La Blue Economy sbarca in Italia

Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.

Leonardo da Vinci, Codice Arundel, 1478/1518

Dopo la Green Economy, sulla quale è piombata inesorabilmente la mano di grandi affaristi, in quanto essa richiede alle aziende di investire di più per salvare l’ambiente, nasce per mano di Gunter Pauli, imprenditore e fondatore della rete internazionale di scienziati, studiosi ed economisti ZERI ((Zero Emission Research Initiative), la Blue Economy, che lo stesso Pauli ha presentato recentemente a Roma, presso la fondazione Aurelio Peccei,  organizzato insieme a WWF in collaborazione con UniCredit, per spiegare come si può intraprendere il business ad impatto zero. Il suo credo viene snocciolato attraverso il libro che ha scritto, appunto, Blue Economy, che offre una serie di progetti capaci di far uscire il mondo da una crisi economica, sempre più difficile da gestire. 

Cavalcando il pensiero di Leonardo da Vinci il quale era molto affascinato nell'indagare  tutto ciò che era natura (La natura è piena d'infinite ragioni che non furon mai in isperienza.), dando  contributi significativi a numerose scienze: dall'anatomia all'idraulica, dalla geologia alla geometria, dalla botanica alla zoologia, l'idea di Gunter Pauli, che permetterebbe al mondo di superare la crisi, poggia le sue fodamenta sul fatto che la natura stessa è sempre riuscita a risolvere in modo ingegnoso le grandi sfide che il mondo pone.

La Blue Economy nasce come un progetto per trovare 100 delle migliori tecnologie ispirate dalla Natura, che possano influenzare le economie di un mondo più sostenibile, fornendo i bisogni umani fondamentali: acqua potabile, cibo, lavoro e un riparo abitabile. A partire da 2231 articoli revisionati, Gunter Pauli e il suo team hanno scoperto 340 innovazioni  che potrebbero essere il toccasana in sistemi che  permettono di non abusare degli ecosistemi, come succede ora.  Questi sono stati poi anche rivisti da un gruppo di strateghi aziendali, finanzieri esperti e responsabili delle politiche pubbliche. Altri riscontri poi con imprenditori, analisti finanziari, giornalisti d'affari, accademici.

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Immagini: blog.designsquish.com - scienceblogs.com



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