Oumuamua, un oggetto strano che corre veloce verso il Sole
La distanza è il più grande ostacolo da superare nell'esplorazione spaziale. Per avere un'idea, s'immagini che la sonda OSIRIS impiegherà più di due anni per tornare a 185 milioni di miglia dall'asteroide Bennu.
Abbiamo menzionato OSIRIS perché era una missione di raccolta di campioni ed è correlata a ciò che abbiamo qui. La macchina è atterrata e ha prelevato 60 grammi di materiale di asteroide, che porterà a casa.
Certo, Bennu è un noioso asteroide del nostro sistema solare, ma tutti i soggetti coinvolti (e molti altri) ne sono incredibilmente entusiasti. Più interessante sarebbe stato inviare una missione del genere per raggiungere Oumuamua.
Naturalmente sarebbe occorsa un' astronave assai veloce e capace di resistere per molto tempo. E' quanto ha immaginato (nell'immagine a lato) Christopher Morrison della Ultra Safe Nuclear Corporation.
Il concetto è chiamato veicolo spaziale radioisotopo-propulsione elettrica e si basa su una cosiddetta batteria atomica caricabile (CAB) che promette una densità di potenza oltre 30 volte quella del plutonio-238.
Come dovrebbe funzionare, ancora non si sa, ma secondo quello che sta dietro al concetto, la nave dovrebbe essere in grado di inseguire un bersaglio come il fuggitivo Oumuamua e tornare a casa con un pezzo di esso in missioni della durata di dieci anni.
Scritto da Luciano Vecchi
Fonte: www.autoevolution.com
Immagini: www.media.inaf.it - www.autoevolution.com
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