Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta canale di suez

La nuova rotta commerciale attraverso l'Artico russo

Immagine
Una nuova era si apre ai collegamenti marini attraverso quelle che un tempo erano considerate acque proibite. Lo scioglimento del ghiaccio artico apre una nuova rotta dall'Europa all'Asia orientale. Lo ha tracciata una nave mercantile danese che ha completato con successo un viaggio di prova attraverso l'Artico russo. L'impresa, era un viaggio di prova che dimostra che lo scioglimento dei ghiacci potrebbe potenzialmente aprire una nuova rotta commerciale dall'Europa all'Asia orientale. La  Venta Maersk ,  una container Ship che trasportava un carico di pesce congelato, è arrivata a San Pietroburgo venerdì, dopo aver lasciato la città portuale russa di Vladivostok il 22 agosto. La rotta del Mare del Nord potrebbe essere un viaggio più breve per le navi che viaggiano dall'Asia orientale verso l'Europa rispetto al passaggio a nord-ovest del Canada, perché probabilmente, a causa dei cambiamenti climatici,  sarà priva di ghiaccio prima. Gli esperti

Il grande gioco dell'Artico

Immagine
L'Artide è l'insieme delle terre e dei mari che si estendono intorno al Polo Nord al limite del Circolo polare artico. Comprende gli estremi lembi settentrionali dell'Europa, dell'Asia e dell'America. La regione artica ha ricchissimi giacimenti minerari: carbone, petrolio, stagno, oro, uranio. Queste risorse stanno diventando sempre più accessibili a causa del progressivo scioglimento dei ghiacciai che stanno restringendo la calotta polare. Il loro sfruttamento fa gola alle potenze regionali che stanno scaldando i motori. Russia, Norvegia, Canada, Danimarca e Stati Uniti hanno già rivendicato i loro diritti sul territorio della regione. Il recente viaggio del presidente Barack Obama in Alaska ha messo in evidenza la politica estera di vitale importanza, così come le sfide ambientali. Tuttavia, le difficoltà che si presentano nella regione artica, innegabilmente, sono gravi. La Russia, guidata dal presidente Vladimir Putin riveste un ruolo di leadership inter

Egitto: oggi s'inaugura l'espansione del Canale di Suez

Immagine
Sebbene nel post precedente si ipotizzi che due terzi dell'attuale volume di affari del commercio marittimo che passa ora per il canale di Suez verrà, più in la, conglobato dal più breve percorso Artico, destinato a diventare la rotta di navigazione più trafficata al mondo, in Egitto, che, proprio per questo motivo è uno dei Paesi più sotto pressione economica insieme a Sigapore, come per dare una risposta immediata alle "sventure che l'attendono" proprio oggi  inaugura, alla presenza di decine di capi di Stato e di governo di tutto il mondo, il nuovo tratto del Canale di Suez, un ampliamento che ha provocato diversi contrasti, anche per l'impatto ambientale. Il canale di Suez, lungo 120 miglia, è tuttora il percorso più veloce tra Asia e Europa e rappresenta l'8% del commercio marittimo mondiale. Domani, verrà soppiantato dalle rotte del Nord, attraverso il Circolo Polare Artico. Il nuovo canale, finanziato con 8,2 mld e finito in meno di un

Artico: si è chiusa la stagione dei viaggi con risultati record

Immagine
Se per alcuni scienziati americani lo scioglimento dei ghiacci artici ha contribuito a creare il più grande uragano atlantico mai registrato, Sandy,  russi e i cinesi ne vedono invece il lato positivo. Ieri si è chiusa la stagione della navigazione artica in Russia e ha registrato un transito di navi da carico e volumi record. Ci sono state 47 traversate a bordo delle navi tra Asia ed Europa - quasi 12 volte i quattro registrato nel 2010. In settembre, satelliti americani hanno registrato il più grande restringimento del ghiaccio artico da quando è iniziato il monitoraggio,  33 anni fa. Questa estate, il ghiaccio si é ritirato per 3,4 milioni di chilometri quadrati - circa la metà i livelli medi registrati degli anni ottanta e anni novanta. Le indagini sono fatte dal National Snow and Ice Data Center presso la University of Colorado at Boulder Con il mare più aperto, esperti degli Stati Uniti prevedono che i volumi di carico aumenteranno in questo decennio di oltre 50 volt

L'alba del nuovo impero - 4

Immagine
Quanto sta accadendo in Nord Africa, ma anche nel Medio Oriente e nella penisola arabica, dove la rivolta del popolo ha infiammato le piazze e le strade di molte capitali, è senza dubbio una vicenda epocale di proporzioni  gigantesche che, per la sua imprevedibilità, ha spiazzato l'intera comunità mondiale, oltre che il sottoscritto blogger, impegnato nella stesura de "L'alba del nuovo impero ", da cui però prende spunto per farne, almeno nella prima parte del presente post, il prologo ideale a tutto il discorso che si sta facendo da un po' di tempo. Questa rivolta dei poveri che chiedono dignità e pane, è nata in Tunisia nel momento in cui un giovane ambulante, che vendeva frutta e verdura per le strade col  suo carrettino, si è trovato a dover discutere con dei zelanti tutori dell'ordine, i quali servendosi di regolamenti, multe e vessazioni lo hanno condotto a compiere l'estremo sacrificio, appiccandosi fuoco con  la benzina e morendo così tra atroc

Libia: almeno questo, noi italiani sappiamo farlo bene!

Immagine
Mentre gli USA tentennano nell'applicare la " no fly zone ", anche perchè bisognerebbe neutralizzare l'artiglieria antiaerea libica - e questo varrebbe già come un'azione militare, c'è il timore di far sprofondare la Libia nel caos trasformandola in una gigantesca Somalia.  Da Il Cairo i ministri degli esteri della Lega Araba avvertono che nessun intervento straniero sarà tollerato ma si potrebbe applicare una zona d'intermediazione aerea in Libia assieme all' Unione africana. Intanto navi da guerra di vari paesi occidentali si dirigono verso la Libia. Tra esse, 3 navi americane, il  cacciatorpediniere USS Barry , attualmente nella parte sud occidentale del Mediterraneo, e le navi d'assalto anfibio degli Stati Uniti  la USS Kearsarge (nell'immagine) e la [USS] Ponce che hanno raggiunto il Mediterraneo attraverso il Canale di Suez per posizionarsi al largo delle coste libiche - compresa la sua capitale , Tripoli.   Più di 200 anni

Che fine hanno fatto le navi iraniane che hanno attraversato il Canale di Suez?

Immagine
Chissà, forse avrà un collegamento con la costruzione della linea ferroviaria nel corridoio Europa - Medio Oriente - Asia meridionale di cui ho fatto cenno nel post precedente , il fatto delle due navi iraniane, Khark e Alvand , che hanno attraversato il canale di Suez nei giorni scorsi. Come si sa il Canale è gestito ieri come oggi dalle autorità egiziane, e per la prima volta dopo la vittoria della rivoluzione islamica in Iran del 1979 è stato acconsentito a navi iraniane di attraversarlo, per entrare nel Mediterraneo . Ora le due navi sono attraccate nel porto siriano di Lattakia e secondo il Comandante della Marina Militare iraniana Ammiraglio Habibollah Sayyar, che è in visita ufficiale di sei giorni in Siria a capo di una delegazione di autorità militari, l 'Iran è pronto per la costruzione di frangiflutti, banchine e strutture portuali in Siria. " L'esercito iraniano è in grado di svolgere la cooperazione militare con la Siria in materia di formazione e

Russia, Iran e Azerbaigian: una ferrovia per l'Oceano Indiano

Immagine
Nonostante le sanzioni economiche contro l' Iran , la Russia e l 'Azerbaigian non intendono porre fine alla  realizzazione di progetti comuni con il paese. In particolare, questo riguarda la costruzione  di più di 4.500 km di ferrovia, che collegherebbe l'Europa centrale e nord-occidentale con il Medio Oriente e l'Asia meridionale. Questo progetto è una delle priorità dello sviluppo delle ferrovie russe, azere e e iraniane, ed è progettato per garantire il transito di merci provenienti dai paesi scandinavi fino alle coste dell'Oceano Indiano. I colloqui tra Russia, Azerbaijan e Iran sono in corso da 10 anni. Un'altra riunione trilaterale si è tenuta di recente a Teheran. Dopo la riunione, sono stati firmati tre documenti, che porteranno sicuramente ad accelerare l'attuazione del progetto. Vale a dire che le parti hanno concordato di costruire un ramo ferroviario Resht (Iran) - Astara (Iran) - Astara (Azerbaigian). Al fine di attuare questa idea, si pr

Maledetto oro nero

Immagine
Dilaga nell'area mediterranea e nel Medio Oriente l'insurrezione dei popoli contro storici regimi autoritari e dittatoriali: dalla Tunisia all'Egitto, dall'Algeria allo Yemen, dal Bahrain alla Libia, dove l'inossidabile "regno" di Gheddafi sta traballando paurosamente.  Proprio in Libia , in particolare a Bengasi in Cirenaica, seconda città del paese, la rivolta sta degenerando. Tantissimi morti, ospedali pieni, un bagno di sangue anche ad opera di crudeli mercenari di colore provenienti dal sud, oltre il deserto, che sparano all'impazzata per le strade e dai tetti dei palazzi di Bengasi e nelle zone costiere. Le immagini in gran parte rubate coi telefonini e affidate a Internet che riescono ad emergere dalla morsa della censura sul bagno di sangue tra i manifestanti in Libia, mostrano l'efferatezza degli scontri e della carneficina tuttora in atto.  In queste ore, in cui si vocifera che il colonello Gheddafi abbia già lasciato il Paese per il

Canale di Suez: la sfida è rimandata?

Immagine
Nessuna nave da guerra iraniana attraverserà il canale di Suez.   Il Ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman aveva detto che due navi da guerra iraniane dovevano attraversare il canale la notte scorsa, in rotta verso la Siria , descrivendo la mossa come una "provocazione".   Così non è stato. L 'Autorità del Canale di Suez è stato " informato della cancellazione di due corse in programma oggi di due navi da guerra iraniane, facenti parte di un convoglio proveniente dal sud del Mar Rosso ".  Nessun'altra data è stata fissata per attraversare il canale di Suez. I funzionari, che hanno identificato le navi pe r Alvand e Kharg, han detto che sono vicine al porto saudita di Jeddah sul Mar Rosso. Esperti spedizionieri avevano detto in precedenza che le navi erano la fregata Alvand e la nave rifornimento Kharg. Ad ogni modo, qualsiasi nave da guerra volesse attraversare il canale di Suez, un percorso strategico di spedizione internazionale, deve

Allerta Canale di Suez

Immagine
Nonostante la crisi politica egiziana , le navi stanno continuando a transitare per il Canale di Suez, che rimane aperto. Diverse compagnie hanno smentito le notizie che stanno  inviando le loro navi attorno al Capo di Buona Speranza. Tra queste, la Hanjin e Maersk. Le compagnie di navigazione coreane avevano detto che erano alla ricerca di centri di trasbordo alternativi al Mediterraneo orientale a causa della chiusura di alcuni terminal egiziani, e che avevano deciso di inviare le navi attorno all'Africa piuttosto che attraverso il Canale di Suez , ma stanno ancora utilizzando il canale. Il Porto di Alessandria è ancora aperto, ma nessuno sta lavorando per il momento. Le operazioni di carico non funzionano correttamente a causa d'interruzioni del lavoro. Problemi analoghi si riscontrano nel porto di Damietta, essendo interrotto pure  Port Said .  Tanta instabilità nel Medio Oriente contribuisce notevolmente al prezzo del petrolio, che a livello mondiale si è mantenuto

Mezzaluna rossa: sarà davvero una missione umanitaria pacifista?

Immagine
Sembra ormai evidente che dietro la missione pacifista della Freedom Flottilla , soprattutto della nave a capo del convoglio Mavi Marmara, sulla quale il blitz degli israeliani ha scatenato l'inferno, ci fosse qualcos'altro. Difatti, quasi a pretesto di quanto accaduto ecco che la Mezzaluna rossa iraniana annuncia che manderà navi pacifiste con gli aiuti diretti a Gaza.  Secondo il direttore dell' agenzia Irna di Teheran, uno delle imbarcazioni trasporterà i doni della popolazione, generi alimentari e medicinali di prima necessità, l'altra trasporterà volontari umanitari della Mezzaluna rossa . A queste due navi, nel giro di una settimana, dovranno far seguito, secondo quanto detto dal direttore della Mezzaluna Rossa iraniana, una nave ospedale ed un aereo. Tuttavia, per giungere nelle acque di Gaza, le navi dovranno attraversare il Canale di Suez , dove allo stato attuale, sembra improbabile che il governo egiziano dia loro il permesso di valicarlo. Per Israele