La conquista di Marte: siamo dentro il futuro

Dal microcosmo al macrocosmo. Dalle piccole grandi vicende umane fatte di storie di uomini, incidenti di percorsi, vite straziate, ricatti, invidie, gelosie, guerre, carestie, calamità, disgrazie, povertà, ingiustizie, speranze... dove il tempo implacabile sembra non passare mai, alle grandi conquiste della scienza nel campo della medicina, della tecnologia, dello spazio, in cui si misurerà la capacità delle persone di lavorare, d'imparare, operare e vivere in sicurezza al di là della Terra per lunghi periodi di tempo, con non più l'inospitale Luna nelle mire espansionistiche terrestri bensì asteroidi che vagano nello spazio e soprattutto il pianeta rosso, il cui suolo probabilmente sarà toccato dall'uomo attorno al 2030.

Questo secondo il piano dell'amministrazione americana e della Nasa, a 50 anni dalla sua creazione, dove si prevede che già dal 2020 i primi astronauti condurranno voli di prova di missili, coadiuvati da una tecnologia hardware necessaria, per supportare l'esplorazione non solo oltre la bassa orbita terrestre, ma al di là della luna. 


E' tempo di andare "oltre la Luna" e  puntare verso un futuro capace di portare l'uomo su Marte. Nel 2025, ha detto Barak Obama in un discorso pronunciato al Kennedy Space Center in Florida ieri pomeriggio, i primi esseri umani visiteranno un asteroide ed entro la metà degli anni 2030, si potrà mandare l'uomo nell'orbita di Marte per poi farlo tornare sulla Terra in condizioni di sicurezza per poi farlo sbarcare su Marte.  

E' questo l'obiettivo del presidente americano per quanto riguarda il futuro della Nasa. Una strategia, ha detto Obama, che porterà 2.500 nuovi posti di lavoro ed un incremento dei finanziamenti per la Nasa da 6 mld nei prossimi cinque anni.  


Meraviglia delle meraviglie del genere umano, che guarda nel futuro con gli occhi di un bambino, consapevole, probabilmente, che la vita sul nostro pianeta sarà sempre più difficile, poichè se la popolazione mondiale continuerà a crescere con il ritmo attuale, non solo tra duemila anni l'umanità peserà più della Terra, come ebbe a dire lo scrittore russo di racconti di fantascienza Isaac Asimov, ma in un tempo assai più prossimo al nostro, non ci sarà da mangiare e forse anche da bere, per tutti.

Immagine: www.zazzle.com/

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