World Bank: la povertà estrema scende al di sotto del 10 per cento


Il numero di persone che vivono in estrema povertà, secondo la World Bank, scivola per la prima volta al di sotto del 10% della popolazione mondiale nel 2015.

Per le Nazioni Unite, in tutto il pianeta il numero di persone che vivono in estrema povertà è sceso di oltre la metà dal 1990, quando 1,9 miliardi di persone vivevano con meno di 1,25 dollari al giorno, rispetto agli 836 milioni nel 2015.

La povertà estrema, per molto tempo si è espressa con un tenore di vita al di sotto di 1,25 dollari al giorno, ma ora, per la Banca Mondiale, la soglia di povertà è stata portata a 1,90 dollari al giorno.

La Banca ha detto che la variazione riflette i nuovi dati sulle differenze nel costo della vita nei vari paesi, pur mantenendo il potere d'acquisto reale del metro precedente.

Utilizzando il nuovo punto di riferimento, nel 2015 la World Bank proietta verso condizioni di estrema povertà 702 milioni di persone, il 9,6% della popolazione mondiale, in calo da 902 milioni di persone del 2012, il 12,8% della popolazione mondiale.

L'istituto di credito globale attribuisce il continuo calo della povertà a forti tassi di crescita economica nei mercati emergenti, in particolare in India, e investimenti in materia di istruzione, sanità, e reti di sicurezza sociale.

Secondo la banca, circa metà di coloro che vivono in condizioni di estrema povertà al  2020 provengono da Stati fragili, in preda a difficili conflitti da risolvere. L'Africa sub-sahariana rappresenta la metà dei poveri del mondo.

Tuttavia, mi sorge spontanea una domanda: ma i poveri che vivono nelle città, che sono diventati poveri nelle città, che hanno sempre vissuto nelle città con le loro famiglie e che debbono vivere nelle città... cosa ci fanno con meno di due dollari al giorno ? 

Immagine: www.bbc.com



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