La Cina sta pensando di limitare l'esportazione di metalli delle terre rare

La Cina sta facendo dei movimenti che parecchia gente sta temendo da qualche tempo: sta valutando, infatti, dei limiti più rigorosi sull'esportazione di cosiddetti metalli di terre rare.

Questi metalli, che come abbiamo scritto in altri post, sono molto abbondanti in Cina, sono utilizzati in una vasta gamma di settori ad alta tecnologia, compresa l'energia verde e la difesa, che è ciò che più riguarda il governo degli Stati Uniti.

Secondo il New York Times, sostenere che l'estrazione di terre rare è stato negativo per l'ambiente, il governo cinese sta muovendosi per limitare i siti non autorizzati, dai quali si possono esportare illegalmente le merci, a prezzi troppo bassi.


Questa mossa sarà sicuramente una buona notizia per Molycorp, uno dei più grandi depositi del mondo elementi rari di Mountain Pass, California ed ha programmi di IPO (Initial public offerings). Eventuali limitazioni provenienti dalla Cina possono solo significare un periodo molto più facile per le normative e, più sussidi, soprattutto in considerazione delle implicazioni della difesa.

Secondo l' U.S. Geological Survey i paesi nel mondo con depositi di terre rare sono la Malesia, che nel 2008 ha prodotto circa 2800 tonnellate, ed ha una  riserva di 35.000 tonnellate.

Il Brasile, che ha grandi risorse, con una base di riserva di 84.000 tonnellate, che nel 2008 ha prodotto 650 tonnellate. E ' particolarmente fornita di tantalio e Nobium ,due elementi strettamente correlati con significative applicazioni tecnologiche aerospaziali e mediche,  mentre il Nobium è ampiamente usato nei pacemaker, scanner medicali e satelliti.

L'India ha una base di riserva di 1,3 milioni di tonnellate, e ha prodotto 2.700 tonnellate nel 2008.

L'America, che nonostante abbia una delle più grandi riserve, pari a 14 milioni di tonnellate metriche, non ha  avuto nessun tipo di nuova estrazione negli ultimi anni. Questo è il risultato del costo del lavoro e delle questioni ambientali, ed è una questione che il Congresso degli Stati Uniti sta cercando di risolvere. La MolyCorp, di cui abbiamo accennato, i cui investitori sono Goldman Sachs (GS) - alla fine ha dovuto ricevere dei sussidi nel tentativo di ottenere di nuovo l'estrazione mineraria... ma qualcosa dovrebbe accadere presto.


La Cina, il gran padre delle terre rare, ha una base di riserva di 89 milioni di tonnellate, che è più della metà delle riserve mondiali. Nel 2008 ha prodotto circa 120.000 tonnellate, più di 90% della produzione mondiale.


Oltre questi paesi, quelli che seguono, anche se non sono grossi produttori di elementi delle terre rare , hanno altri beni essenziali con proprietà simili.

Il Cile, ad esempio, viene descritto come "l'Arabia Saudita del litio", un minerale che ha un ruolo molto importante nel settore automobilistico, specie come elemento chiave delle batterie (Lithim-Ion), per le auto elettriche del futuro. Si dice che in uno dei laghi del paese, il Salar de Atacama, il più grande in pianura, ci sia il 27% di riserve accertate del mondo, rendendo il Cile il primo esportatore del metallo. Anche la Bolivia ha molto litio. Il piccolo paese del Sud America  può controllare circa il 50% del quantitativo mondiale. L'anno scorso il New York Times ha pubblicato una presentazione sorprendente sull'industria mineraria boliviana di litio. La Bolivia è anche un grande produttore di gas naturale, e si posiziona come uno dei principali esportatori in Brasile.

Anche il Canada ha risorse infinite, di cui petrolio, oro, e gas sono solo alcune delle più importanti. Ma in futuro si distinguerà anche per essere un protagonista importante nelle terre rare. La Avalaon Rare Metals
è molto forte nella produzione di Tantium, niobio, zirconio, berillio, il litio e afnio. Un importante scoperta è stata recentemente fatta al Great Slave Lake, il secondo lago più grande del Canada, che si trova nei territori del nord-ovest.


Fonte e immagine: www.businessinsider.com

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