E-waste: il prossimo grande problema dell'umanità, dopo la plastica

Entro il 2016 i Paesi in via di sviluppo produrranno e-waste molto più del mondo industrializzzato. 

Il livello di computer scartati, assieme ad altri rifiuti elettronici raddoppieranno nei paesi sviluppati entro i prossimi 6-8 anni.
 
Si prevede che nel 2030 i paesi in via di sviluppo scartino dai 400 ai 700 milioni di personal computer obsoleti all'anno rispetto ai 200 - 300 milioni dei paesi sviluppati.

Eric Williams e colleghi citano un drammatico aumento dei proprietari di PC e di altri dispositivi elettronici in entrambi i paesi sviluppati e nei paesi in via di sviluppo. Nel contempo, il progresso tecnologico, sta riducendo sempre più la durata dei prodotti di elettronica di consumo, di modo che la gente si liberi dei prodotti elettronici, anzitempo. Questa tendenza induce ad una preoccupazione globale sulla sicurezza per l'ambiente per via dello smaltimento dei rifiuti elettronici, che contengono sostanze potenzialmente tossiche.
 
Gli scienziati hanno usato un modello al computer per prevedere la distribuzione globale dei PC scartati. 

La conclusione è che i paesi in via di sviluppo scarteranno più computer rispetto ai paesi sviluppati entro il 2016, con un trend costante e crescente negli anni successivi. 

"La nostra asserzione centrale", osserva il rapporto pubblicato in ACS' journal Environmental Science & Technology  "è che la struttura della nuova generazione di e-waste scoperta sin qui, si combini con considerazioni di ordine economico e sociale, richiedendo una seria riconsiderazione della politica di e-waste". 

Riflessione - Così, dopo il mare ricoperto di plastica (vedere qui e qua) e petrolio (vedi quanto sta accadendo nel Golfo del Messico, dove onda dopo onda la marea nera della British Petroleum è arrivata a lambire le coste della Louisiana), nelle periferie delle città sorgeranno montagne di rifiuti elettronici, dove i nostri bambini, andranno a cercarsi, forse, un angolino un po' in disparte dal frenetico caos della città, per farsi un partitella a pallone, come facevo io con i miei amici, quando ero un ragazzino!


Immagine: http://www.sciencedaily.com/

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