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Un clima impazzito su metà del pianeta

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Nel giro di due settimane un clima impazzito ha inferto duri colpi su metà del pianeta. Maltempo e caldo infernale si dividono l'Europa, con piogge torrenziali e forti venti che hanno colpito il cuore del vecchio continente, inflingendo danni enormi, con decine tra morti e dispersi e migliaia di sfollati.  A Bogatynia , nel sudovest della Polonia, per i vigili del fuoco, la situazione è apocalittica. E' la terza calamità e alluvioni in quattro mesi per la Polonia.  La Boemia è colpita da disastrose inondazioni. Nella sassone Goerlitz le acque del Nessie sono salite di sette metri, il massimo livello mai registrato. Nel 1981 era arrivato a 6,70 metri. Per i meteorologi le perturbazioni che stanno interessando l'Europa tendono ad allontanarsi, con un graduale miglioramento per ferragosto In fiamme invece mezza Russia, che sta vivendo la peggiore calura degli ultimi 1000 anni. Per fortuna le fiamme dell'apocalittico incendio vicino le centrali nucleari sono state

Il fattaccio di sangue sul Mediterraneo meridionale

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Un assalto finito nel sangue: si contano almeno una ventina di morti e decine di feriti. La marina israeliana ha assaltato nella notte una nave del convoglio dei pacifisti Freedom Flottilla , a favore della Palestina, che intendeva forzare il blocco imposto da Israele a Gaza, per soccorrere la popolazione della Striscia con 10 mila tonnellate di viveri. " Mavi Marmara vi state avvicinando ad un'area di ostilità, c'è il blocco navale ", avverte il capitano della marina israeliana, invitando l'equipaggio della più grande delle sei navi, di una ong turc , a dirigersi nel porto israeliano di  Ashdod, dove gli aiuti umanitari verranno trasportati via terra a Gaza.  Tuttavia, l'appello cade nel vuoto, in quanto gli organizzatori della flottiglia intendono forzare il blocco navale.  A quel punto le lance israeliane circondano le 6 navi a 40 miglia dalla costa in acque internazionali, e scatta l'assalto delle teste di cuoio, i cui piani prevedono il seq

FAO: un fischietto giallo contro la fame nel mondo

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Un fischietto giallo, utilizzato dai dipendenti della FAO che si sono affacciati alle ore 14 di oggi, ai finestroni del Palazzo, sede centrale di Roma, per fischiarci dentro 3 volte, in un gesto simbolico per denunciare come ancora nel  XXI secolo ci siano ancora un miliardo di persone nel mondo che soffrono la fame, e soprattutto per lanciare una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione, che parte oggi e durerà sino ad ottobre, il cui intento è la raccolta di un milione di firme, attraverso il sito internet www.1billionhungry.org/ ,  da consegnare alle Nazioni Unite il 16 ottobre, giornata mondiale dell'alimentazione , per chiedere ai governi un impegno concreto contro la fame. Sulle solide pareti del Palazzo della Fao , nei pressi del Circo Massimo , sono stati fatti scivolare dei grandi striscioni con su scritto lo slogan di questa campagna: Io sono infuriato ... perchè nel mondo 1 miliardo di persone soffre ancora la fame. Per sfamare un miliardo di per

"Chiudi il rubinetto": campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico

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" Chiudi il rubinetto " è un progetto di sensibilizzazione al risparmio idrico, voluto da Aquafresh (marchio GlaxoSmithKline Consumer Healthcare S.p.A. ) , che ha ottenuto il Patrocino dell’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Milano, il cui fine è rendere consapevoli i consumatori di quanto sia importante non sprecare neanche una goccia di acqua.  Per fare ciò, Aquafresh ha deciso di misurare "l'impronta idrica” del suo prodotto di punta, il dentifricio Tripla Protezione da 75ml. A tale scopo è stato analizzato da uno studio dell’agenzia di consulenza WSP, l’utilizzo della preziosa risorsa durante le diverse fasi di vita del prodotto prendendo in considerazione non solo l’intera supply chain (materie prime, packaging, impianto produttivo di Maidenhead (GB)) ma anche la fase di utilizzo da parte del consumatore. Per la maggior parte dei prodotti la water footprint è diretta responsabilità dei produttori ma, da studi effettuati, è emerso che nel caso dei de

La tremenda agonia del lago d'Aral

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In un viaggio di sei giorni attraverso la regione del lago d'Aral, il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon si è sentito in dovere di lanciare un appello affinchè i Paesi della regione mettano da parte le rivalità per cooperare a riparare il grave danno ambientale che sta vivendo il lago d'Aral. "E 'chiaramente uno dei peggiori disastri ambientali del mondo" ha detto uno scioccato Ban Ki Moon , esortando i leader dell'Asia centrale a sedersi attorno ad un tavolo per cercare di trovare insieme una soluzione, promettendo il sostegno delle Nazioni Unite. Il lago d'Aral, chiamato erroneamente mare d'Aral, è situato tra Kazakistan e Uzbekistan, una volta era il quarto lago più grande del mondo, e sulle sue rive sorgevano cittadine di pescatori che trovavano nel lago risorse importanti per l’economia locale. Poi, all’epoca della grande “stagnazione Brezneviana” , ha realizzato un progetto faraonico, irrigando 235.000 k

Oggi si festeggia l'Earth Hour

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Oggi si festeggia l 'Earth Hour , l'evento organizzato da World Wide Fund for Nature , che vede uniti assieme milioni di persone nel mondo in lotta contro i cambiamenti climatici. L'evento, che ha preso avvio nel 2007 a Sydney , si tiene l'ultimo sabato del mese di marzo. In questo giorno, almeno per un'ora, le famiglie e le imprese spegneranno le luci " non essenziali " in un simbolico messaggio il cui significato intende sottolineare il taglio delle emissioni inquinanti nel fermare i cambiamenti climatici e nella riduzione della nostra impronta di carbonio. The Earth Hour tocchera' molti punti del pianeta, dalla Davis Station in Antartico alla Città Proibita di Pechino, dalla Sydney Opera House alla nostra Fontana di Trevi a Roma. Tante le nazioni che partecipano all'evento per la prima volta come Madagascar, Kosovo, Nepal, Mongolia, Cambogia, Repubblica Ceca, Arabia Saudita, Paraguay, Ecuador. Si spegnera' anche il palazzo dell'Onu

La giornata dell'acqua che non c'è...

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Il 22 marzo di ogni anno, sin dal 1992, si ripete la giornata mondiale dell'acqua, una ricorrenza patrocinata dall'Onu, il cui statuto invita le nazioni del mondo alla promozione di attività concrete per la salvaguardia e la diffusione dell'acqua all’interno dei loro Paesi. Peccato però che.... Ban Ki-moon , in occasione della XXVIII Giornata mondiale dell'acqua , che si celebra domani in tutto il mondo, traccia un bilancio circa la situazione del bene più prezioso che esiste, senza il quale non c'è vita possibile. Ban ricorda che 884 milioni di persone, oggi, non possono contare su un accesso a una fonte d'acqua al riparo da contaminazioni, mentre il 39% della popolazione mondiale non ha servizi igienici. Ogni giorno, poi, due milioni di tonnellate di liquami finiscono in acqua. "Con i mutamenti climatici, l'acqua pulita sarà sempre più scarsa", conclude. Negli ultimi 50 anni, la quantità di acqua disponibile nel pianeta si è ridot

Star Wars V/S le zanzare con il WMD ( arma di distruzione della zanzara)

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Un quarto di secolo fa, gli scienziati americani proposero il sistema missilistico di difesa "Star Wars " per battere i missili sovietici dai cieli con i raggi laser. Alcuni di quegli scienziati stanno ora puntando i loro laser ad un'altra minaccia che vola: la zanzara. In un laboratorio nel sobborgo di Seattle , ricercatori con lunghi camici bianchi stanno ora fermi a guardare una piccola scatola di vetro contenente gli insetti. Ogni pochi secondi un aggeggio ad una distanza di 100 metri ha sparato un fascio che raggiunge con un ronzio le zanzare ad una ad una, con un punto di luce rossa. Gli insetti hanno sopravvissuto a questo particolare test, che ha utilizzato un laser non letale. Ma se questi ricercatori hanno il loro modo, i missili di difesa strategici della Guerra fredda rinasceranno come WMD ( Weapon of Mosquito Destruction ) : Arma di distruzione della zanzara . "Noi saremo felici di destabilizzare l'equilibrio delle forze tra zanzara e uomo" so

Circolo polare artico: una questione molto intricata

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Il Circolo polare artico si sta sciogliendo e già da qualche tempo stanno sorgendo le prime avvisaglie su chi potrà sedere leggittimamente al tavolo posato sull'immenso deposito di gas e petrolio racchiuso in uno dei più incontaminati e fragili ecosistemi del pianeta. Adesso, che l'aumento delle temperature dipenda dal ciclo dei 1500 anni o dalla sconsideratezza umana, una cosa è certa, lo scioglimento dei ghiacci polari ha reso l'Artico più accessibile alle rotte commerciali navali, per cui ora sono in molti, paesi, multinazionali, comandi militari a sentirsi in dovere di rivendicare la competenza nel proprio settore. Gli interessi economici sono enormi ed anche la Nato , con una presenza militare, vorrebbe metterci lo zampino. Poiche gli sviluppi di quanto sta accadendo nell'Alto Nord richiedono un attento e costante esame, la regione è d' importanza strategica per la Nato e per la sicurezza dei suoi alleati. Lo U.S. Geological Survey valuta in 90 miliardi di

Un nuovo ordine mondiale?

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La recessione economica mondiale (50 milioni di disoccupati nel 2009 - 200 milioni ridotti in povertà) , è esposta ad una "crisi della governance globale " che può essere affrontata radicalmente solo con la riforma delle Nazioni Unite, ha detto ieri l'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan , presso il World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Annan era in buona compagnia, mentre diceva queste cose. Al suo tavolo, infatti, erano accomodati personaggi del calibro di Rupert Murdoch , che noi tutti conosciamo; Stephen Green, presidente HSBC; Werner Wenning, del gruppo chimico tedesco Bayer; Anand Mahindra, gruppo industriale indiano e Maria G. Ramos, direttore esecutivo per il Sud Africa, Transnet. Un bel parterre, non c'è che dire! " L'attuale architettura di gestione globale degli affari è rotta e deve essere rifissata ", ha affermato Annan, davanti i leader politici e industriali del mondo. "Abbiamo nuovi giocatori sulla scena

Cambiamenti climatici: le prime avvisaglie in Africa

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Saranno le nazioni africane a dover affrontare per prime i duri effetti dei cambiamenti climatici che, secondo gli esperti, stanno per verificarsi. Uno dei maggiori effetti dei mutamenti climatici in Africa è la questione delle risorse idriche. Il rischio che l'acqua possa diventare un problema interconnesso con conflitti radicati, politici, economici e anche religiosi, è reale. L'anno scorso, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha detto che " troppo spesso, dove abbiamo bisogno di acqua, troviamo le pistole ". Non vi è dubbio che, gia in questo decennio, l'acqua diventerà un'arma politica e uno strumento di contrattazione. Tuttavia la scarsità delle risorse idriche potrebbe invece assecondare una maggiore cooperazione, se fossimo pronti a vedere queste sfide come un'opportunità per aumentare il nostro impegno a lavorare insieme. La questione è: il cambiamento climatico porterà una maggiore insicurezza o direttamente a nuovi conflitti