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Asia centrale: il nuovo Grande Gioco

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L' Asia centrale è il crocevia delle grandi potenze ed ha sempre rivestito un'importanza fondamentale nello scacchiere internazionale.  Probabilmente, le vicende che in questo periodo si stanno susseguendo in questo vasto territorio che divide l'Europa dall'Asia, saranno alla base delle strategie future che riguarderanno l'intero pianeta.   Un tempo era l'Impero britannico dal sud e l'imperialismo zarista dal nord i maggiori protagonisti di quanto accadeva nell'Asia centrale. Oggi l'impero britannico è sostituito dagli Stati Uniti e quello zarista dalla federazione russa, i quali entrambi ambiscono al controllo totale dell'Asia centrale ricco di risorse naturali ma anche a disporre dell'accesso che la regione fornisce al grande interscambio tra Russia, Cina, India e Medio Oriente.  La regione dell'Asia centrale è composta da cinque Stati sovrani, cioè Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Azerbaigian an

Caucaso, il futuro campo di battaglia?

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Il Caucaso meridionale oltre ad essere una via di transito per la droga diretta in Europa e Russia, è oggi un campo di battaglia chiave, un "critico crocevia strategico nella geopolitica del 21 ° secolo", al centro di progetti ambiziosi sul transito dell'energia e un corridoio militare che può estendersi dall'Europa occidentale all' East Asia, controllato (o forse non così troppo “controllato ") da Washington e da Bruxelles. S e bbene sia ancora troppo presto per parlare nel dettaglio dei risultati dei colloqui dietro le quinte tra Mosca e Washington circa la risoluzione del conflitto russo-georgiano, è chiaro che queste discussioni, come i calcoli di tutti coloro che sono coinvolti in questo conflitto, non riflettono solo la situazione immediata in Georgia e le sue due repubbliche secessioniste, Abkhazia e Ossezia meridionale. Alcuni di questi grandi obiettivi, sempre più lontani, sono stati citati da vari funzionari e analisti, ma quelli più interessanti

Oleodotti nel Mar Caspio: una partita da giocare

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Il Vice Ministro del petrolio Hossein Noqrekar Shirazi ha annunciato che l'Iran si oppone a tutti i piani per la costruzione di oleodotti sottomarini sul fondale del Mar Caspio. Si sa che l'area del Mar Caspio rappresenta una zona cruciale sia per i Paesi che la occupano sia per l’Occidente, a causa delle immense risorse naturali (gas e petrolio) che giacciono sotto il più grande lago del mondo. Proprio su questo punto, se sia corretto definire il Caspio mare o lago, potrebbero sorgere dei contrasti. Infatti se viene considerato lago, le sue riserve dovrebbero essere distribuite equamente tra i vari stati che si affacciano su di esso (Azerbaijan, Turkmenistan, Kazakistan, Iran e Russia) ; se viene considerato mare, invece, le risorse dovrebbero essere distribuite, secondo la Convenzione Onu sul diritto del Mare del 1982 , secondo la porzione di mare territoriale che viene concessa ad ogni Stato. All'agenzia Mehr News Agency , in un rapporto pubblicato sabato, il Vice