Post

Svalbard, la dispensa per l'umanità futura

Immagine
In una fetta di Norvegia, nell'arcipelago delle Svalbard , c'è l'isola di Spitsbergen, scoperta dal navigatore olandese Willem Barents che la battezzò, appunto Spitzbergen (Montagne aguzze) . Benchè appartenga alla Norvegia, l'isola del Mar Glaciale Artico, distante 1200 chilometri dal Polo Nord, ha goduto di diritti speciali per l'attività industriale dei russi sin dai tempi del periodo sovietico; un po' meno oggi, visto che il grandioso progetto della Banca dei semi è stato voluto fortemente dal governo norvegese. Pur non essendo, di per se, un esperimento scientifico, la massiccia banca dei semi,  la cosiddetta "The doomsday vault" (la volta del giorno del giudizio ) , situata in un bunker inaccessibile, ha delle implicazioni scientifiche, specie se vi fosse un evento catastrofico che cancellasse le banche del seme esistenti. Per ogni varietà vegetale esistente sul pianeta c'è una piccola quantità di semi conservati in con

L'ambiguo utilizzo dei carbon credits

Immagine
Dai tempi del Protocollo di Kyoto , i Paesi del mondo si sono organizzati per ridurre la cappa di CO2 che affligge gran parte del pianeta, in varie maniere. Un modo è quello dei Certificati Verdi, che si pagano in bolletta per finanziare l'eolico, l'idroelettrico e le biomasse. Al momento, i Certificati Verdi sono in fase di esaurimento: ne sono stati finanziati abbastanza ed ora possono viaggiare con le loro gambe. Ci sono anche i Certificati Neri o Carbon Credits, che emettono le aziende che inquinano poco e sono obbligati a comprarle le aziende che, al contrario, inquinano di più. In alternativa per gli inquinatori, invece di acquistare i Carbon Credits, possono piantare alberi. Tuttavia, attorno a questi Certificati Neri e riforestazione succede un po' di tutto. Ne è rimasto coinvolto anche il Vaticano, pur non avendo nessun obbligo poichè non è un'azienda inquinante. Nel 2007, il Vaticano annuncia d'essere diventato il primo Stato al mondo ad emissioni ze

Il ritardo del trasporto aereo sulla riduzione delle emissioni inquinanti

Immagine
Il termine ultimo delle Nazioni Unite di istituire meccanismi di offset nel corpo dell'aviazione nel 2016 non sarà raggiunto, ritardando, in tal modo, l'azione verde del trasporto aereo sui cambiamenti climatici. La crescita del numero dei passeggeri e di nuovi vettori che solcano i cieli, ritardano gli obiettivi dell'industria aeronautica, che mira a conseguire "una crescita carbon-neutral " da raggiungere entro il 2020: é un obiettivo volontario di dimezzare le emissioni ai livelli del 2005 entro la metà del secolo. L'impronta di carbonio del settore aereo è  equivalente al settimo paese più grande del mondo. Secondo un funzionario che partecipa alla discussione del problema, non ci sarà uno strumento chiave per ribadire le emissioni delle compagnie aeree, che verrà adottato dalla International Civil Aviation Organization ’s (ICAO) , nel prossimo incontro nel 2016. Andreas Hardeman, vice direttore dell ' ICAO , ha detto che un meccanismo di c

Il Summit sul clima di Parigi finanziato dai grandi inquinatori

Immagine
Ne avevamo parlato QUI e ne parliamo ancora poichè c'è da parlarne. Circa il 20% dei 170 milioni di dollari del costo della conferenza sul clima di dicembre PARIGI COP 21 proviene da aziende quali Saint-Gobain, Nissan-Renault, IKEA, BNP Paribas, Air France, Michelin...  E fin qui, nulla da obiettare. Quando però, a sovvenzionare il summit sul clima di Parigi, dove il nemico principale da abbattere sono le emissioni inquinanti da combustibili fossili, ci metti aziende del calibro di EDF e la maggiore azienda elettrica francese Engie (precedentemente GDF Suez) , che investe in combustibili fossili, oltre ad Air France, be', probabilmente ci sarebbe qualcosa da dire. Il vertice sul clima delle Nazioni Unite di Varsavia del 2013, patrocinato da grandi inquinatori, tra i quali General Motors, culminò  in un sciopero senza precedenti da parte degli ambientalisti, furiosi per la mancanza di progressi, accusando il lobbying internazionale delle imprese di combustibili

Giappone: spettacolare eruzione del vulcano Mount Shindake

Immagine
Una spettacolare eruzione sta avvenendo ancora in questo momento nella piccola isola di  Kuchinoerabu, nella parte  meridionale del Giappone. Kuchinoerabu island è stata evacuata dopo l'eruzione di poche ore fa. Più di 100 persone hanno ricevuto l'ordine di evacuare dopo che il vulcano Mount Shindake ha cominciato ad eruttare. Spettacolari le immagini televisive che hanno colto l'attimo in cui Mount Shindake è esploso, mandando colonne di fumo denso e nero in aria. L 'Agenzia meteorologica del Giappone ha innalzato il livello di allerta a cinque - il più alto sulla sua scala - e ha ordinato ai 140 abitanti dell'isola di evacuare. L'agenzia ha aggiunto che i flussi piroclastici, correnti dense di frammenti di roccia e gas caldi dal vulcano avevano raggiunto la sponda nord-occidentale dell'isola. Un funzionario locale ha detto che l'eruzione, avvenuta senza preavviso, ha costretto circa 100 persone a rifugiarsi nel centro di evacuazione. &qu

Una tremenda ondata di calore infierisce sull'India

Immagine
La micidiale ondata di calore che ha colpito l'India ha lasciato sul campo oltre 1000 vittime, con temperature vicine ai 50C (122F) in alcune zone. La maggior parte dei decessi sono avvenuti negli stati meridionali di Telangana e Andhra Pradesh, dove, dalla scorsa settimana, sono morte migliaia di persone. I rapporti dicono  che almeno 24 persone sono morte per il caldo nel Bengala Occidentale e ad Orissa. Gli ospedali sono in allerta per il trattamento di pazienti con colpi di calore e le autorità hanno consigliato alla gente di rimanere in casa. Le ondate di calore sono eventi meteorologici estremi che stanno diventando sempre più frequenti e intensi. Sono definiti come periodi anormali di alte temperature e in India, di solito si verificano tra marzo e giugno. Maggio è il mese più caldo del paese: Nuova Delhi, la capitale dell'India, colpita da un caldo soffocante, con temperature record di 45,5 gradi, che  hanno sciolto l'asfalto. Molte delle vittime svolgevano lav

A proposito di Akon...

Immagine
Ci sono alcuni che sostengono che l'Africa ha bisogno dell'energia da combustibili fossili al fine di rafforzare le condizioni di vita e a porre fine alla miseria che affligge molti. Non se ne può fare a meno. Ma c'è qualcun' altro che non la pensa così. Uno di questi è Akon , l'artista senegalese-americano, che dopo aver lanciato più di un anno fa Akon Lighting Africa (ne abbiamo parlato qui qualche giorno fa ) , annuncia ora il lancio di una nuova  “Solar Academy”  per il continente africano. Una sorta del vecchio progetto EchoSistemInstitute , la scuola ambientale del professor Echos presso il castello di Panerula ... " Questo centro di formazione di eccellenza è il primo del continente africano e l'obiettivo dei futuri imprenditori, ingegneri e tecnici ," ha annunciato la Akon Lighting Africa . " Aprirà le sue porte questa estate a Bamako, la capitale e la città più popolosa del Mali e  accoglierà tutti coloro che vogliono