Post

Tatmadaw: il terrore del Myanmar

Immagine
Nello sfortunato Myanmar a farla da padrone è il Tatmadaw, l’organizzazione militare sia per la sicurezza nazionale interna e sia per la difesa dello Stato esterna. Dal Tatmadaw dipendono l’Esercito, l’aeronautica e la Marina oltre la polizia e le guardie di frontiera. E’ composto di circa 500 mila uomini arruolati sia su base volontaria che professionale  ed è padrone indiscusso dell’ex Birmania, uno stato nello stato che ha rovesciato il governo democratico lo scorso febbraio e ucciso d’allora circa 420 manifestanti. In un articolo del New York Times viene riportata la testimonianza di diversi membri, due dei quali hanno disertato dal colpo di stato e gli altri ne fanno ancora parte ed hanno rilasciato interviste in forma anonima. Costoro dipingono un quadro complesso di una istituzione che ha dominato il Myanmar per sei decenni. Dal momento in cui entrano nel campo di addestramento, alle truppe di Tatmadaw viene insegnato che sono i guardiani del Paese e di una religione. L’orga

Un chiarimento sul cambio di gestione

Immagine
Buonasera, cari lettori Prima di trattare ulteriori argomenti, come quelli degli ultimi post, vorrei chiarire il motivo per cui questo blog ha, fondamentalmente, virato su tematiche un po' diverse rispetto a quelle originarie. Da qualche mese, "Il professor Echos", da sempre gestito da mio padre, è passato in mia gestione, e il mio intento è quello di andare al di là degli argomenti trattati in precedenza, che, come dire, erano ancorati all'operato umano riflessosi nella natura. Ciò su cui vorrei soffermarmi, invece, è la Natura, che ci dà la vita, fornendoci nutrimento e ossigeno in primis. Quel che vorrei trasmettervi, scrivendo questi articoli, è l'amore e il rispetto verso le piante e i fiori, indispensabili per la nostra sopravvivenza quanto gli insetti che ne permettono la riproduzione, e quindi la sopravvivenza. Vorrei che guardaste il mondo che vi circonda con occhi diversi, e che sapeste che quella farfalla ferma sul fiore sta in realtà compiendo una gran

La bellezza della Sfinge Colibrì

Immagine
Buongiorno, cari lettori Ultimamente non stiamo aggiornando spesso questo blog, ma confido che gradiate comunque la lettura di articoli brevi e interessanti, seppur più sporadici. Oggi vorrei parlarvi di un particolare esemplare di lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, molto diffuso in Eurasia e Nordafrica: la Sfinge del Galio, o Sfinge Colibrì (in gergo, Macroglossum stellatarum). Questa curiosa falena sembra avere più somiglianze con un colibrì che non con altre falene; difatti, oltre a condividerne l'aspetto similare e il vorticante movimento delle ali inferiori - che rendono difficile fotografarla in modo chiaro e soddisfacente - la Sfinge del Galio è un insetto migratore, e ha abitudini prevalentemente diurne. Succhia il nettare dei fiori di un'intera pianta senza mai posarsi, e ciò impedisce alle api o ad altri insetti di scacciarla da quella posizione dominante, come invece avviene con le farfalle, che come avrete notato, si nutrono comodamente adagiate sul

L'importanza delle api

Immagine
Eccoci di nuovo qui, cari lettori! Oggi vorrei parlarvi di un insetto piuttosto comune, di cui spesso si sottovalutano la bellezza e l'importanza: l'ape. L'ape appartiene alla famiglia Apidae, e soltanto due specie comprese nel genere possono essere allevate dall'uomo, ovvero l' apis mellifera e l' apis cerana . L' apis mellifera , così categorizzata da Linneo nel 1758, è l'unica ape conosciuta in Europa, ed è diffusa in tutti i continenti, ad eccezione delle zone artiche e antartiche. La devozione delle api verso la regina dell'alveare, nonché la loro instancabile solerzia, rende questi insetti estremamente affascinanti agli occhi di molti entomologi e curiosi. Sin dai tempi antichi, le api sono al centro di religioni e miti, portatrici di simbologie talvolta contrastanti. Virgilio ne esaltava la purezza e la verginità, mentre Dante paragonava l'anima degli angeli alle api. Secondo gli antichi egizi, le api rappresentavano le anime dei defunti,

Storia e proprietà della Betulla

Immagine
 Buongiorno, cari lettori! Mi chiamo Louisiana, e d'ora in avanti gestirò questo blog che avete ben conosciuto e apprezzato con i contenuti di mio padre. Gli argomenti che ho intenzione di trattare qui sono un po' diversi da quelli che avete avuto l'opportunità di leggere, in quanto vorrei soffermarmi particolarmente sul mondo della Natura in sé, con tutte le sue meraviglie e le sue sorprese, su cui spesso non ci si sofferma abbastanza. Per iniziare, vorrei parlarvi di un albero che personalmente rientra tra i miei preferiti, e dei suoi vari aspetti, compreso quello folkloristico: la Betulla. La Betulla - in gergo, "BETULA ALBA" - appartiene alla famiglia delle Betulacee, e si distingue in due sottospecie: la "Betula pendula", anche nota come "Betulla Bianca", e la "Betula pubescens", conosciuta come "Betulla pelosa". In Italia, cresce nella zona montana e subalpina delle Alpi e degli Appennini. Questo magnifico albero è spe

Attacco di Trump alla Cina

Immagine
Il presidente Donald Trump martedì ha invitato i leader mondiali alle Nazioni Unite a “ritenere la Cina responsabile” per la pandemia di coronavirus.   Mentre perseguiamo questo brillante futuro, dobbiamo ritenere responsabile la nazione che ha scatenato questa piaga nel mondo: la Cina. Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i viaggi a livello nazionale consentendo i voli in partenza dalla Cina, e ha infettato il mondo. La Cina ha condannato il mio travel-ban ( divieto di viaggi)  nei confronti del loro paese, anche se essi invece hanno cancellato i voli nazionale e rinchiuso i cittadini nelle proprie case. Il governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è virtualmente controllata dalla Cina, hanno dichiarato falsamente che non c’erano prove di trasmissione da uomo a uomo. In seguito hanno affermato falsamente che le persone senza sintomi non avrebbero diffuso la malattia.     Le Nazioni Unite devono ritenere la Cina responsabile delle proprie azioni.   Inoltre,

Terrificanti pesci dalle profondità marine

Immagine
Fuori dalla baia di Monterey in California, a bordo del Western Flyer, dei biologi marini guidati da Karen Osborn hanno scoperto 16 nuovi specie di "terrificanti pesci in acque profonde che difficilmente riflettono la luce", e si camuffano con del materiale ultra-nero chiamato  vantablack  .   Il team specializzato trasportava pesci in superficie per essere catalogati e fotografati. La sorpresa è stata quella di provare a scattare una foto di uno di loro, "un mostro delle profondità marine", per motivi di catalogazione. L'esperto ha detto che il pesce sembrava assorbire quasi tutta la luce emessa dal suo sottomarino, "lasciando solo sagome inquietanti". Allo stesso modo, Wired Osborn, coautore di un  articolo su questi pesci, pubblicato su  Current Biology  , ha affermato di aver già provato a scattare foto di pesci di acque così profonde e di non aver avuto altro che quelle foto "davvero orribili", dove no si può vedere   alcun detta