Energia: il risparmio che uccide 2
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Nell'immagine sopra, tratta da environent.blogspot.com si vede come il consumo di carbone (linea rossa) ancora oggi (e in futuro) domina l'energia nel mondo.
La storia suggerisce che il nucleare uccide raramente e provoca poche malattie. Secondo una serie di analisi fare l'elettricità dal nucleare risulta essere meno dannoso per la salute umana, che ottenerla con carbone, petrolio o con gas naturale. Questo è ancor più vero, se i probabili effetti dei cambiamenti climatici dovessero peggiorare.
Ebbene, secondo una ricerca del Washington Post, risalente a un paio di anni fa, quindi prima del terremoto in Giappone e dell'incidente di Fukushima, l'incidenza dell'energia sulla salute vedeva al primo posto il carbone, poi il petrolio, seguiti da biomasse e nucleare.
Il nucleare, nonostante la psicosi e le preoccupazioni che si porta dietro, è l'energia che da meno danni accertati di morti e malattie gravi, ed il dibattito su di esso non è mai scomparso, in quanto è sempre stato una fonte di energia molto controversa e pericolosa, spesso associata mentalmente alle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaky del 1945, oltre che al disastro di Chernobyl del 1989.
E in un mondo in cui sta crescendo notevolmente il consumo di elettricità, se ne fanno circa 20 mila miliardi di chilovattori, 2700 si fanno col nucleare ogni anno, circa il 15%. Ragion per cui, attualmente, è la migliore energia che c'è, e per il fatto che non emette anidride carbonica se non piccole e insignificanti perdite di radiazioni, viene da molti indicata come l'energia del futuro
Man mano che si va avanti vanno esaurendosi i fossili, che inquinano troppo, e che azionano
il problema dell'effetto serra. L'unica soluzione possibile è quindi il nucleare, naturalmente
assieme alle energie rinnovabili, specie solare ed eolico, le più acclamate dal popolo verde, quindi anche dal sottoscritto, nel momento in cui, però, esse avranno un'importanza pari almeno a quella che il nucleare, e non il carbone, il gas o il petrolio, effettivamente garantirebbe. Ma per far si che le energie rinnovabili abbiano un'incidenza rilevante sul consumo mondiale, c'è d'aspettare ancora, per i motivi di cui abbiamo accennato nel post precedente e perchè il problema del solare, ad esempio, è che costa tantissimo: in Italia, secondo dati recenti, esso vale 8mila MW, che è una percentuale pari al 3% delle nostre esigenze energetiche, che costeranno comunque ai contribuenti italiani 3,5 MLD l'anno sulle bollette.
Tuttavia, il problema che si vuole affrontare ora è un altro, quello legato cioè all'incidenza degli incidenti e delle morti provocati dalle fonti energetiche legate ai fossili e all'idroelettrico... Sì, anche il tipo di energia che l'uomo da secoli trae dalle acque è la fonte energetica che rischia di essere più direttamente colpita dai cambiamenti climatici e meriterebbe, al pari del nucleare, una pausa di riflessione.
Di questo si parlerà su "Energia: il risparmio che uccide 3"
Ebbene, secondo una ricerca del Washington Post, risalente a un paio di anni fa, quindi prima del terremoto in Giappone e dell'incidente di Fukushima, l'incidenza dell'energia sulla salute vedeva al primo posto il carbone, poi il petrolio, seguiti da biomasse e nucleare.
Il nucleare, nonostante la psicosi e le preoccupazioni che si porta dietro, è l'energia che da meno danni accertati di morti e malattie gravi, ed il dibattito su di esso non è mai scomparso, in quanto è sempre stato una fonte di energia molto controversa e pericolosa, spesso associata mentalmente alle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaky del 1945, oltre che al disastro di Chernobyl del 1989.
E in un mondo in cui sta crescendo notevolmente il consumo di elettricità, se ne fanno circa 20 mila miliardi di chilovattori, 2700 si fanno col nucleare ogni anno, circa il 15%. Ragion per cui, attualmente, è la migliore energia che c'è, e per il fatto che non emette anidride carbonica se non piccole e insignificanti perdite di radiazioni, viene da molti indicata come l'energia del futuro
Man mano che si va avanti vanno esaurendosi i fossili, che inquinano troppo, e che azionano
il problema dell'effetto serra. L'unica soluzione possibile è quindi il nucleare, naturalmente
assieme alle energie rinnovabili, specie solare ed eolico, le più acclamate dal popolo verde, quindi anche dal sottoscritto, nel momento in cui, però, esse avranno un'importanza pari almeno a quella che il nucleare, e non il carbone, il gas o il petrolio, effettivamente garantirebbe. Ma per far si che le energie rinnovabili abbiano un'incidenza rilevante sul consumo mondiale, c'è d'aspettare ancora, per i motivi di cui abbiamo accennato nel post precedente e perchè il problema del solare, ad esempio, è che costa tantissimo: in Italia, secondo dati recenti, esso vale 8mila MW, che è una percentuale pari al 3% delle nostre esigenze energetiche, che costeranno comunque ai contribuenti italiani 3,5 MLD l'anno sulle bollette.
Tuttavia, il problema che si vuole affrontare ora è un altro, quello legato cioè all'incidenza degli incidenti e delle morti provocati dalle fonti energetiche legate ai fossili e all'idroelettrico... Sì, anche il tipo di energia che l'uomo da secoli trae dalle acque è la fonte energetica che rischia di essere più direttamente colpita dai cambiamenti climatici e meriterebbe, al pari del nucleare, una pausa di riflessione.
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Ti aspetto!
Scusa per il ritardo Giuseppe, ma sono stato occupato in varie cose in questi ultimi tempi. Ho dato un'occhiata al tuo blog http://cervelliamo.blogspot.com,e ne apprezzo lo stile oltre che all'autenticità degli articoli... Ti ringrazio della proposta ma in verità, dato che da un po' di tempo sono stanco di scrivere sul web (lo faccio da 6 anni) preferisco dedicarmi poco ma bene ai miei blog.
RispondiEliminaSe t'interessa qualche mio post, senza che debba riscriverne un altro, sei libero di servirtene in qualsiasi momento. Chissà che, passata questa stanchezza, non si possa collaborare insieme. Grazie ancora
Luciano