Post

Arriva 2011 MD, il sassolino spaziale che sfiora la Terra

Immagine
Peccato per gli appassionati di queste osservazioni celesti, ma il pezzo di roccia cosmica, grande quanto due autobus in fila, passerà sull'Australia alle 11:00 pm (ore  19) e sarà visibile, in Sud Africa, in Nuova Zelanda e forse in Australia. L'avvincente scoperta di questo vagabondo dello spazio risale a pochi giorni fa, grazie ai potenti telescopi puntati sull'universo dal deserto del Nuovo Messico, alla ricerca di tutti quei corpi celesti che rischiano un impatto con la Terra. Con la dovuta eccitazione, formule matematiche e traiettorie alla mano il Centro studi della NASA ha elaborato i calcoli, concludendo  che 2011 MD passerà "ad appena" 12 mila chilometri dalla superficie terrestre, più vicino dei satelliti che orbitano intorno alla Terra. C'è stato un altro asteroide , lo scorso febbraio, ad avvicinarsi di più alla Terra. Ad appena 5.500 chilometri e anche in quell'occasione non è accaduto nulla, ha detto Fred Watson della  Australian Astr

Congo: la fuga violenta degli stupratori

Immagine
Donne stuprate e altre violenze fisiche subite dagli abitanti di un villaggio della repubblica Democratica del Congo. Lo ha denunciato Medici senza Frontiere , dopo aver notato quante erano le persone che avevano subito violenze per farsi curare: più di 100 le vittime picchiate e stuprate in soli due giorni. Oltre 60 donne sono state violentate dai militari dell'esercito congolese fuggiti da una base militare a 10 chilometri (sei miglia) da Fizi. Lungo il loro percorso, questa armata brancaleone abbandonata da tempo in mezzo al deserto e formata da reggimenti diversi, compresi gruppi locali armati, è sospettata di aver violentato più di 150 donne e ragazze nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Il processo di integrazione nelle forze armate è iniziato dopo una guerra regionale che  ha devastato la Repubblica Democratica del Congo tra il 1998 e il 2003 e il nuovo esercito manca ancora di formazione e di disciplina. La Repubblica Democratica del C

Indiani d'America: maxi-risarcimento per lo spreco delle risorse delle loro terre

Immagine
Una tribù indiana contro l'Amministrazione di Washington. Sebbene le amministrazioni Bush e Clinton abbiano combattuto la querela, il governo degli Stati Uniti dovrà pagare agli indiani d'America 3,4 miliardi di dollari a mo' di risarcimento, dopo una lunga causa civile sulla cattiva gestione del denaro del governo sui territori indiani. Il giudice federale Thomas Hogan, ha confermato le ragioni di una pellerossa, Elouise Cobell , di 65 anni, membro della tribù dei Blackfeet del Montana, che guida da 15 anni una class action (causa collettiva) contro il Dipartimento degli Affari indiani, accusato di sprecare sistematicamente da oltre un secolo le risorse naturali di proprietà dei nativi (petrolio, minerali, legno o  pascolo...) . "L'accordo non è perfetto ," sostiene Elouise Cobell : " Non credo che compensa tutti i danni subiti, ma penso che sia giusto ed è ragionevole." Una parte dell'indennizzo andrà in borse di studio per studenti

Speranze verdi, gas e riscaldamento globale

Immagine
Mentre attualmente Italia (subito dopo il referendum che ha bocciato l'energia nucleare) e Corea del sud in un workshop stanno esaminando insieme i possibili percorsi da prendere per limitare gli effetti dell'inquinamento, mettendo in campo soluzioni che vanno ad esplorare nuove ed innovative soluzioni tecnologiche utilizzate in chimica, come i bioreattori a membrana, che mirano a minimizzare gli effetti negativi imposti dallo sviluppo delle industrie in tutto il mondo, l 'International Energy Agency (IEA) avverte che la domanda globale di gas naturale (NG) nel 2035 raggiungerà i 156.000 miliardi di metri cubi all'anno, contro i 108 miliardi di metri cubi nel 2007. La Cina sarà il più grande consumatore mondiale di questa energia e consumerà tanto gas quanto l'intera Unione Europea (UE) al tasso di oggi. Al contrario, l'estrazione mondiale di gas può costringere i prezzi ad una  maggiore domanda nei prossimi anni. Oggi la Russia consuma gas naturale q

L'isola venuta dal nulla

Immagine
Apparve come per magia davanti gli occhi di pescatori increduli. Erano le 7 e un quarto del mattino del 14 novembre 1963. A  circa 32 km dalla costa sud dell'Islanda emerse dalle acque un vulcano, che in una sola notte si trasformò in un'isola, battezzata Surtsey , l'isola di Surtur, il dio vichingo del fuoco. Un mese e mezzo dopo un'altra eruzione sottomarina fece comparire altre due piccole isole, destinate a scomparire nel giro di qualche mese. Nei primi tre, quattro anni, la trasformazione dell'isola venuta dal nulla è molto movimentata, finchè, con l'ultima vera eruzione  nell'agosto del 1966, la composizione dell'isola si stabilizza ma solo il 5 giugno dell'anno seguente si ferma definitivamente, misurando 2,7 chilometri quadrati, all'incirca due volte il Principato di Monaco. In quelle eruzioni l'energia emessa è stata pari a 250 volte la bomba atomica sganciata su Hiroshima. Con il passare del tempo sull'isola comincia la vi

Sudan: genocidio in vista per il popolo dei Nuba

Immagine
E' soprattutto Abyei, la ricchissima area  petrolifera sudanese, contesa fra Nord e Sud, la cui  secessione avverrà il 9 luglio, il punto nevralgico della questione sudanese. Gli scontri scoppiati nella zona tra le truppe sudanesi del nord e del sud stanno mettendo a ferro e fuoco il Paese e chi ne sta pagando le conseguenze più gravi è il popolo dei Nuba, che vive nella regione del Nilo Blu ma soprattutto  sui Monti Nuba, situati nel Sud Kordofan, al centro del Paese, e che copre circa 30.000 miglia quadrate, circa le dimensioni della Scozia.  Questo popolo, nonostante il tentativo storico di far parte del Sudan, è stato ampiamente messo da parte dalla società sudanese, lasciandolo fuori anche dal referendum che ha portato il Sudan meridionale a troncare il suo rapporto con il nord, che i Nuba, sono stati costretti a seguire, e che ora stanno subendo, da parte delle  milizie governative, una vera e propria pulizia etnica, una strategia di liquidazione in atto sin d

Il Mahatma Gandhi scolpito tra le rocce di Marte

Immagine
Grazie a Google Mars, il programma scientifico online con immagini dettagliate da Marte, un astronauta in poltrona dalla Terra, precisamente da Londra, l'italiano Matteo  Ianneo, mentre stava seguendo le immagini inviate dalla sonda europea Mars Express, accidentalmente ha individuato  una struttura rettangolare misteriosa sul pianeta rosso, intagliata sulle rocce, che raffigura il volto ascetico del Mahatma Gandhi, padre della nazione indiana. Sembra avere la testa rasata. Inoltre, la faccia sulla roccia ha baffi e sopracciglia, proprio come la Grande Anima indiana. Ianneo ha anche elencato le coordinate del suo ritrovamento sulla superficie marziana: 33 ° 12'29 .82 "N e 12 ° 55'51 .21" W. Così, dopo il famoso Volto che occupa un'ampia area della superficie del pianeta rosso (approssimativamente 3 km in lunghezza e 1,5 km in larghezza) , fotografato per la prima volta il 25 luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 che si trovava in orbita sul pia

Referendum, nucleare, effetto serra e il risveglio dei vulcani

Immagine
Sebbene io sia favorevole al nucleare, forse è meglio che sia andato così il referendum, anche se ciò comporterà inevitabilmente ad un aumento dei combustibili fossili, prima che le energie rinnovabili, delle quali il governo si occuperà più largamente, possano mostrare la loro piena capacità. Ma so anche che i combustibili fossil i (gas e carbone) sono gli artefici dell'effetto serra che sta ingabbiando il nostro pianeta e ciò potrebbe causare effetti disastrosi anche nel nostro paese. Inoltre, se mi metto a pensare a quello che sarebbe potuto accadere qualora qualche mostruoso evento della natura, mai così frequenti come negli ultimi tempi, prendesse di mira il Mediterraneo, un semplice lago rispetto agli oceani... beh, un brivido mi corre lungo la schiena. Allora, mi fa essere ancora più contento che il si abbia prevalso sul no , a proposito del refrendum sul nucleare. Ora facciamo un esempio: se mettiamo a bollire sul fuoco due pentole, una grande, che rappresenta l'

Perù: la vita difficile dei figli del ghiacciaio

Immagine
Ci sono luoghi nel mondo dove accadono cose così raccapriccianti che paragonarle all'inferno in Terra è niente. Questo luogo si trova sulla Cordigliera delle Ande, in Perù, sul ghiacciaio La Ananea , a 6000 metri d'altezza, nel villaggio considerato il più alto del mondo, La Rinconada , praticamente un campo profughi: 10° in estate, meno 26° d'inverno. La Rinconada in Perù significa "il cantuccio ", un luogo in cui abbondano miniere d'oro (circa 400) sepolte tra i ghiacci. La legge orale che regola questo inferno, in cui la popolazione in pochi anni ha raggiunto oltre le 30 mila unità, è una pratica antica chiamata cachorreo . Nell'ambito di questo sistema di pagamento, i minatori per 30 giorni non ricevono la paga, solo il 31esimo giorno, considerato un giorno di vacanza, hanno la possibilità di raccogliere quel po' di metallo prezioso che li renderà, se avranno fortuna, liberi. Ma il più delle volte il risultato è scarsissimo. E a

Australia: sterminio di cammellii per ridurre l'inquinamento

Immagine
E adesso c'è chi se la prende coi poveri cammelli e pare che anche gli ambientalisti siano d'accordo. Questo perchè  questi mammiferi, ereditati dagli allevamenti introdotti in Australia per aiutare i primi coloni nel 19 ° secolo, creano gravi danni all'ambiente, mangiano piante rare, distruggono piantagioni e sono portatori di malattie, tant'è che anche le popolazioni aborigene non si ribellano alla sciagurata proposta. Il suggerimento è incluso nel "Carbon Farming Initiative" , un documento di consultazione del Dipartimento del cambiamento climatico e l'efficienza energetica. L'idea, che non è nuova per gli australiani, è nata dalla Northwest Carbon di Adelaide, una società commerciale di crediti di carbonio, che ha proposto l'abbattimento di circa 1,2 milioni di cammelli selvatici che vagano nell'entroterra e nei deserti, tra cui il Simpson Desert nel Queensland. Considerato un parassita per  i danni che procura alla vegetazione, un ca

Sveglia mondo! Aprite gli occhi voi potenti, politici, scienziati...

Immagine
L'umanità è ormai allo sbando. Perchè se così non fosse, lo stile di vita che conduciamo sarebbe di tutt'altro tenore. Quello che mi lascia sconcertato è che pure esimi studiosi, scienziati, letterati, esperti siano caduti nell'inganno che la società attuale ci propone. Noi nati nel XX secolo, guerre a parte, ma soprattutto coloro nati nel secolo XXI , dobbiamo ritenerci fortunati di aver conosciuto, usato e apprezzato le comodità che la Scienza ci ha dato. Purtroppo però, siamo talmente ingordi di queste comodità che non siamo più capaci di distinguere ma soprattutto di comprendere, che tutto quello che desideriamo e vogliamo ha un costo, un costo elevato da pagare che sta mettendo a repentaglio non tanto la vita nostra ma quella dei nostri figli e ancor di più dei figli dei nostri figli. La maggioranza di costoro, ahimè, già sta vivendo in maniera gravosa il problema del lavoro, e non saprà mai cosa potrà significare domani avere una pensione. Assistiamo impotenti

L'acqua è un bene pubblico che però...

Immagine
In base al meccanismo messo in campo nel referendum che si terrà domenica e lunedì, nessuno vieta ad una società interamente pubblica, a condizioni concorrenziali, di poter partecipare ad una gara e vincere la gestione della rete idrica di un qualsiasi territorio in autonomia e in concorrenza con un privato.  Chi vota No al referendum sull'acqua da un colpo mortale alla logica della municipalizzata in cui alligna la casta politica, facendo si che a tutti coloro che non trovano spazio nelle fila dei partiti, vengano poi affidati vari servizi pubblici, tra i quali la gestione pubblica dei servizi idrici, che verranno poi gestiti malamente. E di questi disservizi, è inutile negarlo, noi in Italia, ne siamo perfettamente a conoscenza. L'Europa chiede la copertura di tutti i costi, cioè del costo del capitale, del costo di gestione, del costo degli investimenti, anche in tariffa. Questo perchè chi paga l'acqua, cioè chi la consuma, deve contribuire ad una gestione che attr

Il vento dei gelsomini ha raggiunto la Mongolia e la Cina

Immagine
Se la rivolta nel mondo arabo è partita dalla morte di un fornaio in Tunisia, nella Mongolia interna la morte di un pastore potrebbe scatenare una rivolta senza precedenti. La Mongolia Interna cinese, dove i mongoli rappresentano solo il 20 per cento della totalità della popolazione che ammonta a 23 milioni d'individui, è attraversata sin dallo scorso 10 maggio da una rivoluzione tipo quella dei gelsomini che sta cambiando il volto dell'Africa del Nord e del mondo arabo. Ci sono state proteste in diverse città in seguito alla morte di un pastore di nome Mergen che sarebbe stato ucciso da un camionista cinese di etnia Han durante una protesta contro le attività minerarie nella loro zona. Mergen era in un gruppo di mongoli che hanno tentato di bloccare una carovana di camion che trasportava il carbone a  Xilingol. La protesta, che è iniziata spontaneamente in un impeto di rabbia per la morte Mergen, non ha finora visto esaudite le richieste di riforme politiche o l'indi