Il climagate sarà la fine dell'IPCC?

Il rapporto Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) 2007 prevedeva la scomparsa dei ghiacciai dell'Himalaya entro 25 anni; l'imminente morte di quasi metà della foresta pluviale amazzonica, e gravi danni da uragani sempre più forti - il tutto in contraddizione con le opinioni di esperti, che la pensavano in altro modo, le cui analisi venivano ignorate dalla redazione IPCC per motivi prevalentemente ideologici.

Addirittura in alcuni casi, inganni che non ti aspettavi, come quello accaduto a Le Maldive, a proposito del fatto che stessero per essere sommerse dalle acque dell'Oceano Indiano, cioè stavano affondando, e allora siccome le misurazioni dell'acqua dell'oceano era basata sull'altezza di un albero, da una vita là radicato, e dal cui livello si poteva intuire il livello di altezza, allora, si è pensato bene di segarlo... Addirittura il Presidente delle Maldive, è stato coinvolto, suo malgrado, nel ClimateGate.

Questi eventi hanno dimostrato non solo una sciatteria generale delle procedure dell'IPCC, ma anche una distorsione estrema - del tutto inadeguata ad un sondaggio presumibilmente imparziale scientifico. Di per sé, non inficia la conclusione IPCC di base - che parte del riscaldamento del pianeta nella seconda metà del 20 ° secolo è stato causato dalle attività umane, presumibilmente dalla crescita dei gas serra come l'anidride carbonica. Eppure tutti questi passi falsi impallidiscono di fronte al ClimateGate, che chiama in causa i dati delle temperature molto utilizzati dai risultati dell'IPCC.
Che il Global warming di origine antropica sia fondato su dati falsati dall'ente governativo non ci sono dubbi. Ma che sia anche implicato in una sinistra cospirazione per commettere frodi, fa pensare. Molto!

L'e-mail trapelata nell'autunno del 2009 permette di rintracciare le macchinazioni di un piccolo ma influente gruppo di scienziati climatologi americani ed inglesi che hanno giocato il ruolo principale nei rapporti IPCC. Sembra che questo gruppo, che controllava l'accesso ai dati delle temperature di base, sia stato in grado di produrre il riscaldamento " manipolando l'analisi dei dati", rifiutando finanche di condividere le proprie informazioni sui dati di base o di dettagli della loro analisi con scienziati indipendenti che li avevano richiesti - in violazione della libertà di informazione. Il piano ebbe successo grazie anche al valido contributo di riviste prestigiose, come Science e Nature e alla grande battaglia mediale che stava affrontando Al Gore nel mondo.

 Da ciò, tutta una serie d'intrecci, interessi,  false solidarietà,  affari con aziende di energie rinnovabili, contratti internazionali, eolico, solare, green qui e green la... Dimenticandoci forse che ci sono stati periodi di gran caldo, come il "Medieval Warm Period" tra il 900 e il 1300 AD e un repentino 'Little Ice Age," che he ha raggiunto il culmine nel 17o secolo, terminato a metà degli anni 1800. Questo freddo però, può solo essere una breve interruzione del riscaldamento globale della Terra. Solo il tempo potrà dirlo.

Entro la fine di questo 21 ° secolo, potrebbe verificarsi una grande raffreddamento che potrebbe portare ad una espansione dei ghiacciai in tutto il mondo e a tutte le latitudini.  Sul lungo termine, i dati climatici rivelano che le grandi glaciazioni hanno ricorrenza ogni circa 11.500 ogni anno. L'ultima glaciazione è finita poco meno di 11.000 anni fa.

Ancora un po' e ci saremo.

Noi no, ma per quei poveracci che la vivranno, sarà dura!


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Fonte di riferimento: il professor Echos.com
Immagine e spunto anche da forum.crisis.blogosfere

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