Una gigantesca tempesta di sabbia ha tinto di giallo La Cina del nord

Una gigantesca tempesta di sabbia è arrivata su Pechino dalla Mongolia cinese.

Il cielo della capitale cinese si è tinto di un giallo tendente all'arancione che ha colorato le strade deserte, avvolte nella nebbia, con visibilità ridotta a poche centinaia di metri; i palazzi fin dentro i condomini; le auto in sosta, i parchi, il Palazzo Imperiale... costringendo le autorità a dichiarare l'area pericolosa per la salute. 

Le tempeste di sabbia, che periodicamente avvolgono Pechino, nascono a nord, nel deserto dei Gobi, che poi il vento porta verso sud, viaggiando a 100 chilometri l'ora. 

Il governo cinese nel tentativo di frenare il fenomeno ha investito grandi somme di denaro per combattere la desertificazione... ma invano. 

Nella Inner Mongolia (Mongolia interna), centinaia di migliaia di persone, alla stregua di poveri rifugiati ambientali, hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, spinte dall'avanzare del deserto.

La tempesta di sabbia ha coinvolto anche le regioni dello Xinjiang e la Mongolia interna e le province di Shanxi, Hebei e Shaanxi.

La desertificazione è uno dei motivi che inducono l'economia cinese a rivolgersi sempre più ai propri fondi sovrani, grandi attori nel mercato internazionale di capitali, a caccia di grandi terreni agricoli da comprare in tutto il mondo (Africa in primis) per abbassare la soglia della vulnerabilità alimentare.

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