Come la Grande Mela affronta i rischi dei cambiamenti climatici

Una fotografia di qualche tempo fa apparsa su Vanity Fair, con Manhattan parzialmente sommersa a causa dei crescenti livelli del mare, ha dato il destro all'amministrazione di New York City di prendere sul serio la minaccia paventata dai cambiamenti climatici, tant'è che la Grande Mela, oggi si sta affermando come leader mondiale nella formazione di una risposta proattiva al cambiamento climatico. Ciò è rivelato da un nuovo rapporto dettagliatoche prevede i piani di adattamento della città alle sfide e alle opportunità che il cambiamento climatico presenta. Il piano, rivelato nel primo rapporto del New York City Panel on Climate Change (NPCC) e pubblicato negli Annali della New York Academy of Sciences, delinea le misure che la città intende adottare per rispondere in modo proattivo ai cambiamenti climatici, in un modo che fornirà sia benefici ambientali che economici alla città, a lungo e a breve termine.

"Le città sono in prima linea nella battaglia contro i cambiamenti climatici. Sono la fonte di circa l'80% delle emissioni globali di gas serra. E soprattutto le aree urbane densamente popolate, in particolare le città costiere, avvertono in modo sproporzionato le conseguenze", ha detto a New York il sindaco Michael R. Bloomberg, il quale è stato il fondatore nel 2008 del New York City Panel on Climate Change.

Il nuovo rapporto delinea un quadro potente e originale per la distribuzione di sofisticati strumenti di gestione del rischio che possano affrontare le sfide di adattamento della città al clima, in particolare le sfide in campo energetico, nei trasporti, nei sistemi di comunicazione e nel settore dell'acqua.

Il NPCC riunisce team di scienziati impegnati ed esperti, guidati dal Co-presidente Cynthia Rosenzweig (NASA Goddard Institute for Space Studies e Columbia University Institute, Center for Climate Systems Research) e William Solecki (City University of New York, CUNY Institute for Sustainable Cities), per proteggere le infrastrutture critiche della città, dai rischi dei cambiamenti climatici.

Nell'attuale piano di sostenibilità globale di New York City, gli sforzi si sono concentrati sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra con iniziative volte ad aumentare l'efficienza energetica degli edifici e il traffico dei con l'uso di combustibili più puliti. Il nuovo piano NPCC riconosce che queste azioni non si fermeranno al solo cambiamento climatico ma sottolinea già i punti di rischio di fronte alla città, come ondate di caldo, black-out, inondazioni ed uragani.

In risposta a queste sfide la NPCC invita la città di New York a cominciare immediatamente ad adattarsi ai cambiamenti climatici e propone la creazione di percorsi di adeguamento flessibile, strategie che si evolvono col passare del tempo, come la valutazione del rischio climatico, la valutazione di strategie di adattamento, e il monitoraggio continuo. Il rapporto illustra come New York abbia sviluppato un approccio efficace ai cambiamenti climatici, presentando le sfide di adattamento, come opportunità vantaggiose per i gestori della città. Per esempio, tagliando sui gas a effetto serra ha già fornito un risparmio economico sia al settore pubblico e privato.

Insomma, una pianificazione adeguata che coinvolge la gestione delle infrastrutture della città, ricalibrando, ad esempio, gli standard di progettazione degli edifici, ampliando il quadro giuridico per la progettazione e la gestione di infrastrutture più adeguate nel dare una risposta ai cambiamenti climatici, e coinvolgendo il settore assicurativo in modo che esso possa contribuire a strategie di adattamento per la creazione di prodotti che riconoscano i rischi a lungo termine.

Dice il sindaco  Bloomberg: "La pianificazione dei cambiamenti climatici é oggi meno costosa che la ricostruzione di un'intera rete dopo una catastrofe. Noi semplicemente non possiamo aspettare per pianificare gli effetti del cambiamento climatico... Il NPCC... contribuirà a garantire che si crei più verde, una New York più grande per le generazioni future."


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Fonte e immagine: www.disinfo.com/

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