Speciale RIO + 20: si comincia col pensare ai trasporti nei paesi in via di sviluppo
Dal nostro inviato a Rio de Janeiro John Keyman
Dopo la sessione plenaria di ieri e il prevertice dei giorni precedenti che è servito per mettere a punto le argomentazioni da presentare, oggi si è aperto ufficialmente presso il Riocentro Convention Center, in Avenida Salvador Allende 6555, la Conferenza Rio +20 sullo sviluppo sostenibile.
Più di 50.000 persone e rappresentanti di oltre 120 paesi sono riuniti a Rio de Janeiro per l'apertura ufficiale della Conferenza.
Gli argomenti trattati includono la distruzione della foresta pluviale, le barriere coralline evanescenti, l'appropriazione di terre, il bisogno di sicurezza alimentare, l'acqua pulita, il ruolo delle donne nella produzione di cibo, l'acqua potabile, l'accesso all'energia, il sistema di trasporti ostruiti, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile quale arma per combattere la povertà.
Dopo la sessione plenaria di ieri e il prevertice dei giorni precedenti che è servito per mettere a punto le argomentazioni da presentare, oggi si è aperto ufficialmente presso il Riocentro Convention Center, in Avenida Salvador Allende 6555, la Conferenza Rio +20 sullo sviluppo sostenibile.
Più di 50.000 persone e rappresentanti di oltre 120 paesi sono riuniti a Rio de Janeiro per l'apertura ufficiale della Conferenza.
Gli argomenti trattati includono la distruzione della foresta pluviale, le barriere coralline evanescenti, l'appropriazione di terre, il bisogno di sicurezza alimentare, l'acqua pulita, il ruolo delle donne nella produzione di cibo, l'acqua potabile, l'accesso all'energia, il sistema di trasporti ostruiti, l'occupazione e lo sviluppo sostenibile quale arma per combattere la povertà.
In una manifestazione programmata per la Conferenza delle Nazioni Unite, sul Rio Flamengo Beach
quasi 1500 persone, tra i quali molti indigeni del Brasile organizzati sotto l'ombrello della Articulation of Brazilian Indigenous Peoples, hanno formato uno striscione umano con su scritto in portoghese "Fiumi per la Vita"
In questo vertice delle incertezze, dove piccoli Stati, molte piccole isole con costiere basse soggette ad alto rischio ambientale dal riscaldamento globale e dall'innalzamento del livello del mare, si trovano ad essere sotto rappresentati, poiché debbono affrontare argomentazioni molto più grandi di loro, non avendo esperti che possono negoziare per loro, qualcosa di buono sinora è stato portato a casa.
Infatti la Asian Development Bank e sette altri finanziatori multilaterali, forniranno più di 175 miliardi dollari ai Paesi in via di sviluppo che stanno vivendo la congestione, l'inquinamento atmosferico e un alta incidenza di incidenti stradali, che serviranno a migliorare il loro trasporto nei prossimi 10 anni, utilizzando il car sharing o sistemi bus rapidi in Asia, America Latina e Africa, le cui città si stanno preparando per la crescita della popolazione ad oltre un 1 miliardo di persone nei prossimi due decenni.
Si prevede che le emissioni globali di anidride carbonica nel settore dei trasporti raggiungeranno quasi il 50 per cento entro il 2030 e la perdita dalla quantità di congestione al 5 per cento del PIL in molte nazioni asiatiche.
"Le risorse saranno sempre di più per sostenere interventi di trasporto sostenibili in tutte le forme, compresi i sistemi di trasporto pubblico, biciclette di alta qualità e infrastrutture pedonali nelle città,
veicoli e combustibili efficienti, ferrovie e
vie navigabili interne.", ha detto Tyrrell Duncan, direttore dei trasporti della ADB
Gli altri finanziatori multilaterali interessati sono World Bank, African Development Bank, CAF - Development Bank of Latin America, the European Bank for Reconstruction and Development, the European Investment Bank, the Inter-American Development Bank and the Islamic Development Bank.
Immagini: green.blogs.nytimes.com/ - home.fuse.net
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