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Fukushima: veleni e speranze

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La mostruosa ondata che ha messo fuori giuoco le pompe di raffreddamento, è stata la causa principale di questo immane disastro nucleare in terra di Giappone. Da ciò che dicono gli esperti, su quanto realmente sta accadendo nella centrale nucleare di Fukushima, la situazione è molto critica, sebbene, in un gesto molto irresponsabile,  il portavoce del governo nipponico abbia affermato, che non ci può essere un rischio Chernobyl, perchè la struttura di contenimento (che è vecchia di 40 anni ed è soggetta a fratture, a corrosione) , è ancora a posto. Sul banco degli imputati c'è però la Tepco ( Tokyo Electric Power Company )   la compagnia privata quotata in Borsa che gestisce la centrale, e che in passato è stata accusata di aver falsificato i risultati dei 45 test di sicurezza che devono fare regolarmente sulle strutture di contenimento. 

AUGURI, ITALIA!

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PER I 150 ANNI DELL'UNITA' D 'ITALIA Per te, Italia! Affinchè il nostro bel Paese sappia trovare in sè la grande forza d'un passato storico e glorioso, che sia da sprono ad uno slancio più incisivo nel mondo moderno, più congeniale alle sue straordinarie capacità. AUGURI ITALIA e altri 150 anni da onorare. ..

A quando la fusione nucleare?

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Dopo il terremoto  e lo tsunami che hanno sconvolto il Giappone, e che hanno dato vita al grande pericolo nucleare, oggi più che mai, in un mondo che nei prossimi tre decenni si avvia ad un aumento del consumo globale di elettricità pari al 160 per cento, serve rinnovare le tecnologie esistenti per il carbone, se non si vuole immettere in atmosfera una quantità di anidride carbonica pari a quella che vi abbiamo immesso sin dalla Rivoluzione industriale, modificando il clima in modo catastrofico. E naturalmente, sviluppare ulteriormente le energie alternative, sebbene anche loro abbiano dei limiti. Affidandoci oggi alla scienza per salvare l'umanità, tenendo presente che le tecnologie  odierne non sono sufficienti a fermare il degrado del nostro pianeta, è la sola via che ci resta. Ecco dunque che dobbiamo impegnarci, attraverso la ricerca, sullo sfruttamento delle maree e dei venti di alta quota, su organismi geneticamente modificati per la produzione d'idrogeno

La marina statunitense affronta un nuovo nemico: il cambiamento climatico

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I cambiamenti climatici potrebbero sorprendere la marina statunitense nelle infide acque del mondo. Pertanto, dovrà alzare la sua posta, nella partita in corso contro un disgelo artico prossimo venturo e preparare le basi costiere per far fronte all'innalzamento del livello del mare, conclude una relazione svolta per la marina dal National Research Council (NRC).   Il Congresso degli Stati Uniti può ancora mettere in discussione la scienza del cambiamento del clima, ma il Pentagono già pensa che il cambiamento climatico avrà una notevole influenza sull'ambiente e sulla sicurezza futura. Così riporta il Quadrennial Defence Review Report dello scorso anno. Nel 2009, il capo delle operazioni navali Gary Roughead ha commissionato la NRC di studiare le implicazioni di sicurezza nazionale dei cambiamenti climatici per la US Navy. I risultati di quello studio, pubblicati recentemente, concludono che l'Artide è una sfida chiave per gli Stati Uniti, uno dei cinque paesi che si

Nord Africa e Golfo: là dove eravamo rimasti...

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Così, mentre il mondo segue trepidante quello che accade in Giappone , dove un forte terremoto, seguito da un mostruoso tsunami e dalla paura di contaminazione radioattiva, per via dei gravi danni riportati dalla centrale nucleare di Fukushima, ha sconvolto la vita di centinaia di migliaia di persone, e dirottato, inevitabilmente, l'interesse generale... là dove eravamo rimasti , tutti a seguire le vicende riguardanti il desiderio di democrazia nei paesi del nord Africa e del mondo arabo, il rais libico Gheddafi guadagnando terreno nella rivolta in corso nel suo paese, in una delle sue tante infauste decisioni, fa bombardare dai suoi caccia la città d i Ajdabiya , a sud di Bengasi . Mentre i ribelli scorrazzano coi loro Pickup sgangherati e armati di mitragliatrici per le strade sabbiose, aspettando la no-fly zone che non arriva, l'offensiva dell'oro nero diventa ora marcia su Bengasi, capitale della rivolta, dove le truppe del colonnello, abbandonato assieme alla su

Lo tsunami che ha messo in ginocchio il Giappone

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Purtroppo per il Giappone, il fatto di trovarsi sulla "Ring of Fire ", la zona che si estende per tutto il Pacifico dove avvengono circa il 90 per cento dei terremoti nel mondo, lo rende estremamente vulnerabile, sebbene, con tre terremoti al giorno, abbia saputo fare dell'ingegneria antisismica il suo fiore all'occhiello.  Tuttavia, il fatto  che abbia chiesto aiuti internazionali, fa pensare alla gravità di quello che è accaduto sin da quando da noi era l'alba dell'11 marzo. Il piano di soccorso internazionale è scattato subito mettendo in gioco centinaia di navi, automezzi, elicotteri.   Il terremoto, corretto a magnitudo 9 anzichè 8,9, è stato generato dalla rottura di una falla di 500 km di lunghezza.  Tecnicamente, nel Ring of Fire attorno al Pacifico, la placca pacifica, in un processo che si chiama subduzione , fenomeno geologico che ha un ruolo chiave nella teoria della tettonica delle placche, è stata scossa al di sotto della placca nordamericana

La Blue Economy sbarca in Italia

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Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa. Leonardo da Vinci , Codice Arundel , 1478/1518 Dopo la Green Economy , sulla quale è piombata inesorabilmente la mano di grandi affaristi, in quanto essa richiede alle aziende di investire di più per salvare l’ambiente, nasce per mano di Gunter Pauli , imprenditore e fondatore della rete internazionale di scienziati, studiosi ed economisti ZERI ( (Zero Emission Research Initiative) , la Blue Economy, che lo stesso Pauli ha presentato recentemente a Roma, presso la fondazione Aurelio Peccei,  organizzato insieme a WWF in collaborazione con UniCredit, per spiegare come si può intraprendere il business ad impatto zero. Il suo credo viene snocciolato attraverso il libro che ha scritto, appunto, Blue Economy , che offre una serie di progetti capaci di far uscire il mondo da una crisi economi