Sul mercato dei crediti di carbonio

Uno degli strumenti principali sviluppati per mitigare i cambiamenti climatici è la creazione di mercati delle quote di emissione di gas di serra.

Per questo è stato creato il carbon credit, (credito di carbonio), uno strumento finanziario che rappresenta una tonnellata di CO2 (anidride carbonica) o CO2e (anidride carbonica gas equivalenti) rimossa o ridotta dall'atmosfera da un progetto di riduzione delle emissioni, che può essere utilizzato, per governi, industria e privati per compensare le emissioni dannose di anidride carbonica che stanno generando.

In base agli accordi di Kyoto sulla riduzione dell'inquinamento, le aziende che producono meno gas serra del tetto assegnato, possono vendere la parte rimanente (per arrivare al tetto) alle aziende che inquinano di più, così da poter rientrare nei parametri. In poche parole, cedono ad altri la possibilità di emettere la loro quota d'inquinanti. 

Si tratta di uno scambio di emissioni esistenti in atmosfera tra chi ce l'ha e chi non ce l'ha, ma potrebbero esserci (sotto lo stesso cielo ce l'abbiamo tutti). Un market tra piccoli e grandi  consumatori di CO2, un business tra paesi occidentali e asiatici e paesi e/o comunità locali, maggiormente tropicali, dove il consumo di anidride carbonica è molto scarso, i quali, in cambio del loro " cielo pulito", gli forniamo il nostro cielo sporco. Alfine, per lasciarli contenti, "gli rifiliamo" milioni di dollari in finanziamenti per l'istruzione e le cure mediche...

In occasione dei negoziati sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite a Lima, Perù, in difesa dei territori, la vita e la Madre Terra, vi sono state manifestazioni contro la "green economy", vista come una parte centrale della lotta contro il capitalismo e le industrie estrattive. No ai REDD (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) su cui esistono due scuole di pensiero. la prima ne vede un quadro importante che porterà sia la conservazione delle foreste e ne  beneficeranno tribù indigene, l'altra vede il REDD + solo come scopo di lucro del nuovo mercato esisatente che deve essere sfruttato.

Sul mercato dei crediti di carbonio c'è una storia emblematica che circola in Rete.  Tratta di un ambizioso sviluppatore immobiliare australiano che vuole fare affari con una comunità indigena delle foreste peruviane. I processi di deforestazione e degradazione delle foreste, in gran parte concentrati nei Paesi tropicali, sono responsabili di circa il 20% delle emissioni globali (dati al 2013).  Se v'interessa l'argomento e se conoscete l'inglese (potete aiutarvi col traduttore) potete trovare l'articolo di cui parlo QUI.


Immagine: introbrokers.com/

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