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TURCHIA, l'hub d'investimenti energetico

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Nel 2012, la capacità energetica installata in Turchia, che è membro dell'Unione europea, pur essendo un paese asiatico, era di 57.058 MW. E' previsto che aumenti a 125 GW installati entro il 2023. Per la sua posizione geografica strategica tra i principali mercati in Europa e le principali fonti di approvvigionamento più a est,  la Turchia ha una immensa portata nel settore energetico, e sta diventando un hub di investimenti . Paesi come Russia, Austria, Cina, Francia, Svezia, Germania e persino Stati Uniti stanno investendo pesantemente in Turchia. Ora è il turno dell' India , che sta valutando seriamente di fare della Turchia una destinazione di investimento. Ragion per cui il Paese della mezzaluna, estremo bastione europeo e porta d'ingresso per il continente asiatico , come scrisse Montanelli in Storia d'Italia, situato in un luogo cruciale del pianeta e formidabile corridoio per il trasporto di risorse energetiche del Medio Oriente e le regioni Khazar vers

Quanta plastica c'è negli oceani del mondo ? Quanto il peso di 570 Boeing 747 a pieno carico

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Nel corso di più di sei anni e 24 spedizioni , Markus Eriksen e il suo team di collaboratori del  5 Gyres Institute, un'organizzazione che mira a ridurre la plastica negli oceani, hanno scandagliato la supeficie marina per vedere quanti detriti di plastica galleggiano nel mare. Questo lavoro ha pemesso loro di fare una stima: sulla superficie degli oceani ci sono 5300 miliardi di pezzi di plastica galleggiante, del peso di circa 270.000 tonnellate. Vale a dire il quantitativo sufficiente per riempire più di 38.500 camion della nettezza urbana se ogni camion trasporta 7 tonnellate di plastica e più o meno l'equivalente al peso di 570 Boeing 747 a pieno carico. Oltre il 90 percento della spazzatura, è grande poco meno di 5 millimetri di larghezza (circa un terzo del diametro di un centesimo).   La plastica è suddivisa in più di 5.000 miliardi di pezzetti, dice lo studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE. Researchers. Una delle più grandi sorprese dello stu

Emissioni globali inquinanti e l'onnipresente e quasi invisibile cemento

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Nel 2013 le emissioni di CO2 dalla combustione di fossili e dalla produzione di cemento sono aumentate del 2,3%,  con un totale attorno ai 9,9 miliardi di tonnellate di carbonio (o GtC, Gigatonnellate carbonio ), pari a 36 miliardi di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera. Si prevede che nel 2014 le emissioni saliranno di un ulteriore 2,5%. Questa è l'ultima valutazione del Global carbon project (Gcp) , uno dei centri ricerca più accreditati di ricerca sulle emissioni che alterano il clima. La combustione di carbone è stata responsabile del 43% delle emissioni totali, il 33% è imputabile al petrolio, il 18% al gas, il 5,5% alla produzione di cemento e lo 0,6% al gas flaring. L'industria del cemento è il terzo più grande inquinatore del mondo e uno dei più grandi emettitori di anidride carbonica, generando in media circa 830 kg di questo gas serra per ogni 1000 kg di cemento prodotte. Considerando che la produzione annua mondiale di cemento è di 3.800 miliardi kg, l'

Summit sul clima in Perù: mai luogo fu più appropriato

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Mai luogo d'incontro in un vertice sul clima, ha avuto un impatto così forte e in profonda sintonia proprio con la discussione per la quale ci s'incontra. Succede al summit sul clima di Lima, Perù, che si avvia verso la  conclusione, e da cui ci si augura si pongano le basi per redigere un nuovo accordo sul clima a lungo termine, da vergare poi a Parigi l'anno che sta per venire. Nel momento in cui il tifone Hagupit sta flagellando le Filippine, le cui immagini, secondo Shubert Ciencia del Philippine Rural Reconstruction Movement, dovrebbero riverberarsi in tutte le sale del summit, non c'è esempio migliore per sottolineare, ancora una volta, " la necessità di tagliare le emissioni e preparare in tempo le comunità più vulnerabili ai drammatici cambiamenti climatici," ribadisce Celine Charveriat, direttore della Campagna Oxfam. Recenti studi scientifici dimostrano che tutti gli eventi meteorologici sono ora collegati al cambiamento delle condizioni climatich

La nuova guerra fredda in nome del gas

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La nuova guerra fredda tra Russia e Occidente segue una logica, che più trasparente non si può. I rapporti tra il Cremlino e Washington coi in suoi alleati, sono così tesi che Putin stoppa la realizzazione del gasdotto South Stream: 600 chilometri di tubi dalla costa russa del Mar Nero attraverso la Bulgaria e poi i Balcani il confine tra Italia, Austria e Slovenia  per portare a noi europei 63 milioni di metri cubi di gas naturale l'anno, estratto nella lontana Siberia. Sout Stream è un progetto russo, francese, tedesco con l'Italiana Saipem (ENI), impegnata nella costruzione del tratto sottomarino di South Stream, nel Mar Nero, che oggi in Borsa ha perso il 10 per cento.  Lo stop voluto da Putin, e la situazione in Ucraina, diventata terra di contesa tra i due schieramenti, da cui sono derivate le sanzioni dell'Occidente, stanno colpendo duramente l'economia russa, con il rublo in discesa e taglio drastico alle stime di crescita. Il crollo del rublo e delle quotazi

Clima: il Summit di Lima e l'aiuto della NASA

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La recente preoccupazione nel campo del cambiamento climatico ha sollevato un sacco di domande che meritano di essere approfondite. Ci sono poi crescenti timori della pressione sul summit di Lima, Perù, che anticipa il vertice di Parigi del prossimo anno. Un vertice che viene considerato l'ultima spiaggia per invertire la curva delle emissioni e limitare l’aumento della temperatura globale. Il vertice sul cambiamento climatico globale è iniziato nella capitale peruviana con un senso di urgenza ed ottimismo. Molti leader del mondo si vedranno impegnati a discutere la questione delle emissioni di gas serra e di stabilire un nuovo accordo per contenere la quantità prodotta dai paesi chiave come Stati Uniti  e Cina. Al vertice di Lima  (LIMA COP20 CMP10) sarebbe già cosa buona gettare le basi per un nuovo accordo sul cambiamento climatico da vergare al Summit di Parigi. L'incontro si apre anche col timore che il clima possa esacerbare le condizioni meteorolog

Topaz Solar Farm, il più grande impianto solare del mondo

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Nella mitica California, ancora un passo avanti nel lungo viaggio verso l'affermazione dell' energia solare nel mondo. Topaz Solar Farm , il più grande impianto solare del mondo è installato e funzionante a Carrizo Plain, California, nel sud-est di San Luis Obispo County. 9 milioni di pannelli solari installati in 9,5 chilometri quadrati. Il progetto è costato 2,5 miliardi dollari, con la costruzione, iniziata due anni fa. Il proprietario è  MidAmerican Solar, una società controllata con sede a Pheonix, Arizona. L'impianto ha una capacità di 550 megawatt, sufficienti ad alimentare 160.000 abitazioni. E farà risparmiare 370.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Immagine: www.dailymail.co.uk/