Vermilion Bay, un'altra marea nera?

Inizialmente si era parlato di un'altra esplosione nel Golfo del Messico, che aveva mandato in fiamme una  "piattaforma petrolifera", echeggiando così il fresco incidente della BP Deepwater Horizon. 

Ma in questo caso,  per  fortuna, l'incidente avvenuto a Vermilion Bay ha che fare, solo - si dice per dire - con una piattaforma petrolifera, che si trova a 150 chilometri  a sud della costa centrale della Louisiana, e non con un impianto di perforazione. Difatti, secondo la guardia costiera locale, bisogna fare una distinzione tra impianti di trivellazione e piattaforme petrolifere. La differenza è che la struttura della Mariner Energy si occupa solo di trattamento del petrolio, non di perforazione.

Purtuttavia la guardia costiera ha avvistato una scia di petrolio lunga quasi due chilometri. I tredici uomini a bordo della struttura petrolifera esplosa dopo essersi buttati in acqua sono stati tutti tratti in salvo e solo uno ha riportato ferite. 

La paura è ora un altro effetto marea nera, come nel caso della BP. Secondo la guardia costiera infatti ci sono le prime perdite di greggio in mare, anche se la piattaforma, al momento dell'incidente non era in attività.

Tra le cause dell'esplosione si sospetta che all'origine ci sia stata una esplosione di gas naturale.

Vermilion Bay è una insenatura del Golfo de Messico la cui sponda sud-occidentale è sede di State Wildlife Refuge dove si trova una gran varietà di fauna selvatica di palude: alligatori, uccelli limicoli, uccelli acquatici, e vita marina, e vi abbondano gamberetti e altri mammiferi  piuttosto comuni... Si spera che questo nuovo incidente possa non distruggere cio che è stato conservato dal tempo e dall'uomo con tanta cura.

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Immagine: nydailynews.com - fws.gov







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