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La frenetica caccia a frammenti di meteorite nel Wisconsis

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Una curiosa caccia al tesoro sta imperversando nel sudest del Wisconsin, Stati Uniti. Non si tratta d'una caccia al tesoro nel vero senso della parola, piuttosto la ricerca esasperata di frammenti d'un asteroide che mercoledì  notte ha attraversato l'atmosfera terrestre a 36 mila miglia all'ora, sopraffacendo le luci di Milwaukee e illuminando il cielo notturno sopra la Contea di Portage. L'evento, ha portato scienziati e cacciatori di tesori provenienti da tutto il paese.  I primi ad arrivare sul posto sono stati Boudreaux Terry, un collezionista di meteoriti dell'Illinois, e i suoi due figli adolescenti che hanno percorso 400 miglia fino a quando si sono imbattuti in un contadino, appena fuori di Livingston, che ha raccontato loro che mentre stava bevendo una birra  nel porticato ha visto una palla di fuoco esplodere sopra la sua casa, e un pezzo di essa ha colpito la sua baracca, rimbalzando proprio accanto a lui.   Boudreaux ed i suoi figli finalmente h

I grandi affari messi in moto dal global warming

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Per ironia della sorte, il global warming può far fruttare parecchi quattrini in molti settori del commercio mondiale, anche per coloro che non si occupano esclusivamente di energia verde.  Nel  2009 uno studio di Oxfam ha individuato sette aree potenzialmente lucrative quali possono essere, ad esempio, la gestione delle acque e la preparazione alle catastrofi; una impresa in questo campo il Minneapolis-based Pentair Inc ., che si occupa di pompe e sistemi di filtrazione, è salita a 3,35 miliardi dollari di entrate annuali, in parte dovute ai contratti dell' Army Corps of Engineers per fornire massicce pompe per proteggere New Orleans da un eventuale altro Katrina .   Lo scioglimento dell'Artico, in particolare, a molti osservatori dà i brividi. E' probabile che assisteremo a un'esplosione nell'esplorazione nei fondali di petrolio e gas, oltre ad un incremento del turismo. Tuttavia, nessuno pensa che l'Artide sia interamente libero dai ghiacci prima di 100

Bolivia: discendenti degli Incas vogliono un risarcimento per i ghiacciai che si sciolgono

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Gli abitanti di un villaggio boliviano vogliono un risarcimento per i ghiacciai che si sciolgono. Per gli Incas e la maggior parte delle civiltà andine, le montagne innevate erano divinità da essere onorate, in quanto fornivano l'acqua. Ma ora sembra che questi dèi stanno perdendo i loro poteri.  I ricercatori dicono che i ghiacciai si stanno ritirando in maniera drammatica attraverso le Ande a causa delle temperature in aumento. Nel piccolo villaggio di Khapi, sotto gli splendidi - e ancora coperti di neve - Monti Illimani, il senso di ansia è profondo. L'idea, appoggiata dal presidente della Bolivia Evo Morales , è nata nel piccolo villaggio. Perché coloro che sono la causa dello scioglimento della neve e del rallentamento delle acque debbono essere giudicati da una corte internazionale di giustizia ambientale. "Siamo molto preoccupati perché noi non abbiamo l'acqua" , dice Max, un anziano Aymara Indian che mastica foglie di coca e parla con un

La Russia e il gas del Turkmenistan

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Il Turkmenistan è uno dei fortunati stati dell' Asia centrale che si affaccia sul Mar Caspio il cui sottosuolo è ricco di idrocarburi. Non solo è in grado di produrre 189.000 barili di petrolio al giorno, molto di più del suo fabbisogno interno con 103.000 barili al giorno (2008), ma la sua ricchezza è soprattutto nel settore del gas naturale. Nel 2009 Statistical Review of World Energy ha accertato che le sue riserve ammontano a 7.94trnm3. Con i suoi notevoli giacimenti di gas naturale, riconosciuto come il più pulito dei combustibili fossili, il Turkmenistan sta attirando l'attenzione sia da est e ovest ed è la chiave nella produzione di energia futura, soprattutto in Europa e in Cina. Il gas viene estratto dal Consorzio di Stato “ Turkmengaz " , sotto l'occhio vigile del ministero del petrolio e del gas. La produzione di gas è il settore più dinamico dell'economia del Paese e contiene la promessa di rendimenti notevoli. Tuttavia, l'espansione degli impian

La conquista di Marte: siamo dentro il futuro

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Dal microcosmo al macrocosmo. Dalle piccole grandi vicende umane fatte di storie di uomini, incidenti di percorsi, vite straziate, ricatti, invidie, gelosie, guerre, carestie, calamità, disgrazie, povertà, ingiustizie, speranze... dove il tempo implacabile sembra non passare mai, alle grandi conquiste della scienza nel campo della medicina, della tecnologia, dello spazio, in cui si misurerà la capacità delle persone di lavorare, d'imparare, operare e vivere in sicurezza al di là della Terra per lunghi periodi di tempo , con non più l'inospitale Luna nelle mire espansionistiche terrestri bensì asteroidi che vagano nello spazio e soprattutto il pianeta rosso, il cui suolo probabilmente sarà toccato dall'uomo attorno al 2030. Questo secondo il piano dell'amministrazione americana e della Nasa , a 50 anni dalla sua creazione, dove si prevede che già dal 2020 i primi astronauti condurranno voli di prova di missili, coadiuvati da una tecnologia hardware necessaria, per su

Rallentare il riscaldamento globale con cemento prodotto dai chicchi di riso

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Gli scienziati stanno cercando di affrontare il riscaldamento globale creando un nuovo tipo di cemento ecologico utilizzando materiali di scarto come la cenere di pula di riso. Ridurre le emissioni prodotte dalla polvere del cemento, che contribuiscono del 5 per cento sulle emissioni globali, potrebbe significare fare una grande differenza per il cambiamento climatico.  Ancora oggi, il cemento più comunemente utilizzato e di tipo Portland (così chiamato per la sua somiglianza con la pietra locale nel Dorset) , che è il maggior materiale da costruzione in tutto il mondo. Esso deriva da una formula che è stata utilizzata dagli antichi romani. La produzione di cemento Portland non solo è un processo che consuma molta energia, ma è anche un forte contributore all’emissione di gas serra. Si calcola che per produrre una tonnellata di cemento si emette circa una tonnellata di CO 2 nell’atmosfera, con minori quantità di NOx ( ossido di az

Scoperto presso le isole Cayman il camino più profondo del mondo

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Una spedizione scientifica britannica ha scoperto a 5000 metri di profondità nella depressione Cayman nel Mar dei Caraibi, il camino idrotermale più profondo del mondo noto come " black smokers ", chiamato così per il modo in cui sputa un composto di solfuro di ferro nero . Con l'utilizzo di un veicolo per le profonde immersioni comandato a distanza dal Research Ship Royal James Cook, gli scienziati hanno trovato guglie sottili in rame e minerali di ferro sul fondo del mare, un'eruzione di acqua calda sufficiente a fondere il piombo, a quasi 800 metri più in profondità dove l'occhio umano non è mai arrivato. La spedizione è seguita dai dottori Doug Connelly, Jon Copley, Bramley Murton, Kate Stansfield e il professor Paul Tyler, tutti di  Southampton, UK. Il sottomarino utilizzato per questa fantastica impresa è un robot chiamato Autosub6000 , sviluppato dagli ingegneri del National Oceanography Centre (NOC) a Southampton. Il team ha poi lanciato un altr

Asia centrale: il nuovo Grande Gioco

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L' Asia centrale è il crocevia delle grandi potenze ed ha sempre rivestito un'importanza fondamentale nello scacchiere internazionale.  Probabilmente, le vicende che in questo periodo si stanno susseguendo in questo vasto territorio che divide l'Europa dall'Asia, saranno alla base delle strategie future che riguarderanno l'intero pianeta.   Un tempo era l'Impero britannico dal sud e l'imperialismo zarista dal nord i maggiori protagonisti di quanto accadeva nell'Asia centrale. Oggi l'impero britannico è sostituito dagli Stati Uniti e quello zarista dalla federazione russa, i quali entrambi ambiscono al controllo totale dell'Asia centrale ricco di risorse naturali ma anche a disporre dell'accesso che la regione fornisce al grande interscambio tra Russia, Cina, India e Medio Oriente.  La regione dell'Asia centrale è composta da cinque Stati sovrani, cioè Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Azerbaigian an

L'Africa che vuole crescere...

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Nonostante si sia detto che molti stati africani dovrebbero guardarsi bene dal "regalare " la loro terra ad aziende straniere e a singoli individui... ministri, banchieri e uomini d'affari africani sono scesi a Singapore per convincere i loro omologhi nel Sudest asiatico che il continente nero è ricco di risorse ed è l' "ultima frontiera" per le opportunità di investimento. Costoro, hanno lanciato la potenziale offerta nel settore delle infrastrutture, nell'agroalimentare e nei servizi alle imprese regionali in espansione, come la Olam trader , uno dei maggiori artefici al mondo del commercio di cacao, presente in tutti i principali paesi esportatori di Africa ed Asia, con presenze commerciali a Londra, Singapore e New York; la Hyflux ,  per il trattamento delle acque e il Fondo sovrano Temasek .  " Mentre l'Africa sta cercando di costruire un rapporto con l'Asia, essa tende a concentrarsi sulla Cina ", ha detto Arnold Ekpe

La sfrenata e devastante rincorsa alle materie prime

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Ai tempi attuali la rincorsa alle materie prime è diventata un obiettivo primario per molti grandi stati, i quali con l'ausilio dei loro potenti fondi sovrani investono massicciamente in progetti minerari in varie parti del mondo, come sta facendo, ad esempio, la Temasek Holdings , uno dei più aggressivi fondi sovrani di proprietà  della Repubblica di Singapore , che  per la seconda volta in due giorni, ha fatto un rilevante investimento nell'industria estrattiva, stavolta con la Toronto Inmet Mining , che sarà utilizzato per costituire un fondo per un massiccio progetto di estrazione del rame attraverso il Cobre Panama project .  La settimana scorsa Temasek ha gettato le basi per investimenti dell'industria mineraria in Africa ed in Mongolia, oltre ad aver investito 100 milioni di dollari nella Platmin Ltd , in una transazione che potrebbe essere precursore di altri investimenti in Sudafrica .   Purtroppo ci si appropria delle materie prime anche nel modo più tradi

La tremenda agonia del lago d'Aral

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In un viaggio di sei giorni attraverso la regione del lago d'Aral, il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon si è sentito in dovere di lanciare un appello affinchè i Paesi della regione mettano da parte le rivalità per cooperare a riparare il grave danno ambientale che sta vivendo il lago d'Aral. "E 'chiaramente uno dei peggiori disastri ambientali del mondo" ha detto uno scioccato Ban Ki Moon , esortando i leader dell'Asia centrale a sedersi attorno ad un tavolo per cercare di trovare insieme una soluzione, promettendo il sostegno delle Nazioni Unite. Il lago d'Aral, chiamato erroneamente mare d'Aral, è situato tra Kazakistan e Uzbekistan, una volta era il quarto lago più grande del mondo, e sulle sue rive sorgevano cittadine di pescatori che trovavano nel lago risorse importanti per l’economia locale. Poi, all’epoca della grande “stagnazione Brezneviana” , ha realizzato un progetto faraonico, irrigando 235.000 k

Africa e Medio Oriente: alla ricerca dell'acqua perduta

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Trovare l'acqua nelle zone più desertiche del mondo e scongiurare i possibili conflitti che la carenza di questo preziosissimo elemento potrebbe innescare, è fondamentale per la sorte del pianeta.  Con 884 milioni di persone prive di una fonte affidabile di acqua potabile nelle zone aride dell'Africa e del Medio Oriente e con il riscaldamento globale che aggrava sempre di più la già terribile situazione climatica, la presenza di acqua in questi luoghi desertici potrebbe alleviare la vita di tanta povera gente. Ebbene, ora la tecnologia utilizzata per scoprire il ghiaccio sotterraneo su Marte potrebbe essere in grado di trovare fonti analoghe di acque sotterranee sulla Terra. Il Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere  Sounding) , la sonda lanciata dalla Nasa nel 2007 sul pianeta rosso riuscì a scoprìre l'esistenza di acqua nelle profondità dei suoi deserti. Parlando alla conferenza sull'acqua delle Nazioni Unite che si è tenuta ad Alessandria

Il crollo della civiltà di Angkor è dipeso dal clima

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La rivista Proceedings of the National Academy of Sciences ha pubblicato uno studio, compiuto dai ricercatori del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University in cui s'ipotizza che la decadenza dell'impero khmer e della sua capitale Angkor , una delle antiche civiltà della Cambogia, sia cominciata cominciata nel 14° secolo, per colpa di decenni di siccità, intervallate da intense piogge monsoniche. Lo studio potrebbe anche far luce su ciò che spinge - e interrompe - la stagione delle piogge in gran parte dell'Asia, che allaga i raccolti di quasi metà della popolazione mondiale. Gli storici hanno proposto varie spiegazioni sulla caduta dell'impero che si estendeva su gran parte del Sud-est asiatico tra il IX e il XIV secolo, dalla deforestazione ai conflitti con i regni rivali. Ma il nuovo studio offre la prova ben più fondata che due gravi siccità, caratterizzate da periodi di piogge monsoniche, possono avere indebolito l'impero riducendo le for