Energia: il risparmio che uccide 1
"Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare" ... e morire.
Nel mondo, ogni anno, si consumano circa 12 MLD di tonnellate equivalenti a petrolio, cui l'80% è composto da fossili (carbone, petrolio, gas); il 5% è energia nucleare e il 10 % se lo spartiscono idroelettrico, la fetta più consistente, e le energie alternative (solare, eolico, fotovoltaico).
Da 200 e più anni, da quando l'uomo ha scoperto che l'energia gli avrebbe alleviato la vita, la popolazione mondiale è cresciuta enormemente, da sei zeri a nove zeri di oggi (circa 6 mld) e tende a crescere esponenzialmente.
Siamo dunque giunti ad un punto della storia dell'umanità in cui, per sostituire il lavoro manuale e il lavoro delle macchine, c'è necessità di molta energia. E dato che l'energia che ci offre il pianeta non è mai regalata (ce la meritiamo, forse?), anzi, costa tantissimo dal punto di vista economico, e il cercarla nelle viscere della terra e degli oceani è una gran fatica, oltre a costituire un rischio continuo per le vite umane e per l'ambiente, da qualche parte e in qualche modo dobbiamo approvvigionarcene.
Purtroppo, quella che sarebbe forse più semplice prendere all'esterno, dal sole e dal vento, rappresenta solo una piccolissima parte di tutta l'energia che ci occorre, ed ha delle problematiche (questioni fisiche) non ancora risolte, oltre ad una concentrazione di energia molto scarsa (basterebbe catturare 6 ore di illuminazione solare sulla terra per coprire la domanda di energia di un anno), rispetto alle potenzialità che offrono le energie fossili.
Ancora nel 2011 cresce nel mondo la produzione di carbone ( 6,5 miliardi di tonnellate nel 2010). Nel paese più progredito del globo, gli Stati Uniti, il 45% dell'energia proviene dal carbone (con emissioni di anidride carbonica pari a 1,56 miliardi di tonnellate), e in quella che sta diventando la Cina del futuro, che attualmente, con 1,66 miliardi di tonnellate è il Paese che emette più CO2 in atmosfera, le malattie derivanti dal consumo di carbone, che è un inquinante potentissimo e fa molto male alla salute dell'uomo oltre che a quella del pianeta, uccide ogni anno 600 mila e più persone.
Sembra proprio che il destino dell'uomo, il quale non è in grado di privarsi del comfort e delle comodità che l'oggi gli offre, è sempre più legato alla disponibilità di energia a costi bassi.
continua su "Il risparmio che uccide 2"
Immagine: arb.ca.gov
Nel mondo, ogni anno, si consumano circa 12 MLD di tonnellate equivalenti a petrolio, cui l'80% è composto da fossili (carbone, petrolio, gas); il 5% è energia nucleare e il 10 % se lo spartiscono idroelettrico, la fetta più consistente, e le energie alternative (solare, eolico, fotovoltaico).
Da 200 e più anni, da quando l'uomo ha scoperto che l'energia gli avrebbe alleviato la vita, la popolazione mondiale è cresciuta enormemente, da sei zeri a nove zeri di oggi (circa 6 mld) e tende a crescere esponenzialmente.
Siamo dunque giunti ad un punto della storia dell'umanità in cui, per sostituire il lavoro manuale e il lavoro delle macchine, c'è necessità di molta energia. E dato che l'energia che ci offre il pianeta non è mai regalata (ce la meritiamo, forse?), anzi, costa tantissimo dal punto di vista economico, e il cercarla nelle viscere della terra e degli oceani è una gran fatica, oltre a costituire un rischio continuo per le vite umane e per l'ambiente, da qualche parte e in qualche modo dobbiamo approvvigionarcene.
Purtroppo, quella che sarebbe forse più semplice prendere all'esterno, dal sole e dal vento, rappresenta solo una piccolissima parte di tutta l'energia che ci occorre, ed ha delle problematiche (questioni fisiche) non ancora risolte, oltre ad una concentrazione di energia molto scarsa (basterebbe catturare 6 ore di illuminazione solare sulla terra per coprire la domanda di energia di un anno), rispetto alle potenzialità che offrono le energie fossili.
Ancora nel 2011 cresce nel mondo la produzione di carbone ( 6,5 miliardi di tonnellate nel 2010). Nel paese più progredito del globo, gli Stati Uniti, il 45% dell'energia proviene dal carbone (con emissioni di anidride carbonica pari a 1,56 miliardi di tonnellate), e in quella che sta diventando la Cina del futuro, che attualmente, con 1,66 miliardi di tonnellate è il Paese che emette più CO2 in atmosfera, le malattie derivanti dal consumo di carbone, che è un inquinante potentissimo e fa molto male alla salute dell'uomo oltre che a quella del pianeta, uccide ogni anno 600 mila e più persone.
Sembra proprio che il destino dell'uomo, il quale non è in grado di privarsi del comfort e delle comodità che l'oggi gli offre, è sempre più legato alla disponibilità di energia a costi bassi.
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Immagine: arb.ca.gov
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