Vertice FAO: Jacques Diouf batte cassa
Ad esempio, ogni famiglia italiana getta nella spazzature almeno 50 euro di cibo, il 10 % della spesa annuale. Nella spazzatura finisce soprattutto carne, pane, pasta, frutta e verdura. Se poi vi aggiungiamo anche quanto sprecano i supermercati, i ristoranti, i fast food, il catering arriviamo a ben 30 miliardi di euro, pari al 2 % del PIL, molto più di quanto basterebbe a sfamare milioni di persone che soffrono la fame nel mondo. Sarebbe bene magari dare ascolto alle parole del direttore generale dell'agenzia dell'Onu Jacques Diouf, il quale si auspica 44 miliardi da destinare allo sviluppo agricolo, messo a dura prova anch'esso dai cambiamenti climatici. Tuttavia, finora, speranza vana, visto che i capi di Stato e di governo riuniti a Roma per il vertice, hanno approvato la dichiarazione in cinque principi con gli impegni per un'azione globale contro la fame, riaffermando così l'impegno per "raggiungere l'obiettivo del Millennio (a detta di tutti irragiungibile), di dimezzare entro il 2015 il numero di persone che soffre la fame e dei malnutriti. La dichiarazione fa poi un riferimento ai "gravi rischi aggiuntivi che i cambiamenti climatici pongono alla sicurezza alimentare e al settore agricolo", dal momento che si ritiene che il loro impatto possa essere particolarmente pericoloso "per i piccoli imprenditori agricoli nei Paesi in via di sviluppo".
Il vertice proseguirà domani e mercoledì.
Immagine: politicalrogue.com
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