Desertec: energia solare per l'Europa proveniente dal Sahara

In Germania è nato un consorzio di imprese, il quale si propone di realizzare una progetto ambizioso, per produrre energia nel deserto del Sahara e distribuirla in Europa, oltre che nella stessa Africa.

Secondo il nostro premio Nobel Carlo Rubbia, per rifornire d'elettricità un terzo dell'Italia, servirebbe un'area equivalente a 15 centrali nucleari da un giga watt.  Basterebbe un anello solare grande come il raccordo anulare di Roma. Si potrebbero realizzare impianti del genere nelle nostre regioni meridionali o in Africa per trasportare energia nel nostro Paese.             

In un'intervista rilasciata nel corso di un incontro con i ministri dell'energia di Algeria, Marocco e Tunisia, la commissaria europea per l'energia Guenther Oettinger ha detto che l'Europa importerà l'elettricità solare generata dal Nord Africa entro i prossimi cinque anni. Entro questo periodo,  difatti, dovrebbero essere funzionanti alcuni modelli che potranno rifornire di alcune centinaia di megawatt il mercato europeo.

La commissaria ha detto che i volumi iniziali verrebbero da piccoli progetti pilota, ma la quantità di elettricità andrebbe ad aumentare di migliaia di megawatt con progetti che includono il sistema solare Desertec, il quale prevede un investimento di ben 400 miliardi di euro.

Il progetto Desertec nel suo complesso è una visione per i prossimi 20-40 anni, con investimenti di centinaia di miliardi di euro. Per integrare una maggiore percentuale di energie rinnovabili, solare ed eolica, necessita del tempo.

Il consorzio Desertec Industrial Intiative include alcune grandi aziende, come RWE, Munich Re, Siemens e Deutsche Bank. Tuttavia il progetto necessita di molto denaro pubblico per andare avanti, che potrà essere sovvenzionato dalla Unione europea o la Commissioone europea, soltanto dopo la presentazione di un dettagliato business plan da parte del consorzio.

Per chi volesse approfondire l'argomento: blogs.ft.com/ - af.reuters.com/
Immagine: www.inhabitat.com/

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