H1N1, questo subdolo virus
Il minaccioso ospite, presente ma non invitato, reca con se la sindrome influenzale del virus H1N1, che tanti danni sta provocando nel mondo.
Anche se l'influenza da virus A/H1N1, la cosiddetta suina, è meno pericolosa di quella stagionale, la propaganda che sta montando ogni giorno sta creando grande angoscia nella popolazione mondiale: la gente non si raccapezza più di fronte l'immane massa d'informazioni che viene data, resta perplessa e comincia a chiedersi come mai si permette ai media, ai giornali, ai governi di gettare panico tra la gente con notizie mirate a creare il terrore. E mentre nelle teste di milioni di persone nascono mille dubbi, salgono le vendite e i profitti dei giornali e delle case farmaceutiche, che vendono più vaccini e farmaci. Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani… felici per la nuova vendita milionaria.
E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?” L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu. Il principale azionista di questa multinazionale statunitense è niente meno che un personaggio che già conosciamo, avendo fatto parte dell'Amministrazione Bush, Donald Rumsfeld , artefice della guerra contro l’Iraq.
In Italia una normale influenza uccide circa 200 persone. L’influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo. Ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria; muoiono due milioni di bambini per diarrea, che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi (ma coloro che possono ovviare a questa tragedia sono troppo occupati a contare i soldi ricavati dai mostruosi profitti che hanno messo in moto speculando su queste malattie...); polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
L'Oms precisa che il numero dei contagi potrebbe essere significativamente più alto, visto che molti Paesi hanno smesso di contare i casi data la natura leggera della malattia nella maggior parte dei pazienti. Un paziente alle prese con la nuova influenza ne infetta altri 80, per la precisione 79. Una constatazione questa che potrebbe far lievitare, oltre ai contagi, anche il numero delle vittime nei prossimi mesi. Il maggior numero di decessi si è registrato nel continente americano, con ben 4.175 vittime del virus A/H1N1. Si stima che nei soli States, all'inizio del focolaio, nell'aprile scorso, alla fine di luglio, siano stati colpiti dal virus più di 6 milioni di americani. Di questi 800 sono morti mentre circa 21mila sono dovuti ricorrere a ricoveri ospedalieri. Però si tratta certamente di numeri al ribasso, fanno notare gli scienziati. Questo perché in molti non hanno avuto bisogno di ricovero e perché non sempre i casi vengono segnalati alle autorità sanitarie. Secondo i dati del «Centro europeo per il controllo delle malattie», al momento sono invece solo 250 invece, i morti, per l'influenza A, nel Vecchio Continente. La metà di questi decessi si sono registrati nel Regno Unito. Mentre oggi ,in Germania, sono saliti a 5 i decessi per l'influenza A per 2 nuove vittime.
Ora, tornando da dove eravamo partiti, e precisamente dal pellegrinaggio più grande del mondo, che ogni anno accoglie oltre 3 milioni di musulmani nelle città sante di Mecca e Medina, in Arabia Saudita , le ovvie e ragionevoli preoccupazioni delle autorità arabe, hanno portato diversi paesi a imporre il divieto di viaggiare per timore che questo raduno di massa possa accelerare la diffusione dell'influenza suina. Si teme che questo inverno, il pellegrinaggio possa diventare una sorta di gigantesco laboratorio per le mutazioni di H1N1. Per questo, i ministri della sanità arabi, già lo scorso luglio, hanno vietato a bambini, anziani e a coloro che hanno malattie croniche di partecipare quest'anno. Tuttavia, per arginare la diffusione dell'influenza suina durante lo Hajj, molte dei milioni di persone in viaggio per l'Arabia Saudita, saranno accolti con maschere, disinfettanti e controlli sulla febbre. E speriamo che questo basti ad impedire che questo minaccioso virus possa ampliare la sua portata sul mondo intero. Ma forse siamo davvero troppi su questo mondo e allora qualcuno, non si sa bene chi, ha forse deciso di usare questa subdola arma, per falcidiare un numero imprecisato di vite umane.
Fonte: lavicendaweb.blogspot.com
Immagine: therightperspective.org/
Secondo le stime, il picco influenzale, dovrebbe arrivare verso la fine di novembre. In questo caso, gran parte delle persone definite "a rischio" potrebbero essere infettate e sviluppare così "gratuitamente" gli anticorpi contro l’influenza A H1N1.
È interessante notare che numerosi medici e scienziati sospettano che il virus dell'influenza suina sia accidentalmente fuoriuscito da un laboratorio; può darsi pure che un impiegato scontento del laboratorio abbia scatenato il virus (è già accaduto, secondo la versione ufficiale degli eventi, con l'attacco all'antrace del 2001), o che un gruppo, società o enti pubblici abbiano rilasciatoe intenzionalmente il virus, nell'interesse del profitto e del potere.
Fonte: lavicendaweb.blogspot.com
Immagine: therightperspective.org/
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