La minaccia dell'Iran sullo Stretto di Hormuz

L'Iran minaccia di bloccare il percorso del petrolio nello Stretto di Hormuz se l'Occidente impone sanzioni al suo programma nucleare.

Il Vice presidente iraniano Mohammad Reza Rahimi ha avvertito che "non una goccia di petrolio passerà attraverso lo Stretto di Hormuz" se le sanzioni saranno allargate. Le nazioni occidentali hanno recentemente presentato nuove sanzioni contro Teheran a seguito di un rapporto delle Nazioni Unite in cui si dice che l'Iran aveva effettuato dei test legati allo "sviluppo di un ordigno nucleare".

Gli Stati Uniti e i suoi alleati ritengono che l'Iran stia cercando di sviluppare un'arma nucleare, mentre Teheran insiste che il suo è un programma nucleare per scopi pacifici.

Il capo ammiraglio della marina iraniana Habibollah Sayari ha detto che la chiusura dello stretto, vitale per lo scambio dell'Occidente, sarebbe "molto facile" per le forze armate iraniane "o come dicono gli iraniani, più facile che bere un bicchiere d'acqua". Ma ora, dice l'ammiraglio, non abbiamo la  necessità di chiuderlo poichè abbiamo il mare di Oman sotto controllo e possiamo controllare il transito.

Lo Stretto di Hormuz collega il Golfo - e gli stati produttori di petrolio del Bahrain, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita e  Emirati Arabi Uniti (EAU) - all'Oceano Indiano. Circa il 40% delle navi cisterna del mondo passano attraverso di esso.

Gli Stati Uniti mantengono una presenza navale nel golfo, in gran parte per assicurare che il trasporto di petrolio rimanga aperto. Washington ha minimizzato la minaccia iraniana.

Il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano Mark Toner ha detto: "Penso solo che sia un altro tentativo da parte loro di distogliere l'attenzione dal vero problema, che è il loro continuo mancato rispetto degli obblighi internazionali sul nucleare".

La Marina iraniana ha messo in scena giochi di guerra nelle acque internazionali a est dello stretto. Adm Sayari ha detto che lo scopo delle manovre servono per mostrare ai vicini del Golfo il potere militare dell'Iran nella zona.

Washington e Israele non escludono un'azione militare contro gli impianti nucleari in Iran se le sanzioni e la diplomazia non riusciranno.

L'Iran ha promesso di rispondere attaccando gli interessi israeliani e americani nella regione.

In un primo momento era stato preso in considerazione un embargo sulle esportazioni di petrolio iraniano, ma poi è stato respinto in quanto potrebbe far salire i prezzi mondiali del petrolio e danneggiare le economie occidentali, soprattutto in Europa.

Si ritiene le nuove misure potrebbero tagliare Tehran fuori dai mercati dell'energia globale senza aumentare il prezzo di combustibile.

L'ONU ha ratificato quattro round di sanzioni contro l'Iran per la sua incapacità di fermare l'arricchimento dell'uranio e di cooperare con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA).

Immagine: euro-med.dk

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