Ungheria: quel fiume di fango rosso e tossico...
Un grave incidente è capitato ieri in Ungheria occidentale.
Tre villaggi sono stati travolti da un milione di metri cubi di liquido rossiccio tossico e radioattivo, alzatosi per circa tre metri, che si è riversato su strade e case. Il fiume di fanghiglia è fuoriuscito da un deposito all'aperto in un impianto di produzione di alluminio.
Il liquame, conosciuto come allumina, è altamente tossico e corrosivo al contatto. Si tratta dei residui della lavorazione della bauxite e contiene metalli pesanti come il silicio, che corrodono i tessuti organici. Sembra che il serbatoio del deposito non abbia resistito alla pressione provocata dagli scarti chimici in esso contenuti. Poteva contenere sino a 300 mila metri cubi, mentre invece si erano superati i 700, 800 mila, ha detto il sottosegretario alla difesa dell'ambiente ungherese
Sorpendendo nel sonno la popolazione che vive su un'area di 40 km quadrati, il fiume di fango ha provocato due vittime, due bambini di uno e tre anni e oltre un centinaio di feriti, che hanno riportato terribili ustioni alla pelle e agli occhi. Chi è entrato in contatto con la fanghiglia si è ritrovato pieno di piaghe.
Il timore ora, secondo le autorità locali, potrebbe essere la contaminazione dei corsi d'acqua, che potrebbe diffondersi attraverso i canali della regione raggiungendo i fiumi più grandi quali il Rába e il Danubio.
Immagine: adnkronos.com
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