Bambini soldato: una vita disperata


Ieri sera sul piccolo schermo, precisamente su Italia Uno, è stato trasmesso il film "Blood diamond "(diamanti insanguinati), che quando 2 anni fa uscì nelle sale cinematografiche fece scendere in campo persino Nelson Mandela, il carismatico leader africano, il quale si mostrò molto preoccupato della grande risonanza che ottenne il film in quanto temeva che fungesse da mezzo di destabilizzazione in quei paesi africani produttori di diamanti. La storia, avventurosa e crudele, mostra cosa si nasconde dietro il commercio dei diamanti, i quali, probabilmente, se non ci fossero le donne sarebbero considerati dei semplici sassolini...

Ma al di la di queste preziose pietre, portatrici di spietate guerre in diversi paesi africani ed asiatici, il film pone in evidenza anche il dramma dei bambini soldato.

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF), ogni anno quasi 10 milioni di bambini muoiono per cause prevenibili prima del loro quinto compleanno. Uno studio sulla violenza contro i bambini, condotto sempre dalle Nazioni Unite, ha segnalato che circa l'80 - 98 per cento dei bambini patisce punizioni fisiche nelle loro case, di cui un terzo e più viene inflitta loro con strumenti di tortura. La situazione di questi sfortunati bambini è veramente disperata, poichè spesso sono anche costretti a sparare, uccidere e mutilare le proprie famiglie solo per rimanere in vita

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel 2002, circa 150 milioni di bambine e 73 milioni di ragazzi sotto i 18 anni hanno dovuto subire rapporti sessuali forzati o ad altre forme di violenza sessuale. Inoltre, gli ultimi dati disponibili mostrano che circa 1,2 milioni di bambini sono vittime della tratta ogni anno in tutto il mondo. In più, come rilevato dal rappresentante speciale del segretario generale per i bambini e i conflitti armati, i giovani pagano un pesante prezzo in situazioni di conflitto, dove sono vittime di attacchi contro le scuole, e vengono rapiti e costretti a tramutarsi in soldati, schiave del sesso o servi. Si stima che siano più di 250.000 i bambini reclutati come soldati. Ed ora, l'attuale crisi finanziaria mondiale implica anche il pagamento di un pedaggio sui bambini, compromettendo la loro sopravvivenza, l'accesso alle abitazioni, la sanità e l'istruzione...

Immagine: inchieste.repubblica.it/it/



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