Un clima impazzito su metà del pianeta

Nel giro di due settimane un clima impazzito ha inferto duri colpi su metà del pianeta. Maltempo e caldo infernale si dividono l'Europa, con piogge torrenziali e forti venti che hanno colpito il cuore del vecchio continente, inflingendo danni enormi, con decine tra morti e dispersi e migliaia di sfollati. 

A Bogatynia, nel sudovest della Polonia, per i vigili del fuoco, la situazione è apocalittica. E' la terza calamità e alluvioni in quattro mesi per la Polonia. 

La Boemia è colpita da disastrose inondazioni. Nella sassone Goerlitz le acque del Nessie sono salite di sette metri, il massimo livello mai registrato. Nel 1981 era arrivato a 6,70 metri.

Per i meteorologi le perturbazioni che stanno interessando l'Europa tendono ad allontanarsi, con un graduale miglioramento per ferragosto

In fiamme invece mezza Russia, che sta vivendo la peggiore calura degli ultimi 1000 anni. Per fortuna le fiamme dell'apocalittico incendio vicino le centrali nucleari sono state domate, mettendo così in sicurezza i siti. Continuano a bruciare territori comprendenti anche immensi campi di grano, la cui produzione, potrebbe crollare di almeno 10 milioni di tonnellate. Sinora si contano poco più di 60 vittime. 

La stima dei danni economici invece è pari a circa l'1% del PIL.

Anche l'Asia è flagellata dal maltempo: in Pakistan, da due settimane piogge e inondazioni hanno provocato il caos. Sinora le vittime son salite a 1600. Quasi 15 milioni di persone sono state colpite dalla tragedia. Più di 600 mila, tuttora, quelle alle prese con la furia climatica che attendono aiuti dal cielo. 


Secondo l'Onu, il disastro che ha colpito il Paese è più grave dello tsunami e del sisma di Haiti. Di certo è il più grave nella storia del Paese. Al momento, le autorità hanno lanciato un altro drammatico allarme: altri fiumi si stanno ingrossando e un'altra vastissima area del Paese  potrebbe essere sommersa dalle acque spazzando via interi villaggi.

Emergenza anche nel Kashimir indiano dove l'esercito continua l'opera di soccorso. Rintracciati ieri centinaia di stranieri, tra i quali degli italiani,  bloccati sulle montagne a ridosso della Cina. Sinora si registrano 170 vittime, ma si continua a scavare soprattutto nelle aree più remote dove non si esclude possano esservi centinaia di dispersi.

In Cina frane e valanghe nel nord ovest hanno mietuto più di un centinaio di vittime mentre oltre 1000 sono i dispersi.

Questo clima fuori controllo, che potrebbe avere che fare con el Nino, i cui 
effetti sul globo sono in fase di conclusione  - di solito si concludono con la fine della primavera - ora dovrà affrontare una nuova anomalia climatica, la Nina  (visionata dal  sito del NOAA, e realizzata con un sistema di misura satellitare più raffinato dei precedenti), che sta allargandosi sull'Oceano Pacifico equatoriale, raffreddandolo.

Immagini: thetechherald.comahmadalikarim.wordpress.com

Commenti

  1. il klima non è impazzito, è l'attività di haarp, ke non ha freni inibitori!

    RispondiElimina
  2. Può darsi che tu, caro lettore, possa avere una parte di ragione. D'altronde questo blog, soprattutto quello precedente su Blogosfere, non ha mai escluso la mano dell'uomo sulla manipolazione del clima...

    Grazie del passaggio

    RispondiElimina

Posta un commento

Sono ben accetti commenti seri, mentre verranno cancellati i commenti offensivi e boccacceschi.

Post popolari in questo blog

La bellezza della Sfinge Colibrì

Madagascar: scoperto un ragno i cui fili sono molto più resistenti del Kevlar

Inquinamento del carbone negli oceani