Gli intenti commerciali di Obama nel suo recente viaggio europeo

Non ha poi mica tanto torto Beppe Grillo quando asserisce che la recente visita di Obama in Italia (in Europa) abbia avuto intenti più commerciali che  atti di Fede, anche se nell'incontro
avuto con papa Francesco, mi pare di aver scorto manifestazioni di affetto e simpatia da entrambe le parti.

Nel suo secondo mandato Obama s'impegnerà molto nel campo energetico ma se dopo questo suo recente tour  arabo- europeo  riuscisse a tornarsene a casa con un nuovo accordo commerciale in fase di negoziazione con il vecchio continente,  renderebbe più facile per la sua amministrazione approvare le esportazioni di GNL (LNG).

Di certo, per il vecchio continente una soluzione del genere potrebbe diventare un'interessante alternativa, condividendo, in tal modo, l'abbondanza dello shale gas degli Stati Uniti, facilitando le esportazioni di gas, oltre ad avere un'arma non trascurabile nella risoluzione delle proprie esigenze energetiche, contrastando così la ferrea morsa russa.

Con gli Stati Uniti nel mercato mondiale del gas, i prezzi sarebbero in declino e andrebbero ad erodere il potere di mercato della Russia

Alcuni analisti di energia, come David Goldwyn, del  Energy Security Initiative at the Brookings Institution, sostengono che il solo accelerare il processo di GNL permetterebbe da subito di mangiare buona parte dei profitti russi.

Immagine: cleanenergybc.wordpress.com  

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