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In futuro le infrastrutture delle città salveranno il pianeta

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Il problema delle emissioni globali di anidride carbonica si risolverà nelle città. Sono le città, dove si concentra la popolazione per sentirsi più protetta ed avere un'opportunità di lavoro, il motore del mondo. Il futuro del clima del mondo sarà dunque deciso nelle nostre città, le quali dovranno essere concepite in maniera diversa da come lo sono ora, visto che è l'urbanizzazione a spingere la crescita economica globale. Il 70 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica proviene dalle aree urbane e 600 delle principali città del mondo generano più della metà del PIL mondiale. Se si facessero massicci investimenti su infrastrutture ecocompatibili si ridurrebbe l'impronta di carbonio della città. Tre quarti delle emissioni di anidride carbonica dei paesi ricchi vengono da soli quattro tipi di infrastrutture: generazione di energia, edifici residenziali e commerciali, trasporti e gestione dei rifiuti. Qualsiasi programma di sostenibilità urbana deve quin

Alla ricerca di energie future

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Alla ricerca di energie future sarà un tema  che tratteremo su "Il professor Echos", e lo faremo con più interesse, poiché il tema energetico é quello su cui l'uomo non smetterà mai  di cercare. Purché ci allontani sempre di più dai combustibili fossili! Nel futuro, quello che ci servirà per vivere, che non DEVE DIVENTARE però PREZIOSO,  sarà la sola aria che respiriamo . Entro il 2050, un terzo dell'energia mondiale dovrà provenire da fonti rinnovabili, come il sole e il vento. A pensarla così sono nientepodimeno che British Petroleum (BP) e Shell e non organizzazioni ambientaliste. Forse in Islanda, che genera il 100 per cento della sua energia da fonti rinnovabili, la statistica non dice niente, ma sono molti i paesi del mondo che dipendono ancora e troppo dai combustibili fossili... e questo rende vano tutto il resto. Bisogna occhieggiare l'energia del domani con uno sguardo diverso, non concentrato sul solito tornaconto, bensì sulla qualità dell'

Energia dal moto ondoso: perchè è rimasta indietro?

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Tra le energie rinnovabili l'energia del moto ondoso ha sempre suscitato molto interesse. Se l'energia eolica e solare sono decollate negli ultimi 10 anni lo si deve maggiormente ai costi che sono scesi rapidamente e  alla minaccia reale di un cambiamento climatico che ha reso evidente la necessità di passare dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Nel frattempo, numerosi studi hanno concluso che l' energia del moto ondoso - e, in misura minore, l'energia delle maree - potrebbe contribuire al quadro globale con enormi quantità di energia. Ma se l'industria ha fatto progressi, l'energia del moto ondoso ( wave power) è rimasta decenni indietro e tuttora si rendono necessari grandi quantità di denaro per la ricerca per poter tentare di recuperare. Non esistono ancora filiere di energia da moto ondoso su scala commerciale. Una installazione su piccola scala è stata operativa al largo delle coste del Portogallo nel 2008 e nel 2009. Qualcosa di più g

La Russia disseta di energia pulita il boom economico cinese

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Un accordo storico. Un accordo tra due grandi Paesi spesso alleati ideologicamente che non si sono mai pestati troppo i piedi, pur diffidando l'uno dell'altro. Un accordo che riscrive un nuovo ordine mondiale, e avvalora quello di cui eravamo già a conoscenza:  l'alba del nuovo impero . In questi giorni la Cina ha firmato un accordo con la Russia pari a 400 miliardi di dollari per una fornitura di gas naturale di 38 miliardi di metri cubi di gas l'anno. In questo modo il gigante asiatico, dipendente in gran parte dal carbone, per soddisfare il suo boom economico, potrà dissetarsi di  molta energia non inquinante. L'accordo segna una nuova collaborazione tra due paesi che comunque hanno sempre cercato di contrastare l' influenza degli Stati Uniti negli affari mondiali. Per l'alleato russo questo mega accordo è  una mossa diplomatica, in previsioni di possibili sanzioni internazionali per le sue azioni aggressive in Ucraina, ma anche un avvertimento

Energia in Europa: un boccone molto appetibile

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La crisi energetica dell'Europa sta diventando un boccone molto appetibile per tanti Paesi stranieri. La crisi in Crimea ha riportato alla ribalta la questione energetica europea, che tenta di trovare forniture energetiche esterne al gigante russo del gas statale Gazprom. La Russia di Putin, pur non mostrando strappi definitivi con l'Occidente, tiene al guinzaglio però la vecchia Europa con il gas che gli fornisce. Si cercano dunque alternative, che per quanto siano diversificate, non danno in quantità il corrispettivo di Gazprom, la più grande azienda in Russia e il più grande estrattore di gas naturale al mondo. Nel 2008 Gazprom ha prodotto il 17 per cento della produzione di gas mondiale e rappresentava un sorprendente 10 per cento del Pil russo. Nel 2012 invece ha rappresentato il 34 per cento delle importazioni di gas naturale dell'Unione europea. Di recente, un rapporto sulla sicurezza energetica dell'Europa occidentale, pubblicato dall' U.S. Congress

Gli intenti commerciali di Obama nel suo recente viaggio europeo

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Non ha poi mica tanto torto Beppe Grillo quando asserisce che la recente visita di Obama in Italia (in Europa) abbia avuto intenti più commerciali che  atti di Fede, anche se nell'incontro avuto con papa Francesco, mi pare di aver scorto manifestazioni di affetto e simpatia da entrambe le parti. Nel suo secondo mandato Obama s'impegnerà molto nel campo energetico ma se dopo questo suo recente tour  arabo- europeo  riuscisse a tornarsene a casa con un nuovo accordo commerciale in fase di negoziazione con il vecchio continente,  renderebbe più facile per la sua amministrazione approvare le esportazioni di GNL (LNG). Di certo, per il vecchio continente una soluzione del genere potrebbe diventare un'interessante alternativa, condividendo, in tal modo, l'abbondanza dello shale gas degli Stati Uniti, facilitando le esportazioni di gas, oltre ad avere un'arma non trascurabile nella risoluzione delle proprie esigenze energetiche, contrastando così la ferrea morsa ru

L'energia nel nostro prossimo futuro

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La sfida di fornire energia sostenibile a una popolazione mondiale in crescita ad un minimo impatto ambientale ha dominato il dibattito al Congresso Mondiale dell'Energia che si svolge a Daegu, Corea del Sud. Oggi, un terzo dei 7 miliardi degli  abitanti del pianeta consuma due terzi delle risorse. La richiesta è destinata ad aumentare del 50% entro il 2050, ha detto in un discorso programmatico Khalid Al - Falih,  presidente della compagnia petrolifera saudita Aramco , al Congresso mondiale sull'energia, in corso a Seul. Per sopperire alle nuove richieste di energia, affinché entro il 2050 nove miliardi di persone possano aspirare ad una vita prospera, il mondo dovrà investire, almeno nei  prossimi 20 anni, 40mila miliardi di dollari, una cifra pari ai PIL di Cina, Usa e Unione europea messi insieme.       Il rapporto pubblicato al triennale congresso del World Energy Council ( WEC ) ha disposto una serie di sfide poste dalla crescita della popolazione, che, insieme

Le telecomunicazioni emettono tanta CO2 quanto l'industria aeronautica

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Internet e le altre componenti della comunicazione, informazione e l'industria tecnologica (ICT) ogni anno produce più di 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2), il principale gas serra, e si prevede che raddoppi entro il 2020. Lo afferma un nuovo studio. I ricercatori del  Centre for Energy-Efficient Telecommunications (CEET) e il Bell Labs   spiegano che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione  che offre Internet, video, voce e altri servizi cloud, producono circa il 2 per cento delle emissioni globali di CO2 - l'industria aeronautica ne produce la stessa percentuale. Nella relazione pubblicata sulla rivista Environmental Science & Technolog y, i ricercatori affermano che le loro proiezioni indicano che la quota del settore ICT in emissioni di gas serra è destinata a raddoppiare entro il 2020.  Inoltre hanno trovato nuovi modelli di emissioni e consumi di energia che potrebbero aiutare a ridurre le loro emissioni di anidride

Il progresso ecologico nel futuro della Cina

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Il 18th National Congress of the Communist Party of China (CPC) che si sta svolgendo a Pechino ha dato al progresso ecologico una posizione più forte integrandola nel piano di sviluppo complessivo del paese insieme all'economia, al progresso politico, culturale e sociale. Elaborato in una delle 12 parti del rapporto consegnato dal leader cinese, il progresso ecologico è visto dal Partito Comunista come un compito a lungo termine di vitale importanza per il benessere del popolo e il futuro della Cina. " L'armonia tra uomo e natura " è un tema importante nella antica filosofia cinese, ma è stata avversata dalla robusta espansione economica della Cina negli ultimi decenni. L'acqua pulita e l'aria fresca sono diventati un lusso in alcune parti della Cina. In alcune città, le persone sono scese in piazza per protestare contro i progetti chimici. Lo sviluppo economico a livello nazionale è limitato dalla scarsità di risorse, e le persone sono sempre p

La più grande centrale solare del mondo appartenente ad una comunità agricola

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E' ormai una realtà la più grande centrale solare del mondo appartenente ad una comunità agricola, la Westmill Solar Cooperative, ubicata nei pressi di Shrivenham sul confine della Oxfordshire Wiltshire, Regno Unito La fattoria solare di 5MW è in grado di fornire energia sufficiente per 1.500 case all'anno - un risparmio di oltre 2.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. La realizzazione di questo impianto ha attirato circa 1.650 investitori la cui metà di provenienza locale. Il fondatore e direttore Adam Twine ha detto: " Westmill rappresenta il meglio di ciò che gli investimenti a basse emissioni di anidride carbonica e le energie rinnovabili sono in grado di offrire e si spera di ispirare altri a rendersi conto che quando ci  si mette assieme si può fare il cambiamento e ci si può impegnare con cognizione di causa contro la minaccia del cambiamento climatico . " Il Presidente della cooperativa ed esperto dell'industria solare Philip Wolf

Lo shale gas e la rivincita americana

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All'inizio del suo mandato presidenziale, quattro anni fa, Barak Obama sponsorizzò con grande enfasi l'impiego delle energie rinnovabili a discapito di quelle fossili. A dargli una mano in questa sua decisione ci fu il disastro della Bp nel Golfo del Messico e il fatto che le trivellazioni petrolifere sono sempre più difficili da portare avanti. Sul suo cammino però, del tutto imprevisto, si è fatto strada lo shale gas , un "gas non convenzionale" - che comprende il gas di scisto estratto tramite un processo chiamato “fracking” ovvero fratturazione idraulica. Sullo shale gas , tuttavia ci sono diverse opinioni sulla pericolosità delle sue emissioni. Per la maggioranza degli esperti sia lo shale gas che il carbone a livello di nocività sull'ambiente e sulle emissioni si equivalgono. Al riguardo c’è molta confusione, ma recentemente sono stati condotti nuovi studi da L. M. Cathles, del Dipartimento di Scienze della terra e dell’atmosfera della Cornell Univers

La sicurezza energetica nel mondo

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Secondo il Chamber of Commerce, che studia i  più grandi consumatori di energia per nazioni, il Messico, che ha potere di monopolio sulla sua produzione di petrolio e di vendita, ha il più alto livello del mondo nella sicurezza energetica. La proprietà statale Petroleos Mexicanos  è una delle aziende più grandi del mondo di petrolio, mentre la Messico spesa energetica e le emissioni di anidride carbonica per persona sono relativamente basse, secondo lo studio pubblicato ieri, che ha esaminano i dati di 25 paesi dal 1980 al 2.010. " Si tratta di un paese molto ricco di risorse con l'utilizzo di energia molto bassa per persona ," ha detto in una conferenza stampa a Washington, Karen Harbert, presidente dell'Istituto della Camera per l'energia del 21 ° secolo,  notando che il Messico non può mantenere lo status nel futuro. " In Messico la produzione di petrolio sta scendendo mentre il loro uso dei trasporti sta salendo ." Per gli Stati Uniti la

Land grabbing senza pietà tra le tribù indigene del Borneo

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Nelle immagini del 1980 i perizoma indossati dalle tribù indigene del Borneo scioccarono il mondo e le loro proteste catturarono l'attenzione dei media, ma solo momentaneamente. In tutto questo spazio di tempo le foreste del Borneo hanno continuato ad essere distrutte a ritmi rapidi, minando le comunità tradizionali che dipendono da questi ecosistemi per il cibo, il riparo, le medicine, l'acqua pulita, e l'ispirazione spirituale, cose che per le tribù nomadi sono ormai solo un lontano ricordo. Ancora oggi in Borneo , altri gruppi tribali continuano a lottare per le loro foreste, cercando il riconoscimento legale delle loro terre e il blocco dei progetti distruttivi, tra cui le piantagioni di olio di palma, le operazioni di registrazione delle terre e i progetti idroelettrici di grandi dimensioni. Aiutare queste popolazioni è quanto si propone The Borneo Project, una ONG di Berkeley che lavora in partnership con le comunità indigene e le piccole associazioni non-profit

Risparmio energetico: il petrolio del nostro Paese

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Secondo Pike Research , il mercato dell'efficienza energetica di adeguamento degli edifici commerciali andrà  quasi raddoppiare entro il 2020, raggiungendo 152 miliardi di dollari in tutto il mondo. Gli sforzi per adeguare edifici pubblici e commerciali e renderli più efficienti hanno connotazioni diverse piloti, tra cui un senso di responsabilità sociale per ridurre i gas ad effetto serra (GHG) e l' impronta di carbonio,  un tentativo di mantenere inquilini e ottenere un vantaggio in un mercato degli edifici competitivo, e, soprattutto, il desiderio di ridurre i costi operativi riducendo il consumo energetico. Anche il nostro Paese, che non ha ricchezze del sottosuolo, dovrà integrare l'energia rinnovabile con l'efficienza energetica e quindi adeguarsi a tale innovazione.  Abbiamo bisogno di una rivoluzione verde degli alloggi che trasformi le nostre case, diventando il pilastro centrale nel rispetto dei nostri impegni e che riduca drasticamente le emissioni di

Gazprom, il colosso energetico che non ha rivali

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Il gruppo energetico russo Gazprom ha mostrato importanti risultati finanziari record per il secondo anno consecutivo nel 2011. La società ha battuto non solo le imprese di altre fonti energetiche, ma è diventata l'unica azienda al mondo con un utile netto oltre i 40 miliardi dollari. Allo stato attuale Gazprom è diventato il leader mondiale in utile netto per il secondo anno di fila. " Non solo tra le compagnie petrolifere e del gas, ma tra tutte le società del mondo ", ha detto Aleksey Miller, CEO di Gazprom, nell'assemblea generale annuale della società L'utile netto nel 2010 avava raggiunto il record di 968.557 miliardi di rubli (34,95 miliardi dollari). Gli azionisti di Gazprom hanno inoltre approvato i pagamenti dei dividendi di 8.97 rubli (27 centesimi) per azione per il 2011, una cifra record per l'azienda. L'Assemblea ha inoltre deliberato di pagare agli alti funzionari di Gazprom i loro bonus annuali, nonostante l'attuale crisi fin

Corea: la Blue Economy alla scoperta degli oceani

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Con il tema “ Vision of the Blue Economy and Ocean Governance " si è tenuta a Busan , Corea, il 6th World Ocean Forum .  La conferenza di tre giorni ha riunito circa 3.000 studiosi, funzionari governativi e leader del settore dell'oceano dalla Corea e dall'estero per la discutere sull'uso sostenibile e lo sviluppo degli oceani. In Corea , come in tante altre nazioni del pianeta, il termine “blue economy”  non ha ancora guadagnato un'ampia diffusione. Esso è stao presentato al pubblico attraverso il forum e l'esposizione internazionale in corso in Yeosu, il cui tema è “ The Living Ocean and Coast .” In poche parole, il termine si riferisce ad un oceano basato su un'economia che è economicamente e ambientalmente sostenibile. Esso evidenzia il ruolo degli oceani nel perseguire una crescita verde, una nuova strategia volta a fronteggiare il cambiamento climatico e la penuria di risorse naturali. In anni recenti, il concetto di Blue Economy ha acquisito l

Nel Sud Africa arriva l'energia solare notturna

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Un progetto solare saudita con una memoria gigantesca potrebbe  inviare l'energia solare durante la notte in Sud Africa. Difficilmente uno penserebbe all'Arabia Saudita come nazione al top nel creare le migliori aziende a livello mondiale a CSP (Concentrated solar power), ma il Sud Africa ha appena selezionato come "offerente preferito" per sviluppare il progetto indipendente di energia Bokpoort (IPP) nel Northern Cape, 600 chilometri a ovest di Johannesburg, un consorzio guidato da ACWA Power International (ACWA Power), un gigante dell'acqua e dell'energia di Riyadh. Paddy Padmanathan , presidente e CEO di ACWA Power, ha dichiarato: " Siamo orgogliosi di entrare nel nostro quarto mercato internazionale e primo mercato al continente africano. Oggi possediamo quote di maggioranza in attività pienamente operative in Oman e Giordania, e un progetto in fase di sviluppo avanzata in Turchia, oltre alle nostre attività in Arabia Saudita ". Book

Energia: il risveglio dell'Africa orientale

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Dell'Africa Orientale si ricordano volentieri la spettacolare fauna selvatica, le terre abbondanti e le spiagge scintillanti. Ora, non so se è un bene o un male, si può aggiungere il gas naturale, così tanto gas che potrebbe trasformare il volto di questa regione, tra le più povere al mondo, in uno dei maggiori produttori al mondo di gas naturale. I nuovi giacimenti gassiferi scoperti al largo della Tanzania e il Mozambico potrebbero fornire gas a Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia per almeno un anno - o forse molto di più. Queste e altre scoperte in Africa orientale nel corso dell'anno passato hanno inviato esploratori sul luogo per aprire richieste pubbliche di acquisto creando malumori da molte parti, specie tra i produttori di gas  nelle altre regioni.

Il gas del Turkmenistan che fa sorridere India, Pakistan e Afghanistan

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Il ministro del Petrolio indiano S. Jaipal Reddy ha guidato una squadra in Turkmenistan per firmare un accordo per ottenere il gas naturale attraverso un gasdotto. GAIL India Ltd (GAIL), il più grande distributore di gas della nazione, e TurrnenGas, compagnia petrolifera nazionale del Turkmenistan, avrebbero già dovuto firmare l'accordo (che ancora non è stato ufficialmente annunciato). Il governo indiano ha approvato la proposta del ministero del Petrolio di firmare il contratto di cessione per il progetto del gasdotto, compreso il prezzo del gas. Gli Stati Uniti , che prevedono di porre fine alla loro presenza militare in Afghanistan, appoggiano il gasdotto di 1.680 chilometri (1.044 miglia), che passerà attraverso il paese e il Pakistan come alternativa ad una linea dall'Iran. Il gas contribuirà a soddisfare la domanda di energia a corto di India e Pakistan, che stanno cercando di stimolare le imprese, promuovere il commercio e alleggerire le restrizioni dopo ave

Sfruttare l'energia solare dallo spazio

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Per i ricercatori della University of Strathclyde, Glasgow, che hanno già collaudato un'attrezzatura che fornirebbe una piattaforma per i pannelli solari per raccogliere l'energia per permettere che essa sia trasferita di nuovo a terra tramite le microonde o i laser, l'energia solare dallo spazio potrebbe essere una preziosa fonte di energia rinnovabile. Questo sviluppo unico costituirebbe una fonte affidabile di energia che permetterebbe d'inviare la preziosa risorsa nelle zone più lontane del mondo, fornendo energia nelle zone disastrate o aree periferiche difficili da raggiungere con i mezzi tradizionali. " Lo spazio fornisce una fonte fantastica per la raccolta dell'energia solare  e abbiamo il vantaggio di essere in grado di raccoglierla indipendentemente dall'ora del giorno o addirittura dalle condizioni del tempo ", ha detto Massimiliano Vasile, ingegnere meccanico e aerospaziale presso l'University of Strathclyde, che sta conducend