Africa: l'energia nucleare prende slancio

Centrale nucleare Sudafrica
Il continente nero sta cambiando veste anche se il cammino è ancora lungo. Adesso una nuova generazione di scienziati africani le cui prospettive si stanno espandendo, sognano in grande e l'opzione di portare l'energia elettrica ai propri cittadini su scala più ampia, usando l'energia nucleare, sta prendendo slancio. A molti di loro piacerebbe tanto poter lavorare su un reattore nucleare, come Hailu Geremew. che s'inorgoglisce al sol pensiero che il suo paese stia riflettendo sulla costruzione di una centrale nucleare.

Geremew sentì per la prima volta dell'ambizioso accordo nucleare che l'Etiopia aveva lanciato a Mosca sui telegiornali, due anni fa. Il giorno dopo al suo dipartimento universitario ci fu un gran fermento. Il paese dell'Africa orientale si sta elettrizzando rapidamente per soddisfare la crescente domanda di energia e il suo obiettivo é di diventare il più grande esportatore di energia del continente, attenendosi scrupolosamente alle promesse di rimanere un basso emettitore di gas serra.

Nell'ambito di un piano di sviluppo 2015-2020, Addis Ababa intende aumentare la produzione di energia dai poco più di 4.200 MW a oltre 17.000 megawatt (MW), principalmente sfruttando fonti idroelettriche, eoliche e geotermiche. Il suo progetto più ambizioso in costruzione è la diga Grand Renaissance sul fiume Nilo, che produrrà 6.000 MW a pieno regime quando sarà completata entro i prossimi quattro anni. Ma man mano che la siccità diventa più frequente e i fiumi a volte si prosciugano, "non puoi fare pieno affidamento sull'energia idroelettrica" ha affermato Frehiwot Woldehanna, ministro dello stato dell'Etiopia per il settore energetico, aggiungendo che le tecnologie nucleari hanno vantaggi "ambientali" rispetto ad altre.

I piani per una centrale nucleare in Etiopia rimangono nella "fase di pre-fattibilità", ma il paese è seriamente intenzionato a costruirne una, ha sottolineato il ministro.

Per la Banca Mondiale, son quasi 6 su 10 gli stati sub-sahariani che non hanno ancora accesso all'elettricità mentre sono 48 i paesi della stessa area, che generano la stessa quantità di energia della Spagna, nonostante una popolazione 18 volte più grande. 

Per ora, l'unico paese del continente che gestisce una centrale nucleare é il Sudafrica. Ma negli ultimi anni, secondo World Nuclear Association (WNA), almeno altri sette stati sub-sahariani hanno firmato accordi per utilizzare l'energia nucleare con il sostegno della Russia.

Come l'Etiopia, gli stati nucleari emergenti Sudan, Kenya, Uganda, Nigeria, Ruanda, Zambia e Ghana hanno firmato accordi con Rosatom, la società nucleare statale russa. La maggior parte dei contratti è stata stipulata dal 2016.

Liberamente tratto da www.japantimes.co.jp

Immagine: energyvulture.com

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