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Scoperto un nuovo virus mortale, si chiama Lujo

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Come se non bastasse, un nuovo virus rischia di farci rimpiangere le attuali ansie, paure e timori del virus H1N1 . Gli è stato dato nome Lujo , in onore delle due città africane Lusaka e Johannesburg, dove è stato per primo individuato. In primo luogo Lujo ha ucciso cinque operatori sanitari, ma senza che fossero stati infettati per via aerea, ha detto Nivesh Sewlall, della University of the Witwatersrand di Johannesburg, in occasione della Conference on Antimicrobial Agents and Chemotherapy (Icaac) tenutasi a San Francisco Il primo caso risale ad un anno fa e ha colpito una guida turistica e giocatrice di polo a Lusaka, capitale dello Zambia, una città sinora poco conosciuta per le febbri emorragiche. Inizialmente lei ha cercato di muoversi da se, avendo solo la febbre, ma poi la situazione clinica (dolori muscolari, eruzioni cutanee, diarrea, e varie complicazioni) è peggiorata e la paziente è stata dovuta trasportare urgentemente in aereo presso il centro

Mare Nostrum o Toxic Patch?

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Ci sono tutti gli ingredienti per uno spettacolare film d'azione alla James Bond, in cui il cattivo è una organizzione criminale tipo Spectre , specializzata nel traffico di rifiuti tossici, ben ramificata nei meandri della società civile. D'ora in poi, grazie alle sue gesta poco edificanti, di cui si sapeva già abbastanza , ma che un collaboratore di giustizia ha ulteriormente rivelato, (dopo 17 anni, grazie ad un robot telecomandato, è stato rinvenuto nelle acque del Tirreno, sepolto tra le alghe a 500 metri di profondità, un grosso mercantile, probabilmente il Cunski , fatto inabissare al largo di Cetraro nel 1992), il mare Nostrum potremo cominciare col chiamarlo Toxic Patch , se si pensa che sono almeno 40 i cargo affondati, inspiegabilmente nel Mare Mediterraneo, negli anni 80 e 90, colati a picco coi loro carichi misteriosi, tra i quali certamente rifiuti tossici nocivi e rifiuti radioattivi, che hanno generato fiumi di denaro nelle tasche della criminalità organizza

Per le navi commerciali inizia l'era del North East Passage

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Per centinaia di anni, i marinai hanno sognato di navigare attraverso l'Artico mediante una scorciatoia, che potesse accelerare gli scambi tra Asia e Occidente. Ora, che il riscaldamento globale va assottigliando i ghiacci polari, due navi commerciali tedesche sono in procinto di completare, per la prima volta, il viaggio, navigando dall'Asia verso l'Europa, attraverso il passaggio a NordEst. Le navi tedesche iniziano l'ultima tappa del loro viaggio questa settimana, lasciando un porto della Siberia per Rotterdam, in Olanda. Partendo dalla Corea del sud, il viaggio, secondo l'itinerario tradizionale, è di circa 11000 miglia nautiche (12.658 km) passando attraverso il Canale di Suez. Ora, attraverso il nuovo passaggio a NordOvest , i carghi potranno tagliare ben 4.000 miglia nautiche, con un notevole risparmio del carburante e con una riduzione della quantità di emissioni di CO2. Da ciò, i russi si augurano che il transito delle navi tedesche, e la combinazio

L'Australia e il grosso problema dell'inquinamento

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Un tubo di scarico sorge attraverso il vapore della centrale elettrica australiana Loy Yang Power , nella Latrobe Valley , 150 km a est di Melbourne . Secondo Climate Change Maplecroft's Risk Report 2009/10 , che valuta e compara i rischi del cambiamento climatico nei vari paesi, gli australiani hanno superato gli americani come il più grande produttore pro-capite del mondo di anidride carbonica, causa primaria del global warming, ed è ora in cima ad una classifica di 185 paesi. Nella classifica, gli australiani sono responsabili di 20,58 tonnellate di anidride carbonica per persona all'anno, mentre gli americani emettono 19,78 tonnellate ed i canadesi, 18,81 tonnellate per persona. La Cina emette invece ogni anno 4.5 tonnellate pro-capite - anche se sono molte le aziende straniere che inquinano, delocalizzate sul loro territorio. Fonte e immagine: www.physorg.com

In Cina l'impianto ad energia solare più grande del mondo

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First Solar , il più grande produttore mondiale di celle fotovoltaiche, ha appena firmato un accordo con la Cina per costruire il più grande impianto di energia solare esistente al mondo. Questo progetto è parte di un parco di 11,9 gigawatt di energia rinnovabile, previsto per il 2019 per Ordos City nella Mongolia Interna. La prima fase del progetto realizzerà un impianto di 2 gigawatt nel deserto della Mongolia e secondo First Solar , una volta completato, produrrà energia elettrica sufficiente per alimentare tre milioni di case. Al momento, il più grande impianto solare in funzione è di 60 megawatt e si trova in Spagna. Probabilmente First Solar costruirà anche una fabbrica in Cina per produrre pannelli solari in Thin film. " Questo rappresenta un passo incoraggiante verso una più ampia diffusione di energia solare in tutto il mondo per contribuire a mitigare le preoccupazioni dovute al cambiamento climatico ", ha dichiarato Mike Ahearn, amministratore delegato d

Benthic Rover, il robot che scruta gli abissi marini

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Come il rover Spirit e Opportunity , che si sposta instancabilmente sulla superficie polverosa di Marte, un nuovo robot ha trascorso la maggior parte del mese di luglio a camminare sul fondale fangoso marino, a circa 40 chilometri (25 miglia) al largo della costa della California. Questo robot, chiamato Benthic Rover , ha fornito agli scienziati una visione completamente nuova della vita degli abissi marini. Benthic Rover servirà agli scienziati per documentare gli effetti del cambiamento climatico nei fondali marini. Con le dimensioni e il peso di una piccola macchina compatta, la Rover Benthic si muove molto lentamente sul fondo marino, fotografando animali e sedimenti marini al suo passaggio. Ogni tre, cinque metri la Rover si ferma e fa una serie di misurazioni sulle comunità di organismi che vivono nei sedimenti. Queste misure aiuteranno gli scienziati a capire come facciano gli animali sul fondo del mare più profondo a trovare abbastanza cibo per sopravvivere. La maggi

La macchina da corsa che va col cioccolato...

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Incredibile! Adesso anche una macchina da corsa costruita in parte da verdure e alimentata da cioccolata è pronta a debuttare in pista a Brands Hatch , in Kent , England , il prossimo mese. Costruita da automobili riciclate, bottiglie di plastica e scarti di velivoli, la macchina da Formula 3 ha lo sterzo in fibra di carote e funziona con biocarburanti ottenuti da vinacce fermentate e rifiuti provenienti da fabbriche di cioccolato. E' la prima vettura del suo genere costruita da materiale di scarto, materiale riciclato e materiali naturali, ma ha gli stessi livelli di prestazioni e sembra proprio una macchina da corsa di Formula 3, ha detto il capo del progetto Dott. Kerry Kirwan. La maggior parte della carrozzeria è in fibra di carbonio WorldFirst ottenuto dallo scarto dell'industria aeronautica e da bottiglie di plastica di bibite, mentre il volante è stato costruito dagli avanzi di spremute di carote e i sedili da schiuma di olio di soia. Microscopiche fibre ottenute da r

Ironia della vita, meno inquini e più sei vulnerabile ai cambiamenti climatici

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Ironia della vita, i paesi che più contribuiscono al cambiamento climatico, cioè quelli che hanno le emissioni inquinanti più alte, sono meno vulnerabili, poichè saranno protetti dai suoi effetti peggiori, in quanto potranno usare la loro ricchezza per mitigare l'impatto climatico. Tra i paesi più poveri, dei 28 considerati a rischio estremo, 22 si trovano in Africa, gli altri nell'Asia del sud, sebbene abbiano le emissioni di gas a effetto serra molto basse. Secondo uno studio che classifica le nazioni in base alla loro vulnerabilità al riscaldamento globale la Gran Bretagna si trova in fondo alla classifica, cioè al 155 posto sui 166 paesi dello studio by Maplecroft, una società britannica che si occupa della mappatura dei rischi politici in 170 paesi nel mondo. L'Italia occupa invece la 128 posizione, avendo un impatto basso. Gli Stati Uniti e l'Australia, la più grande emittitrice pro-capite di CO2 tra le nazioni sviluppate, sono comodamente all'inte

Bisognerà ricorrere al sinistro geoengineering per salvare il pianeta dal global warming?

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Sebbene i progetti di geoengineering volti a ridurre l'impatto ambientale siano "tecnicamente possibili", la Royal Society invita i governi a non abbandonare i loro sforzi per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Qualora non si riuscisse a ridurre in maniera sostanziale le emissioni di CO2, allora la Geo-ingegneria sarà considerata la sola opzione rimasta per invertire il processo di surriscaldamento del pianeta. Tuttavia, sembra che bisognerà ricorrere lo stesso alla Geoingegneria, poichè si presume che attraverso i metodi tradizionali (energia verde, riforestazione...), non sarà comunque sufficiente per tenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 ° C. Secondo l'ultima relazione della Royal Society , la famosa istituzione scientifica britannica, potrebbero essere considerati necessari, infatti, alcuni arditi progetti di Geoingegneria , d'abbinare ai continui sforzi delle nazioni nel tentativo di mitigare il cambiamento climatico. Tuttavia, il rap

Ecuador, Chevron Corp.: la resa dei conti

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In una piccola aula di tribunale nella regione amazzonica dell'Ecuador, Chevron Corp. , la più grande azienda della California e uno dei maggiori produttori al mondo di petrolio, presto si troverà ad affrontare il giorno della resa dei conti. Dopo 16 anni di controversia, un caso che l'azienda ha ereditata da una fusione, Aguinda vs Texaco Inc., si sta avviando al termine. La battaglia legale che ha avuto inizio negli Stati Uniti nel 1993 e ripresa in Ecuador nel 2003, ha messo la multinazionale contro un avversario difficile, composto da una coalizione di tribù indigene e delle comunità. Il verdetto è atteso all'inizio del prossimo anno. I querelanti sono pronti al confronto e la Chevron riconosce che può rischiare di perdere. Il caso è storico in diverse misure. Difatti, mai prima d'ora le popolazioni indigene hanno portato una multinazionale del petrolio ad un processo nel proprio paese. Inoltre, una vittoria segnerebbe un punto di svolta nelle relazioni tra le popo

Rifiuti tossici: dove sono finiti?

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Mistero su cosa sia sepolto sotto una collina , in una zona dove si registrano allarmanti patologie tumorali che possono essere indotte da fattori radioattivi. Da analisi svolte nei comuni di Aiello Calabro e Serra d'Aiello in provincia di Cosenza sono state rilevate sotto una collina 2 sostanze radioattive artificiali e il Cesio 137 . La perizia di un consulente della Procura di Paola evidenzia un incremento di tumori della tiroide, i quali hanno uno stretto legame con il Cesio 137 uno degli isotopi radioattivi riscontrati nell'aerea, estesa a poche centinaia di metri dal greto del fiume Oliva, nei pressi del quale, sotto una colata di cemento è stato scoperto un sarcofago riempito con metalli pesanti A due passi un crinale dove già qualche tempo fa era stata evidenziata la presenza di granulato di marmo, che insieme alle polveri di marmo viene usato in varie applicazioni, tra cui come schermante per nascondere la radioattività. Secondo il rapporto Ecomafia 2009

Ieri sono passato sotto un tunnel...

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Ieri sono passato sotto un tunnel del GRA e mi sono trovato immerso in un gran coacervo di rumori assordanti provocate dalle macchine che viaggiavano sfrecciando in parallelo sulle loro careggiate. Ho fatto caso che il colore delle autovetture era in maggioranza grigio e nero, dandomi la sensazione di vedere sfilare tanti topi a quattroruote, tra cui parecchi SUV o similari somiglianti a carri funebri. Ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad una celebrazione funerea della nostra civiltà, la quale, probabilmente, corre tanto veloce, da danneggiare in poco tempo, quello che ai nostri avi è riuscito in 200 anni. Tornato a casa ho dato una scorsa alle news su Internet e il caso ha voluto che mi si presentasse la notizia che parlava di un certo esperimento effettuato attraverso il M5 East tunnel di Sydney, condotto dal professor Lidia Morawska della Queensland University of Technology's International Laboratory for Air Quality and Health. Compiendo più di 300 viaggi su

Il progetto "Solar Roadways"

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Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha finanziato con 100.000 dollari un progetto denominato Solar Roadways , per sviluppare un super e resistente pannello solare (12-by-12-foot) , destinato ad essere montanto come sezione di strada. Ogni pannello solare è in grado di sviluppare sulla strada circa 7,6 kWh di energia ogni giorno. Se ampiamente adottati, essi potrebbero realisticamente aiutare ad far uscire gli Stati Uniti fuori dai combustibili fossili: un tratto autostradale a quattro corsie lungo un miglio, potrebbe risovere il problema energetico di 500 case. Se tutto il sistema autosrdadale degli Stati Uniti utilizzasse questo nuovo tipo di pannello, l'energia non sarebbe più una preoccupazione per il paese. Immagine: www.popsci.com By thesundaypost.blogspot.com/