Radiazione solare, o geoingegneria solare

 

Per rispondere al cambiamento climatico, dovremmo concentrarci sulla riduzione dei combustibili fossili

Siamo onesti: la finestra di opportunità per mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2,7° F (1,5° C) si sta rapidamente chiudendo. Ciò ha spinto alcuni eminenti scienziati del clima a chiedere un’accelerazione della ricerca sulla gestione della radiazione solare, o geoingegneria solare. Il Congresso ha addirittura richiesto un rapporto preliminare sulla questione, che la Casa Bianca ha pubblicato in sordina a giugno. Oscurare il sole per rallentare il riscaldamento globale potrebbe farci guadagnare un po’ di tempo. Ma comporterebbe anche rischi significativi.

COME DOVREBBE FUNZIONARE

Raffreddando artificialmente il pianeta, dicono i sostenitori, possiamo tenere sotto controllo il clima mentre cerchiamo di capire come ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Ci sono diverse soluzioni possibili.

Iniezione di aerosol stratosferico

Con questo metodo, un aereo o un pallone meteorologico ad alta quota inietterebbero anidride solforosa nella stratosfera terrestre. Il gas si trasformerebbe quindi in particelle altamente riflettenti che rimbalzerebbero una frazione della luce solare che colpisce l’atmosfera. Questo approccio trae ispirazione dai grandi vulcani come il Monte Pinatubo nelle Filippine, che ha abbassato temporaneamente la temperatura globale di mezzo grado Celsius dopo la sua eruzione nel 1991.

Schiarimento delle nuvole marine

Piccole goccioline di nuvole verrebbero create spruzzando una nebbia di acqua salata proprio sopra l’oceano. Ciò creerebbe nuvole basse più luminose che rifletterebbero la luce solare prima che abbia la possibilità di riscaldare il pianeta.

Diradamento dei cirri

Sottili e sottili cirri riscaldano il pianeta intrappolando la radiazione infrarossa. Un modo per compensare il riscaldamento comporterebbe l’iniezione di un altro tipo di particelle nell’atmosfera per interagire con le nuvole e diradarle.

COSA POTREBBE ANDARE SBAGLIATO?

Molti critici sostengono che la geoingegneria solare sia semplicemente una soluzione tecnologica teorica che farebbe ben poco per risolvere la crisi climatica, distraendoci dall’unica soluzione chiara che sappiamo funzionare: ridurre a zero le emissioni di gas serra.

Un azzardo morale

La geoingegneria potrebbe incoraggiare gli inquinatori a continuare a inquinare invece di svolgere il lavoro più critico di riduzione dei gas che riscaldano il pianeta come l’anidride carbonica e il metano.

Conseguenze non volute

Anche se potessimo usare la geoingegneria solare per ridurre la temperatura media della Terra, gli effetti di raffreddamento non sarebbero uniformi in tutto il mondo. Un raffreddamento incoerente potrebbe causare cambiamenti nei modelli delle precipitazioni e, a sua volta, influire sulla sicurezza alimentare e idrica. Ad esempio, alcuni modelli suggeriscono che l’iniezione di aerosol nella stratosfera potrebbe disturbare i monsoni estivi asiatici e africani, cruciali per l’agricoltura. Nel frattempo, le particelle di zolfo utilizzate da alcuni metodi di geoingegneria potrebbero causare inquinamento atmosferico e aumentare le piogge acide. Giocare con l’atmosfera potrebbe persino far diventare bianco il cielo.

Colpo di frusta climatico

Cosa succederà quando non vorremo più raffreddare il pianeta? Non esiste un modo rapido per staccare la spina alla geoingegneria solare. Fermare il “colpo di scena” farebbe sì che l’anidride carbonica presente nell’aria riscaldi il pianeta più velocemente di prima, un fenomeno che i ricercatori hanno soprannominato “shock da conclusione”.

Chi può scegliere?

La manomissione del termostato globale crea tutta una serie di domande senza risposte chiare. Chi autorizzerà la geoingegneria solare? Un paese avrà l’autorità esclusiva di decidere la temperatura globale per tutti gli altri? E se i paesi tropicali volessero un clima più fresco mentre le nazioni artiche lo volessero più caldo?

IL RISULTATO

La geoingegneria solare non è una soluzione al cambiamento climatico. Anche come risposta provvisoria, è rischiosa. Non dovremmo fare affidamento su tecnologie che non solo sono teoriche ma comportano anche una serie unica di rischi devastanti. In questo momento, la nostra prima priorità dovrebbe essere quella di abbandonare i combustibili fossili. Poi possiamo parlare.


Fonte e immagine:  www.sierraclub.org/



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