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Il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi e la rotta cinese

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Cosa significa il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi sul clima, uno dei più importanti accordi internazionali che verte sulla riduzione delle emissioni di gas serra ? L'accordo di Parigi si è realizzato perchè i milioni di morti e di migranti causati dai cambiamenti climatici nei prossimi anni cresceranno.  Lo stesso Esercito americano ha  messo in guardia il Presidente, poiche ci saranno danni enormi a livello di migrazioni,  siccità che porteranno guerre e che costeranno molto. Un solo grado in più di temperatura potrebbe significare questo. Ma questa sortita di Trump, che ha spiazzato il mondo e già va costituendo nuove alleanze a livello internazionale, è definitiva o diventerà una negoziazione cui gli Stati Uniti (grande contribuente per il clima) vorranno avere l'ultima parola? Ha detto Trump, nel giardino delle rose alla Casa Bianca. " Io opererò affinchè l'America rimanga il leader mondiale per quanto riguarda le tematiche ambien

Venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana

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Seppure la speranza che si eviti un brutto conflitto sia sempre presente, specie se si desse retta alla ragione, per quanto sta succedendo nel sud-est asiatico, i venti di guerra soffiano minacciosi sulla penisola coreana, adesso che la portaerei nucleare Carl Vinson è giunta nelle vicinanze, formalmente impiegata in esercitazioni con la Corea del Sud per contrastare una serie di minacce di distruzione provenienti dalla Corea del Nord , la quale, mantenendo alta la tensione con Whashington, afferma che la sua forza nucleare sarà sempre "al massimo" e in modo "consecutivo e successivo in qualsiasi momento" di fronte a ciò che definisce l'aggressione e l'isteria statunitense, facendo intendere che continuerà i suoi test sulle armi nucleari, pur se l'ultimo lancio dal sito di Pukchang sia stato un fiasco: " Il missile non ha lasciato il territorio della Corea del Nord " ha detto il comandante Dave Benham, portavoce del l' US Pacific

Crisi Corea del nord Stati Uniti: un test nucleare potrebbe determinare il punto di non ritorno...

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Proprio oggi 25 aprile , in Italia festa della Liberazion e dal nazismo di 72 anni fa, il mondo ha bisogno di più sicurezza per stabilizzarsi poi con la Pace. Di certo l'uomo non ha fatto granchè per mantenere una pace duratura. Ma come c'è il bianco e il nero, il pari e dispari, l'alto e il basso, il coraggioso e il vigliacco, l'azione e la reazione c'è pure la pace e la guerra e la storia contemporanea si sta avvicinando ad una inevitabile resa dei conti, semprechè... ! Esiste qualcuno oggi in grado di arrestare gli avvenimenti che si sono messi in moto ? Perchè i potenti "amici" della Corea del Nord Russia e Cina non sono in grado di fermare le ambizioni di Pyongyang e le sue continue provocazioni?  Per non farsi mancare niente pare che la Corea del Nord abbia arrestato un terzo cittadino americano. La Corea del Nord pare abbia creato lo scenario ideale per compiere il suo più grande test atomico per festeggiare l'85 ° anniversario d

Siamo forse alla viglia della Prima guerra termonucleare ?

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Per festeggiare il compleanno del suo fondatore la Corea del Nord mostra i nuovi missili, tecnologicamente avanzati, in una grande parata militare, in uno spettacolo di sfida di forza di fronte al mondo. Ma troverà davanti a se un Donald Trump determinato, che in Siria ha fatto vedere di cosa è capace. La televisione statale nord coreana ha mostrato  Kim Jong Un, in abito nero e camicia bianca, uscire da una limousine e salutare la guardia d'onore prima di camminare su un tappeto rosso. Poi ha raggiunto un podio, applaudito da tutti i funzionari governativi di alto livello, con di fronte migliaia di soldati e civili che hanno partecipato alla sfilata a Kim Il Sung Square. nel centro di Pyongyang, la capitale. Si ha la sensazione che l'evento clou delle celebrazioni in atto in Corea del Nord per le celebrazioni del nonno di  Kim Jong Un, padre fondatore del Paese, consista nel lancio del sesto e probabilmente ultimo test missilistico nucleare.    La televisione st

Donald Trump, il demolitore di abusi commerciali

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"Adda venì baffone" si diceva minacciosamente fino a qualche tempo fa a mo' di agurio da parte dei lavoratori che in Russia erano la maggioranza, intendendo per baffone Stalin come il castigamatti, che li difendeva dal padronato invadente. Adesso potremmo dire, che so' " E' venuto o' roscio giallo " intendendo per roscio giallo il bizzarro colore dei capelli del 45° presidente degli Stati Uniti d'America. Da quando è al comando dell'impero americano il nuovo presidente non le manda certo a dire, inimicandosi coloro che si sono sentiti sempre al sicuro sotto l'ombrello statunitense. Ora, dopo il ripristino del lavoro in miniera , è il turno del protezionismo sulle merci, che secondo il suo slogan " Make America Great Again " è un bene per gli Stati Uniti. Donald Trump ha firmato due ordini esecutivi relativi al commercio: uno per affrontare i produttori stranieri che scaricano prodotti a basso costo negli Stati Uniti,

Stati Uniti, lavoro, lavoro, lavoro per un rilancio in grande stile dell'industria del carbone

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Gli Stati Uniti di Donald Trump cambiano rotta e ritornano al passato, cancellando con un colpo di spugna i decreti di Obama sull'ambiente e i decreti che vietavano gli scarichi dannosi delle miniere.  Al momento Donald Trump sta valutando il ritiro degli Stati Uniti dal Contratto di Parigi perché, a suo parere, “nessuno sa veramente” se il cambiamento climatico è reale. L'accordo di Parigi, salutato da Barack Obama come qualcosa fatto “ nel momento in cui si è finalmente deciso di salvare il nostro pianeta ” - è invece “ un cattivo affare ”, per  Scott Pruitt, il capo della US Environmental Protection Agency che all'emittente televisiva ABC ha anche detto che la Cina e l'India l'hanno “ fatta franca ” secondo i termini del contratto sul clima mentre gli Stati Uniti sono stati penalizzati attraverso tanti posti di lavoro persi. Nell'amministrazione però non tutti concordano sullo smantellamento delle leggi sul cambiamento climatico. Alcuni accettan

Is Donald Trump John Titor ?

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Ah, gli americani, sono proprio un popolo da prendere con le molle! Abituati a combattere sin dall'epoca del selvaggio West, vivono dissacrando la morte, pronti oggi come allora, a difendersi con autentiche e micidiali armi che tengono in casa, anche in bella vista, come noi teniamo il telecomando accanto la TV. L'americano è il romano dell'epoca moderna. Si sente padrone del mondo perchè ha armi sofisticatissime sia in terra che in mare e in cielo. A metà del secolo scorso ha dimostrato, con grande sacrificio il suo valore e un'indiscussa potenza nell'Europa nazista e nell'estremo oriente. Poi è arrivato  per primo sulla Luna...  Oggi, alle prese con la nomina shock di Trump alla Casa Bianca, il cittadino americano è come stordito: una mazzata del genere non se l'aspettava nessuno... Soltanto Trump lo sapeva, come ricorderete durante la sua campagna elettorale. Un avvenimento da tenere a mente, che per alcuni significa l'inizio di un'epoca

Donald Trump e il cambiamento climatico

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Mentre é in corso il COP22 a Marrakech, in Marocco, l'attenzione mondiale si volge alla clamorosa entrata sulla scena mondiale del nuovo Presidente degli Stati uniti d'America, Donald Trump. Del resto, visto il rapporto non buono che il presidente eletto pare avere con il cambiamento climatico, e considerato che l 'incontro di Marrakech consiste più che altro nel mettere a punto alcune questioni procedurali in discussione in relazione all'aspetto attuazione dell'accordo di Parigi, pare scontato che Trump avrà la precedenza sulle notizie in fatto di cambiamenti climatici e immigrazione. La presidenza di Donald Trump, avvertono gli scienziati del clima, sarà un disastro per il pianeta. Le increspature   del nuovo presidente americano sono di vasta portata, ma mai prima d'ora l'arrivo di una amministrazione della Casa Bianca ha posto in gioco, in termini così deflagranti, la vivibilità della Terra.    C'è da strabuzzare gli occhi all'i

COP21: il primo giorno

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Il tanto atteso vertice sul clima si spera possa riformulare l'azione come un'opportunità, non una minaccia alla ricchezza . Così nell'articolo del Financial Times di oggi. E probabilmente sarà questo il leit motiv che aleggerà al COP21 di Parigi. Sin dagli albori del vertice sul clima, come quello di Rio più di 20 anni fa, i tentativi di forgiare gli accordi  internazionali per combattere il cambiamento climatico sono stati frenati e spesso ostacolati da questioni di equità tra i Paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati. Mentre i paesi ricchi riconoscono una schiacciante responsabilità per la crescita storica delle emissioni, ragionevolmente sostengono però che l'azione correttiva non può essere attuata solo da loro, perchè non sarà sufficiente a frenare i futuri aumenti a livello globale, con Paesi poi come Cina e India, grandi inquinatori, figuriamoci! Il mondo in via di sviluppo nel frattempo si sofferma sul raggiungimento della prosperità del

Isole Spratlys: sale la tensione tra Stati Uniti e Cina

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Una nave da guerra ombra statunitense, a 12 miglia nautiche dal limite territoriale cinese nei pressi dell' arcipelago delle isole Spratly , sta facendo arrabbiare la Cina, che ha messo in guardia gli Stati Uniti. La US Navy ha inviato nella barriera corallina artificiale nelle isole del  Mar Cinese Meridionale , la USS Lassen , un cacciatorpediniere lanciamissili. La disfida si tiene in una delle più trafficate vie marittime del mondo. Un ufficiale della difesa Usa ha detto che la USS Lassen ha navigato in una zona a 12 miglia dalla Subi Reef e un altro ha aggiunto che la missione è durata poche ore, e comprendeva anche la Mischief Reef ,   la grande barriera corallina nelle isole Spratly nel Mar Cinese Meridionale. La zona circostante la Mischief Reef, occupata e controllata da parte della Repubblica popolare cinese, pare sia ricca di giacimenti di petrolio e di gas ancora inesplorati . Questo avvicinamento alle contestate isole artificiali sarebbe sta

Artico: le trivellazioni offshore possono attendere

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Per coloro, come me, poco esperti del settore petrolifero, sembra il più brusco dei dietrofront. La Shell sembrava pronta a trivellare nell'Artico, ma poi si è tirata fuori dopo aver completato solo una esplorazione senza successo. E poi arriva l'amministrazione Obama e apparentemente chiude la porta alla compagnia, annullando due cessioni in leasing nell'Oceano Artico in programma per il 2016 e 2017. Ciò ha reso entusiasta il mondo ambientalista, ma secondo gli osservatori del settore del petrolio i fatti potrebbero essere diversi da come sembrano. Essi suggeriscono che la difficoltà principale della perforazione offshore artica adesso è di natura economica: si tratta di uno sforzo costoso in un momento in cui i prezzi del petrolio sono bassi;  ma quando le condizioni economiche lo permetteranno, le imprese si cimenteranno in altri tentativi di perforazione offshore dell'Artico. " Direi che tutti comprendono la falsa partenza, ma non hanno dato il

L'incontro Obama - Xi Jinping ha sortito il Cap-and-Trade cinese

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Dal 2017 la Cina adotterà un sistema per limitare le emissioni di CO2 nelle grandi industrie. La strada per Parigi si va accorciando ed il mondo si sta muovendo in tutte le direzioni per tentare di vincere la guerra contro il cambiamento climatico e dare al COP 21, la chiave per redigere un nuovo Protocollo, più efficace ed equo. Cina e Stati Uniti, i due più grandi inquinatori del pianeta (insieme raggiungono il 45%) , che stanno reciprocamente impegnandosi nell'affrontare il cambiamento climatico, sempre insieme potrebbero imporre una direzione al mondo intero.  Così, in vista della Conferenza sul clima di Parigi di fine novembre, l'incontro bilaterale alla Casa Bianca tra il presidente cinese Xi Jinping e Obama , si è concluso con un impegno importante da parte di una Cina sempre più rivolta al verde. Un' intesa più avanzata rispetto a quella di 10 mesi fa a Pechino per la lotta all'inquinamento e ai cambiamenti climatici, con la Cina che s'impegna ad

Energia solare: i grandi progetti della Marina americana

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La Marina americana annuncia il progetto del parco solare in Georgia. Gli otto sottomarini classe Ohio ormeggiati nella Naval Submarine base Kings Bay sono la più grande della flotta degli Stati Uniti, con scafi in acciaio di quasi 183 metri di lunghezza in grado di ospitare fino a 24 missili nucleari. Presto, nelle loro vicinanze avranno qualcosa di ancora più grande: un campo di pannelli solari così vasto che 500 dei giganteschi sottomarini potrebbero nascondersi nella sua ombra. Se tutto procederà secondo i piani, ciò avverrà alla fine del prossimo anno. Circa 136.000 pannelli di vetro saranno installati su un angolo della base navale, a 35 miglia a nord di Jacksonville, Florida. La solar farm coprirà un'area delle dimensioni di 280 campi di calcio. Ciononostante, dal momento che sarà completata, essa non sarà il più grande impianto solare della Marina. Potrebbe anche non essere il più grande impianto solare militare in Georgia. I pannelli solari di Kings Bay sono sol

Il grande gioco dell'Artico

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L'Artide è l'insieme delle terre e dei mari che si estendono intorno al Polo Nord al limite del Circolo polare artico. Comprende gli estremi lembi settentrionali dell'Europa, dell'Asia e dell'America. La regione artica ha ricchissimi giacimenti minerari: carbone, petrolio, stagno, oro, uranio. Queste risorse stanno diventando sempre più accessibili a causa del progressivo scioglimento dei ghiacciai che stanno restringendo la calotta polare. Il loro sfruttamento fa gola alle potenze regionali che stanno scaldando i motori. Russia, Norvegia, Canada, Danimarca e Stati Uniti hanno già rivendicato i loro diritti sul territorio della regione. Il recente viaggio del presidente Barack Obama in Alaska ha messo in evidenza la politica estera di vitale importanza, così come le sfide ambientali. Tuttavia, le difficoltà che si presentano nella regione artica, innegabilmente, sono gravi. La Russia, guidata dal presidente Vladimir Putin riveste un ruolo di leadership inter

In vista di Parigi: i dati sulle emissioni cinesi sono sballati

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A circa 100 giorni dal summit di Parigi, che sarà un appuntamento cruciale per regolare meglio la riduzione delle emissioni inquinanti a livello globale, un nuovo studio rivela che i ricercatori hanno registrato che la Cina ha prodotto 2,9 miliardi di tonnellate di carbonio dal 2000 al 2013, il 14 per cento in meno di quello inizialmente valutato.   Insomma, pare che tutti i dati raccolti sulle emissioni inquinanti prodotte dal gigante asiatico dal 2000 al 2013 siano sballati, e questo perchè lo studio, condotto, tra l'altro, da Zhu Liu , ricercatrice dell'Università di Harvard, è tornato sopra quei dati per cercare di trarne  qualcosa di un po più affidabile.  Gli impegni proposti della Cina a ridurre le proprie emissioni di gas serra sono cruciali per un nuovo accordo internazionale sul riscaldamento globale, che i governi sperano di raggiungere a Parigi, a dicembre. I ricercatori hanno detto che hanno analizzato le informazioni più dettagliate circa la quali

Una questione che scotta: atolli, scogliere e isole artificiali nel Mar Cinese meridionale

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In seguito degli aggressivi progetti di bonifica nelle contese isole Spratly, nel Mar Cinese Meridionale, il Pentagono sta prendendo in considerazione l'invio di aerei militari e navi per affermare che la libertà di navigazione, in una zona fondamentale per il commercio mondiale, non può essere violata dalla rapida crescita delle isole artificiali cinesi. La bonifica in corso comporta l'aggiunta di isole esistenti o crearne di nuove dragando terra e sabbia dal fondo dell'oceano. Recenti immagini  satellitari hanno dimostrato che dal marzo 2014, la Cina sta svolgendo lavori di bonifica in sette siti nelle Spratly e sta costruendo una pista di atterraggio  artificiale (nell'immagine sopra) che potrebbe essere abbastanza grande per aerei militari da combattimento e aerei di sorveglianza Il Segretario alla Difesa americano Ashton Carter , preoccupato per la rapida espansione delle isole artificiali, ha chiesto al personale di esaminare le opzioni, tra cui l'inv

E-waste: la questione si gonfia

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Il processo di commercializzazione e la valorizzazione capitalistica ha creato una vera e propria economia dei rifiuti , ha  osservato Bit Rot Project   il sito del fotografo freelance Valentino Bellini , le cui foto potete visualizzare qui   e qua . Nel 2012, in tutto il mondo sono stati generati 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Con la proliferazione di smartphone, smart watch e altri dispositivi elettronici, il numero è destinato ad aumentare. Le Nazioni Unite stimano che il volume di rifiuti elettronici prodotti in tutto il mondo salirà del 33 per cento entro il 2017, raggiungendo 65.000.000 di tonnellate. E' innegabile che il lusso moderno abbia un caro prezzo da pagare. Se i prodotti elettronici inutilizzati non restano in garage a raccogliere polvere, sono o riciclati o semplicemente gettati via. I Paesi occidentali stanno facendo uno sforzo maggiore per elaborare il proprio e-waste. E se negli Stati Uniti i rifiuti elettronici fanno solo il 2 per cen

Stati Uniti: veterani militari impiegati nel settore dell'energia solare

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Una delle piaghe della società americana é la vita ai margini di molti veterani militari. Adesso il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, al fine di produrre più energia dal sole e ridurre l'inquinamento, giunto nello Utah, ha annunciato che è stato fissato un obiettivo dal Dipartimento dell'Energia di formare 75.000 lavoratori nel settore dell'energia solare entro il 2020 (25 mila in più rispetto a quanto detto nel maggio scorso) . " Sto annunciando un nuovo obiettivo di formare 75.000 lavoratori ad entrare nel settore dell'energia solare entro il 2020. " ha detto Obama presso la Hill Air Force Bas e. " Come parte di questo, stiamo creando il programma “Solar Ready Vets” che ha avuto già un certo successo nell'iniziativa pilota stabilita nel corso degli ultimi anni.   Questa iniziativa verterà soprattutto sul reinserimento dei veterani militari nella società civile. Verranno addestrati arricchendoli di nuove competenze del settor