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Green economy: la grande svolta è vicina e creerà tanti posti di lavoro

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Tra qualche decennio la green economy avrà occupato una gran fetta del mercato energetico. Questo lo si deve non tanto alle limitazioni imposte da quello che era (lo è ancora, in effetti) il Protocollo di Kyoto, bensì alla consapevolezza dei più lungimiranti che hanno compreso che se non si smette di utilizzare gli idrocarburi e si trascura la sostenibilità, la vita sul nostro pianeta potrebbe avere vita breve. Tra le regioni del mondo ad aver colto pienamente questa esigenza non può mancare certo la California, ma anche altre regioni lungo la costa occidentale degli Stati Uniti. Difatti, circa il 3% delle persone che vivono lungo la costa occidentale hanno già ora posti di lavoro nel settore Green, circa 508.000 posti di lavoro verdi, che potrebbero triplicare a 1,5 milioni entro il 2020 se le politiche applicate rimarranno in pista e ulteriormente rafforzate. Quei posti di lavori attualmente contribuiscono al 2% del PIL della regione, circa 47 miliardi di dollari di attività ec

Tibet, una faccenda che non interessa più nessuno

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Un altro tibetano si è immolato incendiandosi col kerosene dopo essersi imbottito di cotone su tutto il corpo e dopo averne bevuto. I tibetani che hanno assistito alla scena hanno tentato di spegnere le fiamme, ma la morte è stata molto veloce a causa del kerosene dentro e fuori del corpo. Ben 7.000 tibetani hanno preso parte ai funerali dell'uomo alla cerimonia di cremazione. Sinora sono circa 30 i tibetani che si sono dati alle fiamme per protestare contro la soppressione della loro religione e cultura e per chiedere il ritorno del Dalai Lama, fuggito dalla regione himalayana nel 1959 nel corso di una fallita rivolta contro il dominio cinese. Purtroppo gli atti suicidi non sono riusciti ad attirare l'attenzione globale sulla questione Tibet, che è diventato un grande problema per la Cina e per il mondo intero.  Con l'aumentare della potenza economica della Cina e il lento declino di quella occidentale la questione del Tibet rischia di essere limitata a una piccola par

Stretto di Hormuz: il braccio di ferro continua

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In previsione della chiusura dello Stretto di Hormuz, utilizzato per un terzo del commercio di idrocarburi via mare del mondo, l'Iran sta accelerando i lavori per completare la costruzione dell'oleodotto Nord strategico e collegarlo all'oleodotto Kirkuk-Ceyhan per esportare petrolio dal porto di Ceyhan via Bassora. In questo contesto, anche l'Iraq ha approvato un piano per espandere le sue rotte di esportazione di petrolio da spedire a Ceyhan in Turchia. Il piano di emergenza è stato creato dal governo iracheno per far fronte a qualsiasi potenziale crisi se l'Iran dovesse chiudere lo Stretto di Hormuz, che fermerebbe circa l'80 per cento delle esportazioni petrolifere irachene. Dopo l'azione della Marina Usa di rafforzare ulteriormente lo schieramento navale nel Golfo Persico   (oltre alle unità della V flotta in Bahrein, il Pentagono invierà altre 4 navi cacciamine e altri 4 elicotteri  CH-53 Sea Stallion (nell'immagine) per l'individuazione di

Cosa viene spruzzato nei cieli di tutto il mondo?

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E' un argomento delicato che interessa però molte persone in tutto il mondo. Un film di  Michael J. Murphy , il suo primo film, ha educato milioni di persone su quello che viene spruzzato nella nostra atmosfera attraverso la geoingegneria, il risanamento del clima e modificazione del clima. Il film sta aiutando molti a svegliarsi di fronte al problema delle scie chimiche, me compreso, che ne ero fino a qualche tempo fa, alquanto scettico. " Le persone , dice il regista, stanno diventando consapevoli che qualcosa sta succedendo nei nostri cieli che inizialmente sembra non avere un senso ma che sta mettendo a dura prova il loro modo di pensare" . Le scie chimiche, un argomento quasi tabù, sta guadagnando terreno e incomincia ad essere molto discusso, specie tra i giovani. Ci si domanda a cosa servano le scie chimiche: si vogliono forse togliere di mezzo qualche milione di persone, per risolvere il problema demografico? Sino ad oggi i mezzi per eliminare le popolazion

Forte terremoto nell'isola di Papua Nuova Guinea.

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Un forte terremoto ha colpito circa 110 chilometri a est di Kandrian nella nazione asiatica nell'isola di Papua Nuova Guinea. Al momento che scriviamo n on ci sono notizie di danni o lesioni a persone. Risulta che a sentire la forte scossa sono state un migliaio di persone , mentre altre  63.000 lo hanno percepito in modo moderato La US Geological Survey informa che il terremoto di magnitudo  6,4  si è verificato qualche ora fa  nella regione dell'isola di New Britain,  372 km a nord est della capitale, Port Moresby.  Il sisma ha colpito ad una profondità di 29 miglia. La regione si trova sulla "Ring of Fire ",  l'anello di fuoco  - una  cintura a forma di ferro di cavallo che si estende per circa 25000 miglia (40.000 chilometri) dal nord ovest della Nuova Zelanda alle Filippine, a nord-est del Giappone, ad est dell' Alaska e a sud dell' Oregon, California, Messico, e la Cordigliera delle Ande nel Sud America.    Circa il 90 per cento dei terremoti

BACSIN: ripulire con batteri spazzini i luoghi contaminati

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Sono stati utilizzati nel Golfo del Messico dopo la fuoriuscita del petrolio della BP al largo delle coste della Louisiana. L'acronimo è  BACSIN ( Bacterial abiotic cellular stress and survival improvement network ), i batteri spazzini, il cui utilizzo è la ripulitura dei terreni contaminati largamente praticata nel trattamento delle fuoriuscite di petrolio, impianti chimici abbandonati, basi militari dismesse e molti altri problemi simili. Questo progetto, lanciato dalla Ue e  coordinato dall'Università di Losanna, mira a migliorare l'efficacia di batteri utilizzati nel trattamento e prevenzione di inquinamento ambientale. Non potendo "spruzzare" i batteri, i ricercatori hanno scoperto alcune piante che offrono un ambiente ideale per  far proliferare i microrganismi "spazzini". Una tecnica che ora è in fase di test direttamente sul campo.     Immagine :  ilgiornale.it            

Imperial valley, l'expo californiano sulle energie rinnovabili

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Si è aperta ieri a  Holtville , nel lontano sud-est dello stato americano della California, al confine sia Arizona e Messico, nel sud-ovest del deserto e precisamente nel Barbara Worth Resort and Country Club, il quinto expo delle energie rinnovabili. Anche se questa regione è nel deserto, con temperature elevate e scarse precipitazioni, l'economia è fortemente basata sull'irrigazione, alimentata interamente dal fiume Colorado. La Valle Imperial è la più grande coltivazione di erba medica del mondo. Circa 200.000 ettari sono stati piantati a questa coltura nel 1998. L'irrigation District The Imperial Valley è la più grande operazione di distribuzione dell'acqua negli Stati Uniti, irriga più di 500.000 ettari all'anno. Da qualche anno poi, la contea si sta imponendo come centro di riferimento per quanto riguarda appunto, il suo expo annuale sulle energie rinnovabili, tant'è che l'evento  attira ogni anno visitatori da tutti gli Stati Uniti e dall'