Clima: il Summit di Lima e l'aiuto della NASA
La recente preoccupazione nel campo del cambiamento climatico ha sollevato un sacco di domande che meritano di essere approfondite. Ci sono poi crescenti timori della pressione sul summit di Lima, Perù, che anticipa il vertice di Parigi del prossimo anno. Un
vertice che viene considerato l'ultima spiaggia per invertire la curva
delle emissioni e limitare l’aumento della temperatura globale.
Il vertice sul cambiamento climatico globale è iniziato nella capitale peruviana con un senso di urgenza ed ottimismo. Molti leader del mondo si vedranno impegnati a discutere la questione delle emissioni di gas serra e di stabilire un nuovo accordo per contenere la quantità prodotta dai paesi chiave come Stati Uniti e Cina. Al vertice di Lima (LIMA COP20 CMP10) sarebbe già cosa buona gettare le basi per un nuovo accordo sul cambiamento climatico da vergare al Summit di Parigi.
L'incontro si apre anche col timore che il clima possa esacerbare le condizioni meteorologiche, con conseguenze devastanti per gran parte della popolazione mondiale. Le temperature globali sono già salite di circa 1,3 gradi, e più gas serra viene emesso ogni anno. Ogni grado di riscaldamento può causare effetti di lunga durata, dallo scioglimento delle calotte polari all'innalzamento del livello del mare.
In aiuto ai climatologi giunge anche la NASA, la quale, a partire dal 2015 si concentrerà sullo studio del clima del pianeta e dei cambiamenti che esso sta attraversando, mettendo a disposizione una campagna aerea per studiare come l'inquinamento atmosferico, il riscaldamento delle acque oceaniche e i tanti incendi in Africa influenzano il nostro clima.
Lo studio previsto dalla National Aeronautics and Space Administration si basa su 5 punti focali su cui gli aerei osserveranno una raccolta dati. Ognuna di queste campagne è parte del progetto Earth Venture, dal costo di 30 milioni di dollari ciascuno, per la durata di 5 anni, per coprire tutte le fasi di esercizio, di sviluppo, e analisi post-volo dei dati registrati.
Le 5 campagne, afferma la NASA, sono state selezionate su un numero di 33 proposte nel 2010 e coinvolgeranno 7 centri NASA, 3 agenzie governative degli Stati Uniti, 2 partner del settore e 25 istituzioni educative.
Immagini: www.europarl.europa.eu/ -
Il vertice sul cambiamento climatico globale è iniziato nella capitale peruviana con un senso di urgenza ed ottimismo. Molti leader del mondo si vedranno impegnati a discutere la questione delle emissioni di gas serra e di stabilire un nuovo accordo per contenere la quantità prodotta dai paesi chiave come Stati Uniti e Cina. Al vertice di Lima (LIMA COP20 CMP10) sarebbe già cosa buona gettare le basi per un nuovo accordo sul cambiamento climatico da vergare al Summit di Parigi.
L'incontro si apre anche col timore che il clima possa esacerbare le condizioni meteorologiche, con conseguenze devastanti per gran parte della popolazione mondiale. Le temperature globali sono già salite di circa 1,3 gradi, e più gas serra viene emesso ogni anno. Ogni grado di riscaldamento può causare effetti di lunga durata, dallo scioglimento delle calotte polari all'innalzamento del livello del mare.
In aiuto ai climatologi giunge anche la NASA, la quale, a partire dal 2015 si concentrerà sullo studio del clima del pianeta e dei cambiamenti che esso sta attraversando, mettendo a disposizione una campagna aerea per studiare come l'inquinamento atmosferico, il riscaldamento delle acque oceaniche e i tanti incendi in Africa influenzano il nostro clima.
Lo studio previsto dalla National Aeronautics and Space Administration si basa su 5 punti focali su cui gli aerei osserveranno una raccolta dati. Ognuna di queste campagne è parte del progetto Earth Venture, dal costo di 30 milioni di dollari ciascuno, per la durata di 5 anni, per coprire tutte le fasi di esercizio, di sviluppo, e analisi post-volo dei dati registrati.
Le 5 campagne, afferma la NASA, sono state selezionate su un numero di 33 proposte nel 2010 e coinvolgeranno 7 centri NASA, 3 agenzie governative degli Stati Uniti, 2 partner del settore e 25 istituzioni educative.
Immagini: www.europarl.europa.eu/ -
Commenti
Posta un commento
Sono ben accetti commenti seri, mentre verranno cancellati i commenti offensivi e boccacceschi.