Maldive: un ex presidente con gli attributi
Lo vanno a prendere dentro un negozio, lo stanano nel retrobottega, dopo che Un tribunale penale ha emesso mandati d'arresto per lui e il suo ex ministro della difesa, ma le accuse contro di loro sono poco chiare, ha detto un alto funzionario delle Maldive del Democratic Party (MDP).
Quello che fino a qualche giorno fa aveva ricoperto il ruolo di Presidente, il primo ad essere eletto democraticamente alle Maldive, diventato famoso per il consiglio dei ministri tenuto sott'acqua per lanciare l'allarme sull'innalzamento del livello del mare in quest'arcipelago, finisce così, spintonato in strada dagli agenti.
Per fortuna la moglie e i figli di Mohamed Nasheed si sarebbero già rifugiati nello Sri Lanka.
L'ex presidente dell'arcipelago dell'Oceano Indiano delle Maldive attendeva gli arresti nella sua casa da giovedi, giurando di rimanere e combattere contro il governo che lo ha spodestato con un colpo di stato, con la connivenza della polizia e dei militari .
Intanto s'intensifica la violenza. La crisi politica peggiora di ora in ora. Poco prima dell'arresto Mohamed Nasheed si era fatto filmare assieme ai suoi sostenitori.
In attesa di nuove elezioni, il potere è passato al vice presidente Mohamed Waheed Hussain Manik, che ha giurato che gli farà passare il resto dei suoi giorni in galera.
Nasheed ha detto che avrebbe accettato il suo arresto, come ha fatto 27 volte prima, sotto il regno dell'ex presidente Maumoon Abdul Gayoom, che lo ha tenuto agli arresti complessivamente per sei anni.
Secondo il sindaco della capitale Male, collaboratore dell'ex presidente, ora il rischio potrebbe interessare anche i tanti turisti.
Alcuni manifestanti si sono scontrati con polizia ed esercito chiedendo le dimissioni del suo successore .... la rabbia è esplosa in tutto il paese. Dalla capitale Male i disordini si sono estesi anche agli atolli dell'arcipelago, paradiso dell'Oceano Indiano, dove gli abitanti si stanno rivoltando contro le istituzioni assaltando i commissariati e appiccando il fuoco agli edifici governativi. Secondo il sindaco di Male ci sarebbero rischi anche per i turisti ma dei racconti di alcuni italiani la situazione nei resort sembrerebbe tranquilla.
Ci sono voci, non confermate anche di alcuni morti. Il diplomatico statunitense è in arrivo nella capitale per cercare una mediazione.
Dietro i disordini il braccio di ferro tra due paesi che si sfidano: quello moderno, democratico che pensa ai turisti in resort dorati e l'opposizione islamico radicale, che vieta l'alcool e i bikini. Ma su tutto probabilmente una questione di denaro e tasse: le privatizzazioni, soprattutto quella dell'areoporto della capitale.
Immagini: theworld.org - images.bruce-juice.com
Quello che fino a qualche giorno fa aveva ricoperto il ruolo di Presidente, il primo ad essere eletto democraticamente alle Maldive, diventato famoso per il consiglio dei ministri tenuto sott'acqua per lanciare l'allarme sull'innalzamento del livello del mare in quest'arcipelago, finisce così, spintonato in strada dagli agenti.
Per fortuna la moglie e i figli di Mohamed Nasheed si sarebbero già rifugiati nello Sri Lanka.
L'ex presidente dell'arcipelago dell'Oceano Indiano delle Maldive attendeva gli arresti nella sua casa da giovedi, giurando di rimanere e combattere contro il governo che lo ha spodestato con un colpo di stato, con la connivenza della polizia e dei militari .
Intanto s'intensifica la violenza. La crisi politica peggiora di ora in ora. Poco prima dell'arresto Mohamed Nasheed si era fatto filmare assieme ai suoi sostenitori.
In attesa di nuove elezioni, il potere è passato al vice presidente Mohamed Waheed Hussain Manik, che ha giurato che gli farà passare il resto dei suoi giorni in galera.
Nasheed ha detto che avrebbe accettato il suo arresto, come ha fatto 27 volte prima, sotto il regno dell'ex presidente Maumoon Abdul Gayoom, che lo ha tenuto agli arresti complessivamente per sei anni.
Secondo il sindaco della capitale Male, collaboratore dell'ex presidente, ora il rischio potrebbe interessare anche i tanti turisti.
Alcuni manifestanti si sono scontrati con polizia ed esercito chiedendo le dimissioni del suo successore .... la rabbia è esplosa in tutto il paese. Dalla capitale Male i disordini si sono estesi anche agli atolli dell'arcipelago, paradiso dell'Oceano Indiano, dove gli abitanti si stanno rivoltando contro le istituzioni assaltando i commissariati e appiccando il fuoco agli edifici governativi. Secondo il sindaco di Male ci sarebbero rischi anche per i turisti ma dei racconti di alcuni italiani la situazione nei resort sembrerebbe tranquilla.
Ci sono voci, non confermate anche di alcuni morti. Il diplomatico statunitense è in arrivo nella capitale per cercare una mediazione.
Dietro i disordini il braccio di ferro tra due paesi che si sfidano: quello moderno, democratico che pensa ai turisti in resort dorati e l'opposizione islamico radicale, che vieta l'alcool e i bikini. Ma su tutto probabilmente una questione di denaro e tasse: le privatizzazioni, soprattutto quella dell'areoporto della capitale.
Immagini: theworld.org - images.bruce-juice.com
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