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Ma sì, facciamo strada al progresso!

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Il mese scorso, nella zona del lago Parishan, un vero paradiso invernale per gli uccelli emigratori, migliaia di tartarughe, uccelli, serpenti ed altri animali sono bruciati tragicamente in incendi provocati da uomini. Il sospetto, neanche troppo velato, ricade su alcuni funzionari locali della vicina città di Kazeroun, nella provincia di Fars Iran, spinti dal far approvare i lavori per la costruzione di strade, cancellando così in un sol colpo, i molti canneti presenti nella zona. Paradossalmente quegli stessi funzionari, avevano manifestato la loro preoccupazione per le zone umide del lago Parishan. Secondo l'agenzia di stampa Mehr, negli ultimi dodici mesi quasi 30 ettari di canneti bambù intorno al lago sono andati distrutti in incendi, sistematicamente e deliberatamente. Ora, il Dipartimento di Giustizia ha incaricato l'Environmental Protection Agency d' indagare sull'accaduto e identificare i responsabili di questa distruzione. Tuttavia, l'agenzia finora non è

"Our Choice" il nuovo libro di Al Gore

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Dopo lo strepitoso successo di " An Inconvenient Truth ", Al Gore , Premio Nobel 2007 annuncia il sequel con " Our Choice " (La nostra scelta), edito da Rodale Books su carta riciclata, nelle librerie sin dal prossimo novembre. Dice Al Gore : " An Inconvenient Truth ha raggiunto milioni di persone con il messaggio che la crisi climatica che sta minacciando il futuro della civilizzazione umana deve e può essere risolta. Ora che la necessità di agire con urgenza si è resa indispensabile, alla luce dei nuovi risultati degli ultimi tre anni, è giunto il momento di varare un programma globale completo che risolva realmente la crisi climatica. La nostra scelta è di rispondere a questa chiamata". Le conclusioni del nuovo libro, che inevitabilmente diventerà un best seller, si basano su più di 30 " Solutions Summits " che l'ex Vice Presidente statunitense ha elaborato con l'ausilio di scienziati, ingegneri ed esperti di politica, così come

Geoingegneria planetaria: un megaprogetto da far accapponare la pelle!

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Alcuni consulenti scientifici militari stanno esaminando l'idea di riparare l'ambiente del pianeta per attenuare il riscaldamento globale con un megaprogetto di geoingeneria da far accapponare la pelle. Si tratta di audaci progetti che fanno sorridere ma anche rabbrividire i climatologi tradizionalisti. L'idea di di geoingegneria planetaria dovrebbe andare ad incidere sul clima terrestre, per evitare cambiamenti più radicali. Uno schema dell'ambizioso progetto richiederebbe l'aggiunta di ferro negli oceani, di modo che si possa stimolare la crescita di alghe per meglio assorbire le emissioni di gas serra. Un altro potrebbe essere quello di zavorrare i cieli con particelle di solfato, i quali " agirebbero come mini-riflettori" per ombreggiare la luce solare, raffreddando così la Terra. Un terzo modo è quello di coprire l'Artico con della polvere. Nonostante reazioni colme di sdegno da parte dei climatologi, tuttavia negli ultimi mesi, "le alte i

Anteprima di "Meat the truth"

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Stasera ad Exit , su LA7 , il programma di informazione condotto da Ilaria D'Amico, verrà presentato un’anteprima del documentario olandese " Meat the Truth " (Carne, la verità sconosciuta) realizzato e distribuito in Italia dall'associazione no-profit AgireOra Edizioni . " Meat the true " è un documentario prodotto dalla Nicolaas G. Pierson Foundation che mostra come una delle maggiori cause del global warming dipenda dall'allevamento intensivo del bestiame. Difatti, da un rapporto diffuso dalla FAO , si apprende che l'industria internazionale della carne genera circa il 18% delle emissioni di gas serra mondiali, cioè più di tutte le automobili, camion, treni, battelli e aerei messi assieme... In Australia , dove la produzione annuale di gas serra è di 565 milioni di tonnellate (95 milioni provengono dall'agricoltura e il 68% provengono da 27 milioni di capi bovini, che producono circa il 12% delle emissioni) , secondo recenti dati, il

Due draghi di Komodo uccidono pescatore indonesiano

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Un pescatore indonesiano è stato ucciso da 2 draghi di Komodo a Loh Sriaya, nel Parco Nazionale di Komodo , dopo che è caduto da un albero sul quale stava raccogliendo del mela-crema ( sugar apple) o annona squamosa. Lo zucchero mela è estremamente popolare in tutti i tropici, ed è molto diffuso in India dove è chiamata sharifa . Muhamad Anwar , di 32 anni, è morto dissanguato prima di arrivare nella vicina clinica all'isola di Flores, a est di Bali. Il drago Komodo è la più pesante lucertola del mondo, può crescere fino a 3 metri di lunghezza ed ha il morso tossico che utilizza per uccidere le sue prede. Nonostante l'aspetto goffo, questi rettili carnivori sono molto veloci e uccidono gli animali con un potente colpo di coda. Gli attacchi dei draghi di Komodo sono rari ma da qualche tempo sono in aumento. Il mese scorso in un parco forestale un uomo è sopravvissuto ad un drago Komodo che gli ha però divorato la mano ed un piede. Nel 2007 era rimasto ucciso un bambino di

Trovata una foresta di corallo nero nel mare di Scilla

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Grazie un robot sottomarino sono state scoperte circa 30 mila colonie adagiate sui 50 e i 110 metri di profondità sui fondali rocciosi della mitica Scilla , dove cantavano le sirene tentatrici . A documentare la più vasta foresta di corallo nero è stato Rob , un robot sottomarino che analizza, osserva, filma e fotografa. Rob si è immerso nei fondali del Tirreno calabrese e ha ripreso molte specie di coralli. Si è immerso sino a 400 metri di profondità e ha osservato anche i pesci marini. Dice al TG uno Marco Taviani , geologo marino e paleobiologo dell'Istituto di Scienze Marine (Ismar) , che in passato ha trascorso due anni nella base americana in Antartide per un periodo di ricerche sugli strati profondi di quell' antico continente. " E' una scoperta molto importante che deve aggiungersi a scoperte simili fatte dalla Comunità scientifica italiana ma anche europea negli ultimi anni e che dimostra quanto il nostro territorio sommerso è ancora molto da studiare e i

Buco dell'ozono: scampato pericolo!

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Se 22 anni fa il mondo non si fosse accordato sulla riduzione dei clorofluorocarburi (Cfc), causa principale del buco dell'ozono, l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare drammi apocalittici nel giro di qualche ventennio. I Cfc , potenti gas ad effetto serra (derivanti dall'uso dell'aria condizionata, degli spray, schiume d'imballaggio...) , avrebbero fatto aumentare la temperatura di oltre 4 gradi, tanto da far scomparire dall'atmosfera due terzi dell'ozono; le radiazioni ultraviolette (Uv) si sarebbero sestuplicate alle medie latitudini, determinando ustioni in cinque minuti e mutazioni del Dna aumentate del 650%. Ed è il team del Goddard Earth Observing System Chemistry-Climate Model (GEOS-CCM) , guidato dallo scienziato Paul Newman , il quale ha utilizzato un modello globale che include gli effetti atmosferici chimici, le variazioni di temperatura e dei venti, a fornire questi tremendi dati. L'analisi è stata pubblicata online sulla rivista Atmo