COP21: il secondo giorno


E' attorno al carbone, il più micidiale dei combustibili fossili di cui la Cina è il primo produttore al mondo e maggior consumatore, la sfida in corso al COP21. L'economie emergenti affamate di energia non riescono a fare a meno del carbone, che comporta comunque un costo ambientale ma anche economico e sanitario insostenibile. La sostituzione graduale di questo combustibile fossile a grande impatto ambientale, che in passato ha reso grande il mondo occidentale, è un obiettivo imprescindibile e un punto fermo ed è già in vigore: fino al 2020 i Paesi sviluppati debbono dare 100 MLD di dollari ai Paesi in via di sviluppo ma non sarà dato nulla dall'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per interventi che vanno a finanziare progetti che utilizzano il carbone.

Nella giornata di oggi qui a Le Bourget sarà presentata  “FairCarbon”, la prima piattaforma online italiana per lo scambio di crediti di carbonio volontari certificati, che sarà analizzata come strumento per introdurre tecnologie e innovazioni volte a ridurre le emissioni di gas serra e in quanto veicolo per accelerare lo sviluppo sostenibile su scala locale e globale. Uno dei progetti collegati a “Fair Carbon” ha portato all’installazione di 5mila cucine ecologiche in Etiopia (dove sono diffuse quelle a  legna) e di 16mila  in Mozambico (a carbone). Gli apparecchi permettono di usare il combustibile in modo da non inquinare e garantire un’aria più pulita. “Ogni progetto, spiega Andrea Maggiani, socio fondatore e Amministratore di Carbon Sink Group,  rappresenta un’opportunità di investimento etico, in quanto determina un forte impatto sociale, con ricadute sull’economia locale e sulla salute delle persone, e valorizza inoltre il ruolo della cooperazione internazionale italiana. Carbon Sink nasce nel 2012 e supporta le imprese che decidono di assumere un profilo di sviluppo sostenibile e in linea con i principi enunciati nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, codificati nel protocollo di Kyoto. Proprio come intende fare Mission Innovation di Bill Gates, che ha già raccolto  alcune delle persone più ricche del mondo - gestori di hedge fund, giganti della tecnologia, industriali, persino repubblicani - che hanno firmato un contratto con un gruppo di investitori che cercherà di colmare il divario quasi invalicabile che separa promettenti tecnologie di energia pulita dal mercato.

Ieri Hollande ha presentato un pacchetto di  8 miliardi di euro per favorire l'accesso all'elettricità e per investimenti in energie rinnovabili in Africa. Il mondo, e in particolare l'Occidente, "ha con l'Africa un debito ambientale".

L'incontro COP21 è iniziato lunedi. I rappresentanti di 195 paesi viaggiano a Parigi, bruciando 300.000 tonnellate di anidride carbonica per la conferenza delle Nazioni Unite che sta cercando di ridurre le emissioni globali. Ammontano a 300.000 tonnellate, l'impronta di carbonio della riunione COP21 di leader mondiali che cercano di ridurre le emissioni di carbonio, tra cui il corteo di Obama: auto di servizio, alberghi, e alloggi per il presidente e di altri funzionari dell'amministrazione che partecipano ai colloqui sui cambiamenti climatici a Parigi costano ai contribuenti quasi 2 milioni di dollari, secondo contratti governativi. La scheda per il corteo di Obama da solo ammonta a 784.825 dollari. Il Dipartimento di Stato ha rilasciato un contratto di 407.868 dollari per una BIRIBIN Limousine, un servizio autista di livello internazionale, per i veicoli i di sicurezza del presidente. "No Sostenibilità Incluso", si legge nel documento in una sezione per clausole contrattuali.

Altre news su COP21

Il ritorno di Obama negli Stati Uniti

Amaro il ritorno negli Stati Uniti di Obama: la Camera dei Rappresentanti ha sovvertito le controverse regole del clima del Clean Power Plan, bocciando il provvedimento sulle centrali elettriche fortemente voluto dall'Amministrazione Obama per tagliare le emissioni inquinanti delle grandi industrie del 32 per cento entro il 2030.

Carbon footprint della Conferenza

A fine Convention verrà presentata "Carbon footprint" (l'impronta di carbonio ) la quantità di emissioni che saranno prodotte dalla stessa Conferenza, ma che contempla diversi strumenti per ridurle, tipo le navette 100 per cento elettriche o le caldaie  gas anzichè a gasolio con un 20 per cento in meno di anidride carbonica.

Manifesti beffardi di Brandalism sugli sponsor del Vertice

Per le vie di Parigi, nonostante siano vietate manifestazioni, si possono vedere un insolito numero di annunci degli sponsor aziendali del Vertice: circa 600 manifesti all'aperto sono stati coperti di manifesti beffardi e satirici con i nomi e loghi di sponsor COP21 come AirFrance, Dow Chemical e GDF Suez... Con la sponsorizzazione dei negoziati sul clima, i grandi inquinatori come Air France e GDF-Suez-Engie possono promuovere se stessi come parte della soluzione - quando in realtà sono parte del problema. Così la pensa Brandalism Joe Elan in un comunicato. "Stiamo prendendo i loro spazi di nuovo perché vogliamo sfidare i giochi ruolo di pubblicità nella promozione consumismo insostenibile

La campagna "Brandalism" è composta da oltre 80 artisti provenienti da 19 paesi che hanno intonacato la capitale francese con 600 pezzi d'arte non autorizzati che assumono una forma di pubblicità satirica per criticare il ruolo delle multinazionali, da AirFrance a Dow Chemical, presenti al vertice.

Da Parigi: John Keyman 

COP21: il primo giorno

Immagini: www.businessinsider.com - www.cbc.ca 



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