritiuti, laddove, si spera, la raccolta funziona. Natale si sa, oltre che l'avvento del Signore, porta un sacco di cose che durante l'anno si vedono meno. Giocattoli, panettoni, torroni, pandoro, abiti, cosmetici, libri, leccornie a go-go, insomma tutti pacchi e pacchetti confenzionati con carta, plastica, metalli... Magari, sarà premura di ciascuno di noi di prestare più attenzione a come si differenziano i ritiuti che, in questo periodo sono molti di più.  Tanto per farvene un'idea. Adesso non è ancora Natale, si pensa ancora a mantenere la linea, quindi una spesa da single a dieta potrebbe essere, ad esempio: pasta in brodo, yogurt, insalatina e una tazzina di caffè per la sera una passata di verdure pronta. Per il nutrizionista tutto bene: cibi leggeri e ricchi di vitamine e fibre. Per l'ambiente invece, ecco le conseguenze dal punto di vista del ciclo dei

Al Gore: l'etanolo di prima generazione è stato un errore.

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L'etanolo di prima generazione è stato un errore.  Questo è quanto ha detto l'ex vice presidente americano Al Gore ad Atene, in una recente conferenza sul l'energia verde, sponsorizzata da Marfin Popular Bank , rammaricandosi della sua posizione sull'etanolo, presa quando era in carica, sugli incentivi per produrre combustibili dal frumento.   Difatti, le agevolazioni fiscali per i carburanti alternativi di prima generazione, come l'etanolo di mais non hanno funzionato, in quanto i  rapporti di conversione energetica si sono rivelati molto esigui. Non è stata una buona politica , ha detto il premio Nobel .   Ora Gore sostiene le cosiddette tecnologie di seconda generazione che non fanno concorrenza agli alimenti - usando le fonti residue o non-alimentari dell'azienda agricola quali lo switchgrass ( Panicum virgatum : un'erba delle stagioni calde della famiglia delle graminacee  e una delle specie dominanti delle praterie di erba alta in &

Nuova Zelanda: la speranza è cessata di esistere

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Purtroppo, d opo una seconda e violenta esplosione nella miniera di carbone Pike River , che si trova vicino alla città di Greymouth , sulla costa occidentale del paese, nel South Island della Nuova Zelanda , la speranza è cessata di esistere. L'esplosione che c'è stata, di cui non si conoscono ancora le cause, avrebbe ucciso qualsiasi superstite dell'esplosione iniziale. Questo dicono le autorità locali, che hanno  informato le famiglie dei 29 sfortunati minatori. In una conferenza stampa al Parlamento europeo, il primo ministro della Nuova Zelanda, John Key ha detto: "La Nuova Zelanda è un paese piccolo e perdere questo molti fratelli in una volta sola colpisce in modo angosciante. Oggi tutti i neozelandesi in lutto per questi uomini. " La produzione della miniera prevedeva da 320.000 a 360.000 tonnellate di carbone l'anno fino a giugno. Essendo però quasi dimezzata sin dall'aprile scorso, per via di ritardi delle attrezzature per la costruzion

Nello spazio il satellite spia più grande del mondo

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E' il più grande satellite spia del mondo portato nello spazio da un razzo senza equipaggio, alto 23 piani. Il generale Ed Wilson , comandante del 45th Space Wing of the Air Force , ha detto che questa missione aiuterà a rafforzare la difesa nazionale. Gli esperti ritengono che il carico utile segreto del razzo Delta IV Heavy , lanciato ieri da Cape Canaveral , consiste in un satellite, chiamato dalla National Reconnaissance Office (NRO) NROL-32, capace di ascoltare una serie di trasmissioni da tutto il mondo.  Il satellite è costituito da ricevitori radio sensibilissimi, ed è provvisto di un'antenna grande quanto un campo di calcio , che dovrebbe raccogliere informazioni elettroniche per la National Security Agency (Nasa). Il lancio doveva effettuarsi  giovedi, ma è stato ritardato di 24 ore a causa di un problema sul sistema di cablaggio nella rampa di lancio. E' stato nuovamente rinviato dopo che gli  ingegneri hanno scoperto un malfunzionamento delle let

NATO Lisbona 2010: un vertice piuttosto tranquillo

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Dal recente vertice NATO Lisbona 2010 , che ha rivisto, il rilancio del rapporto Europa-Stati Uniti, con quest'ultimi che sinora hanno guardato più al Pacifico che all'Atlantico, è stato varato un nuovo concetto strategico che modella l'organizzazione (verrà riformata nella sua struttura con risparmio e maggiore efficienza) alle esigenze delle nuove sfide della sicurezza, i n un mondo profondamente cambiato .  Tra queste, in primo piano l'adozione di una exit strategy dall 'Afghanistan , da compiersi, se le condizioni lo permetteranno, entro il 2014. Nel nuovo concetto strategico la Nato s'impegna nel progetto di scudo antimissile europeo , affinchè possa proteggere tutto il territorio e la popolazione europea così come gli Stati Uniti, perchè sono ormai una trentina i Paesi che possono minacciare l'Europa. Progetto nel quale vi sarà una stretta cooperazione (ma i termini sono ancora da definire) con la Russia , con la quale il disgelo si estende

Nuova Zelanda: un incidente in una in miniera di carbone fa rivivere la speranza come in Cile...

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Un altro grave incidente in miniera , stavolta sulla costa occidentale della Nuova Zelanda tra Greymouth e Reefton, causato da una esplosione, e come quello in Cile, già fa nascere la speranza nelle famiglie dei minatori. Per i minatori dei quali non si sa se sono ancora vivi, comincia l'incubo e la lotta contro il tempo. Dall'ingresso della Pike River mine , una miniera di carbone parte un tunnel di 1,4 miglia che entra nella terra. Alle ore 16:30 (4:30 in Italia ) di ieri, c'è stata una esplosione. In quel momento al lavoro c'erano 35 minatori, ma alcuni di loro sono riusciti a mettersi in salvo.  Due erano feriti, ma degli altri 27 (due britannici, due australiani, un sudafricano e 24 neozelandesi)   non si sa nulla. Proprio da loro è giunta la conferma che c'è stata  una esplosione di gas.  Le autorità stanno tentando ora di mettere in sicurezza la miniera per poi scendere e cercare i dispersi. Anche se non sarà facile. La miniera è sul versante d

L'alba del nuovo impero

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Mi è sempre piaciuta la geografia. Quando ero un giovanissimo studente spesso mi facevo bello coi compagni e i professori, chiedendo loro di mettermi alla prova, interrogandomi sulle capitali del mondo. In verità, forse ne conoscevo circa una cinquantina, non di più! Probabilmente il periodo storico del 1700 è quello mio preferito, soprattutto perchè era il tempo della primissima globalizzazione: grandi viaggi via mare con velieri maestosi carichi di merci e d'individui pronti a conquistare il tanto spazio a disposizione che il mondo offriva, via terra e via mare... Ergo dunque, che scaturisce da qui la mia passione verso la geografia, tramutatosi col tempo in geopolitica, materia con la quale tenterò di affrontare un viaggio, nel tentativo di provare a capire dove si sta spostando l'asse strategico del pianeta. A questo viaggio, che man mano scriverò su questo blog, darò il titolo "L'alba del nuovo impero" , poichè credo che nei prossimi 10, 15 anni... a rigua

Monsoon, il nuovo libro di Robert Kaplan che Obama si è portato in tasca...

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L'ammiraglio Zheng He , nato nel 1371, era un diplomatico e ammiraglio della flotta cinese, che comandava i viaggi nel sudest asiatico, Asia meridionale e Africa orientale... proprio quei luoghi, che, secondo gli esperti di geopolitica, saranno il teatro della politica mondiale del XXI secolo. Nel 1410 il grande ammiraglio ha eretto una lapide in pietra con un messaggio per il mondo nel quale "invocava la benedizione della divinità indù per un mondo di pace costruito sul commercio ." L'iscrizione era in tre lingue - cinese, persiano e tamil - e il suo messaggio era assai realista. Questo è quanto accenna Robert Kaplan , corrispondente nelle missioni internazionali del "The Atlantic", autore di numerosi articoli e saggi di geopolitica, nel suo nuovo libro "Monsoon: The Indian Ocean and the Future of American Power ". Per scrivere questo libro Kaplan, definito il Kipling dei tempi attuali, ha fatto un viaggio nell'Oceano Indiano per

Habshan 5, l'impianto per il trattamento del gas ad Abu Dhabi, a guida italiana

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Sebbene siano i più grandi esportatori di petrolio al mondo, i paesi del Golfo (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (UAE), Kuwait e Qatar) , consapevoli degli effetti devastanti che le loro ingenti economie basate sui combustibili fossili creano sul pianeta, accomunati dal fatto di essere tra i più grandi consumatori pro capite di carbonio, acqua e rifiuti fossili in tutto il mondo, con l'aggiunta, inoltre, di preoccupazioni derivanti dalle loro terre (sventrate per ottenere petrolio) , che possono essere deturpate per sempre... hanno deciso di fare ampi investimenti nell'ambito dell'energia pulita , affinchè l'economia non-oil possa diventare un importante contributo alla crescita complessiva dell'economia della regione. Ecco quindi venire alla luce, in un luogo situato in mezzo alle stupefacenti dune del deserto di Liwa , 150 chilometri sud ovest di Abu Dhabi , l’impianto Habshan 5 , un colosso per il trattamento del gas che vale 5 miliardi di doll

Aperto in Kenya il primo mercato di carbonio africano

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In Kenya l'innalzamento globale della temperatura sta portando il paese, già provato da forti siccità sull'orlo del disastro, costringendo molti dei suoi abitanti a quelle migrazioni di massa verso le regioni piש ricche d'Europa con intuibili conseguenze sugli equilibri socio-economici globali. E da noi in Italia, che rientriamo nell'ambito dei paesi ricchi, ma del resto in tutto il vecchio continente, il problema viene vissuto con grande difficoltà.   Il cambiamento climatico rappresenta una sfida nuova che va affrontata, contrastandola con strumenti nuovi. I Crediti di carbonio , uno degli strumenti che si hanno a disposizione, danno la possibilità ad ogni paese di ridurre le proprie emissioni di carbonio o compensarle, contribuendo alla riduzione in un'altra parte del pianeta. Indi per cui, attribuiscono un diritto di emissione ai loro possessori, il cui quantitativo è quantificato in base al livello complessivo prestabilito di emissioni, che il proprietario p

Turchia: il villaggio che verrà seppellito

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Nella regione centrale della Cappadocia turca, definita il paese delle meraviglie geologiche: un paesaggio di fantastiche rocce erose dal tempo e ricco di vestigia storiche, con grotte allestite a chiese, case di pietra e città sotterranne ricavate dal materiale depositato da milioni di anni dalle eruzioni vulcaniche che circondano l'altopiano della Cappadocia e attirano, con la benedizione della maggior parte della regione, milioni di turisti ogni anno, è facile vedere strade attraversate da trattori, donne, in pantaloni larghi da lavoro nei campi e uomini che passano il  tempo libero nelle sale da té a giocare a carte e a backgammon. Tuttavia, in questo paesaggio rupestre, apparentemente luogo d'una vita serena, circondato da un alone di storia e leggenda, luoghi nei quali l 'impero ottomano ha combattuto battaglie che avrebbero plasmato il mondo, e che hanno visto all'opera Alessandro Magno sciogliere il nodo gordiano ( the Gordian Knot ), che gli avrebbe poi c

La grande sfida dell'ecoarchitetto di Terzigno

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Da uno dei luoghi più chiacchierati d'Italia riguardo l'immondizia, cioè Terzigno , in Campania, un giovane architetto tenta di recuperare l'onta subita degli ultimi quattro anni dal suo paese.  La sua idea risiede in un progetto sostenibile che si pone per obiettivo alti livelli di comfort e forte riduzione dei consumi energetici. Il progetto biocompatibile che ha in mente l'architetto Antonio Girardi consiste nel fare la dismissione di un ex cinema degli anni cinquanta che si trova in uno stato di fatiscenza. A tal proposito verrà avanzata al comune di Terzigno una proposta di costruire un edificio ecosostenibile, con l'uso di materiali riciclati, pannelli solari e tutto ciò che lo integra nell'ambienta senza deturparlo. All'interno della struttura sono previsti appositi canali per la raccolta differenziata dei rifiuti: usando dei cassoni all'interno del condominio che scendono fino al piano interrato, i condomini all'interno della propria

Rifiuti nucleari in Germania: il treno della discordia

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50 mila attivisti hanno dimostrato ieri a Dannenberg in Germania, contro l'arrivo dalla Francia di un treno che trasporta 123 tonnellate di scorie nucleari , l’equivalente del consumo di energia elettrica annuo di 24 milioni di tedeschi. Sono 14 vagoni diretti all'impianto di stoccaggio di Gorleben , in Bassa Sassonia , dove i residui radioattivi delle centrali tedesche tornano dopo essere stati trattati in Francia, presso l'impianto di trasformazione di La Hague, di proprietà del gruppo  Areva . Alcuni ambientalisti si sono scontrati con la polizia, mentre tentavano di scavare un buco sotto i binari allorchè il convoglio era entrato in territorio tedesco. Il culmine della protesta, la più grande in trent'anni, è prevista per oggi, non appena il convoglio giungerà a destinazione nell' ex-miniera di sale trasformata, sul finire degli anni settanta, in deposito di scorie nucleari. . Ad attendere il trno della discordia a  Gorleben ci sono migliaia di man